CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
30 MAGGIO 1924

giovedì 26 giugno 2025

E A VOI CHIVVEFREGA!? (dedicata a Rimini giacché Morte a Venezia...)








Prosegue a Rimini 


giacché Morte a Venezia 


(per mano di Amazon)  













Prosegue il 25 Maggio






Vagava talora, apparentemente senza mèta, lontano dagli abitati...

 

In quei momenti sembrava come ebbro…  o ‘pazzo’ secondo l’allora non meno dell’odierna scienza e non meno della Comune - imposta e civica – dicono demente coscienza – raccolti nei conformati e risoluti statuti coltivati da più saggi ciarlatani (non ancora ergastolani solo liberi pensionati associati!) differenziati…

 

Oppur ed ancor meglio, trapiantati innestati e moltiplicati in onor della calunnia in pieno giorno evaporata fino alla discarica d’un cielo aperto; per quella della notte si attende la confraternita della morte, o meglio che dico? Ronda della notte: il dipinto preferito della madama dei fratelli de‘Europa unita da ugual medesima sorte e disciplina per cotal maestria fino al Rinascimento della Galleria, là ove, in verità e per lo vero, correre sognare e sorpassare qual nuovo avvento dell’arte dello scacco, ogni matto permettendo permesso & concesso in nome del già detto Rinascimento…

 

Eppur come li tempi furon e sonno sempre insonni [circa la presunta ragione conforme alla innominata economica deficienza… conferita dalla Ronda al caravan preferito con diritto d’asilo esiliata in esclusivo campeggio a numero chiuso criptato alla grotta dell’egiziano, e non prima d’esser giudicati & consumati al più noto spiedo Martello… Strega permettendo…] confusi per sogni migliori & distribuiti in grandi magazzini… Donaldo permettendo qual miglior papero del quartiere…




Oppur, comunali globali universalmente e  globalmente moralmente e modernamente ‘connessi’ con Amazon, il più fico Veneziano di Venezia affogata per propria mano mentre la Repubblica serena, ammira e applaude l’armato ammiraglio, i marinai foglia di coca digeriscono in coperta mentre il resto della ciurma affoga in un mare di merda!  

 

A cui diffidare e non certo affidare, per nostra comune e Superiore Natura - da taluni o tutti, quei dotti sapienti nonché accreditati Dottori di scienza moderna in dote al progresso; ma di certo e spero, visto l’astinenza di una diversa e più duratura Storica Teologica scienza non meno della Filosofica scienza…, che almeno un Dio Straniero ci osservi in codesta umida fossa…

 

…di gioia ritrovata….

 

Giacché vi è sempre chi perseguita e mai - siatene più che certi, Frate meo compagno di codesto difficile cammino; mai, dicevo frate meco per proprio coscienzioso spirito fino al mio stesso cammino, per sempre servi e cani devoti della propria ed altrui onorata panza in difetto di vera e più nobile sostanza che ne certifica la razza; giacché l’anima hanno pur rottamato e dismesso fino all’adorata cuccia in più prestigiosa architettura edificata e da ognun nobilitata e ammirata come la più bella fiera con annessa piazza… in cui ammirare bestie e genti d’ogni paese transitare pascolare e creare l’effetto scenico della Storia premiato dal mostro alla mostra del cinema; agli storici strozzini della carta igienica in uso, giacché ogni viale un cinema a cielo aperto, consigliamo la Stampa libera in disuso di più nobile arbitrio, là ove regnava la consuetudine del Libro Antico et hora perseguitato a tempo pieno e indeterminato, per effetto alcolico conferito dall’ebbrezza di un noto deficiente nominato i.a. quando raglia, quando dorme e non bombarda aia, ovvero la piazza della ronda preferita… che guarda ammira critica ed in ultimo, bacia lo manico della panza senza il buco per leccarlo con tutto ciò che più li allieta e gratifica…




Alla ruota dell’israelita si raccomanda di rimembrare la Storia ubriaca in transito… mai sobria e neppure sazia di verità altrettanto antica che penzola mascherata mentre cammina e, non volendo loro mal grado al di sopra del tasso con interesse consentito, investire per la futura merda o prelibato sterco dell’impero non ancora regime a tempo pieno…

 

Il veicolo certamente va collaudato!    

 

Oggi non meno di ieri - semplicemente perché ‘li mezzi’ si son pur evoluti - delli deficienti ambulanti in codesti ospizi per solo gli immobili residenti dotati di ZTL a circuito chiuso, si son più che moltiplicati peggio delli panni, …dei pani è meglio non parlarne; di dementi ne abbiamo – entro e fuori le urbane selve entro e fora le ciclopiche mura – un sovrannumero da circo con tanto di prefisso per il corriere del giorno, per loro la porta mai chiusa, come la più nota casa del vicolo ove ogni vizio è una virtù; purché sia ben accompagnata & fiutata con cura per non disperderla nel nebbioso volgo d’un vino povero e certamente quasi sempre ubriaco al grado del marinaio non ancora mozzo dell’intero giorno; e affinché venga seminata con maggior privilegio di come vi era entrato da galeotto con il dono di annusarlo respirarlo e concederne un piccolo assaggio, e certamente, mai berlo fuori pasto…

 

La pecorina dell’Ammiraglio mira alla selvaggina di bordo fino alla Venezia affogata per propria mano, Amazon permettendo, giacché non può ammazzarla senza il permesso del regista pluripremiato dalla Cultura del BelPaese senza più la vera ed onesta caciotta aspirare alla mozzarella…




Circa la loro defecata natura venduta, e quasi sempre o troppo spesso, subappaltata alla più nota pizza napoletana del mercato del grammo rionale di Monopodio associato ad ogni malgoverno dal nord al sud per come fu ben ed ancor meglio narrato per ogni Osteria da fuori bordo: volgari eccedenti e stracolmi di più nobili fiori proibiti, giacché il letame concede loro solo i petali dei minerali e/o metalli migliori, con tasche stracolme di doppifondi del loro indistinguibile evaporato profumo, concedendo il naufragato diritto di poterlo inalare a tempo pieno e indeterminato, come il suffragio universale con cui ancora votarlo per la dose di ogni giorno fino alla (tossico) dipendenza totale, o meglio che dico, …eroina di turno!

 

Serviti & riveriti nonché accuditi da ogni dotto ciarlatano con vasti meriti di sottocultura conferita dal Ministero - e non solo mistero universitario - con cui si acclamano con tanto di prefisso da esporre al condominio, affinché il corriere non sbagli la dose del giorno, ed affinché la lavandaia ne esponga il bucato per una società migliore e certamente più pulita di pria; il letame fondi la più nota e accreditata scienza economica o accademia; e in codesta scienza allo tavolo anatomico di cui fanno banchetto al fine della guerra a cui esporre ogni intestinale intestino non ancor digerito, non concediamo neppur il privilegio di andar di corpo, gli doniamo solo l’orina dello Spirito evasa ed evacuata al di sopra e mai sotto siffatto italico gabinetto così ‘mal’ servito & riverito…




Eppur mi dicono che possono ‘anco’ su quello e non solo dal lontano èvo donde proveniamo ed ‘anche’ [mi dolgono pure le venerate gambe e non solo quelle appena nominate] ‘doppo’ lo misfatto dei secoli contati adorati come sniffati così magnificamente, nonché conservati sino alla vendemmia del ’984 e mai più consumato, affinché, almeno così dicono, il sangue mai più sia versato su strade consumate evaporate al sole della cocente estate…

 

Fissi tra gli infissi della moderna ‘parabola’ del povero Barolo ove ognuno si rallegra vedendo il povero condominio demolito dalla vodka del giorno, e quanto in realtà cieco seppur con più nobile Vista servita iperveloce come la pizza migliore, - ma tutto questo signori miei è pur industrioso progresso, ed allora siamo lieti di proseguire l’antica via… ‘umiliati’ ancor più di pria…

 

Ed infatti si compiacciono della loro lingua in uso di distintivo palato con cui masticare ogni cosa ancor viva nascondersi e maledire al muro del pianto… 





Lo volevan servire ed ancor più seviziare, infatti, più svenuto e morto di pria, e mai al vostro servizio porre saluto di convenuto alla porca figlia del padrino con il permesso del santo maggiordomo del giorno, benedirla ad hore sul cortile della piazza in attesa dell’offerta della corte intera; sono atterrati da più fortunata stiva in attesa di un precoce destino con cui cuocere ognuno a fuoco lento fino al ponte della Cima o più nobile soffitta da cui ammirare ogni Colosseo!

 

Ed allor fratelli e sorelle qui riuniti in sì luogo smettiamo di brucare erba o volare a piè libero che anco lo cacciator assiso è ito fino ad Assisi - per unire le parabole come Francesco, e chi prima del Santo in diversa rima allieta e sfama ad animar l’Anima quanto lo Spirito chiuso nel proprio ed altrui Sole donando le penitenze di peccati mai compiuti alla dote di una Luna che disdice siffatta conquista e illumina una diversa semina…

 

[da Saramonda d’Orange in ‘Poesie Sciolte Bocconi Brevi’ sconosciuta poetessa provenzale da cui li biografi narrano: ‘giacché la mela al pari della messa… era finita dovette ricorrere alla dispensa della rubrica dell’alimentare: Segna anco questo come lo cacio sennò ma ammalo!…’]   








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