EFFICACI ANTIVIRUS
L’uso dei rimedi erboristici risale all’alba della
civiltà umana. Le culture antiche di tutto il mondo, dagli Egizi e i Greci ai
Cinesi e ai Nativi Americani, si sono affidate alle proprietà medicinali delle
piante per trattare una varietà di disturbi e mantenere la salute generale.
Questi primi praticanti sono stati i pionieri della medicina erboristica,
sperimentando con diverse piante, documentandone gli effetti e tramandando le
loro conoscenze attraverso le generazioni. Nell’antico Egitto, ad esempio, il
‘Papiro Ebers’, un testo medico risalente al 1550 a.C. circa, elenca
centinaia di rimedi erboristici usati per varie condizioni.
Allo stesso modo, antichi testi cinesi come lo ‘Shennong
Ben Cao Jing’, scritto intorno al 200 d.C., descrivono l’uso di
centinaia di piante medicinali. Anche i Greci e i Romani hanno dato un
contributo significativo alla medicina erboristica, con figure come Ippocrate e
Galeno che sottolineavano il potere curativo delle piante. Durante il Medioevo,
i monasteri divennero centri di conoscenza erboristica, dove i monaci
coltivavano giardini medicinali e trascrivevano testi antichi. Il Rinascimento
vide una rinascita dell’interesse per la medicina erboristica, con botanici
come Nicholas Culpeper che rendevano la conoscenza delle erbe più accessibile
al pubblico attraverso i loro scritti.
Il XIX e l’inizio del XX secolo hanno visto un
declino nell’uso dei rimedi erboristici con l’affermarsi dei farmaci moderni e
dei farmaci sintetici. Tuttavia, la seconda metà del XX secolo ha assistito a
una rinascita dell'interesse per la medicina naturale, guidata da una crescente
consapevolezza dei limiti e degli effetti collaterali dei trattamenti convenzionali.
Oggi, la medicina erboristica continua a prosperare come approccio
complementare alla salute e al benessere, rispettata per i suoi benefici olistici
e le sue profonde radici nella tradizione.
INDICHIAMO TALUNE
PATOLOGIE
Ovvero il Cancro che condanna il nostro Tempo da un diverso èvo ereditato, e a cui, nostro malgrado, sottoposti per l’aggravarsi di tutte quelle
patologie, che a parte i secolari mali sempre dall’uomo derivati circa un
conflitto interiore sfociare in un evento bellico sconfiggere l’intera "umanità"; la
affliggano, al pari e non meno, circa medesimo operato dall’humano progresso derivato.
Per cui quale miglior rimedio circa un più probabile antivirus di cui il Programma ci consuma e logora nel virtuale 'anaformisfo' destino di una diversa realtà di cui ne ignoriamo il vero e più insano morbo, nel ritorno a quegli illuminati Principi vilipesi degradati e
censurati dalla perenne catena di montaggio ad uso e consumo dell'economico e più vantaggioso Progresso?
Il Programma in uso al
Progresso ci invita ad una catena di montaggio affidando il nostro istinto, la
nostra capacità intellettiva, abdicata ad una conoscenza e coscienza del tutto
artificiale rischiando tutte quelle patologie e non solo intellettive, circa l’involucro
della materia, la quale suddetta istintuale primordiale conoscenza, per sua essenza e differenza, simmetrica all’Infinita Natura.
Il conflitto appare inevitabile per chi possiede Anima Spirito e un poco di ciò che rimane dell'antica abdicata Coscienza.
Hora hora non mi dilungo
su codesto antico dilemma, in quanto ognuno, Nessuno escluso ovviamente, tende
a far tesoro di questo nuovo Acrobatico Artifizio, il quale impropriamente
invade non solo la Natura intera, ma ne vorrebbe migliorare le antiche secolari
doti genetiche e non solo, scritte e abdicate, o meglio, concesse con licenza
in uso sviluppata dal Programmatore (completamente disconosciuto) circa la
corretta Arte Evolutiva, nei privilegi humani di poterne ancora, fin tanto una
nuova miniera non si insedierà su questa ed ogni antica foresta, qual appare e
apparirà, la vasta selva dell’Intelletto, trascurando per hora e/o in medesima hora, il Polmone d’acciaio
qual vera promessa di poterne usufruirne a tempo pieno e indeterminato. Sia
detto fra noi, a cotal Polmone Signori miei, ho sempre preferito un Serbatoio
di totale isolamento, ove immerso entro l’orlo d’un Fiume, poter, a libero
piacimento, pregare il Dio della Foresta & con Lui vagare per altri Sogni
smarriti perduti, ma dal Programma in uso intercettati e convogliati verso Maria;
non cero Maria dell’8 (C.M.) bensì la Maria del 7 quella per intenderci incatenata nella sua antica
ma sempre nuova Metropolis; quando nei tempi supplementari apparirà l’evoluto
orango per la caccia del Programma in uso, ricondurmi alla Ragione dell’intero abbandonato Progresso, il quale per sua infallibile Natura, mira sempre al sano e
più reale Libero Intelletto, dai secolari tempi degli Eretici, ed hora nominati
Anarchici.
Detto ciò questo Progresso porta scritto nel proprio codice genetico morte e terrore spacciandolo per il miglior farmaco con cui curare e arricchire l’Anima nel karma ove circoscritta cotal catena di montaggio.
PARADOSSALMENTE CI INFORMANO CHE
(solo dopo averci avvelenato…)
La qualità dell’aria che
respiriamo è migliorata molto nel corso degli ultimi decenni, ma non abbastanza
per evitare le decine di migliaia di morti che ancora causa l’inquinamento
atmosferico. Secondo i nuovi dati (aggiornati al 2023) elaborati dall’Agenzia
europea dell’ambiente (Eea), da solo l’inquinante più pericoloso – ovvero le
polveri sottili Pm2,5 – miete ogni anno 182.399 vite nell’Ue; all’ozono
troposferico (O3) sono attribuiti invece 62.676 morti, mentre al biossido di
azoto (NO2) 34.179 decessi.
Per guardare al bicchiere
mezzo pieno, dal 2005 al 2023, mentre il Pil cresceva del 32%, i decessi
prematuri attribuibili al Pm2.5 sono scesi del 57% nell’Ue e pure in Italia,
anche se molto meno (il dato si ferma a -43,4% nello stesso periodo), restando
lontanissima dai limiti tracciati dall’Organizzazione mondiale della sanità
(Oms).
Risultato?
L’Italia conquista ancora
il triste primato del Paese Ue con più morti l’anno da inquinamento
atmosferico: 43.083 da Pm2.5, 11.230 da O3, 9.064 da NO2.
Anche se non ce ne
accorgiamo, l’inquinamento atmosferico uccide infatti in molti modi:
cardiopatie ischemiche in primis, ma anche cancro al polmone, ictus, diabete
mellito, broncopneumopatia cronica ostruttiva. Oppure introduce a malattie
invalidanti, come la demenza.
‘Investire nell’aria
pulita significa investire nella nostra resilienza e competitività. Le
politiche volte a ridurre l’inquinamento atmosferico hanno generato benefici
che superano di gran lunga i loro costi. Ogni euro speso per l’aria pulita
genera almeno quattro volte i benefici’, spiega la commissaria Ue per
l’Ambiente, la resilienza idrica e un’economia circolare competitiva, Jessika
Roswall.
I settori dove sarebbe più
urgente intervenire, per lenire gli impatti sulla salute, sono già chiari.
Sappiamo infatti da dove arriva l’inquinamento atmosferico: le principali fonti
di provenienza per le polveri sottili sono riscaldamento degli edifici, allevamenti
e trasporti stradali; per il biossido d’azoto, il traffico veicolare; per
l’ozono, trasporto su strada, riscaldamento e produzione di energia. E sappiamo
anche dove agire: l’area più inquinata – e tra le più inquinate d’Europa – è la
Pianura Padana. Cosa manca? La volontà politica di agire, e salvare vite.
Cancro
(Antivirus scaricabile gratuitamente dalla Ildigarda snc)
Cancro della pelle: Cardo mariano, Cavolo, Chaga, Coda di tacchino,
Frassino , Mela di maggio, Romice acetosella, Sanguinaria canadese, Testa di
scimmia, Trifoglio rosso Prevenzione e cura del
cancro: Abete balsamico, Ashwagandha,
Assenzio maggiore, Attaccamani, Bardana maggiore, Basilico sacro, Betulla,
Calendula, Cardo mariano, Cavolo, Chaga, Ciliegio della Virginia, Coda di
tacchino, Consolida maggiore, Curcuma, Dicentra, Enula campana, Frangula, Lino
comune, Liquirizia, Mela di maggio, Melissa vera, Mini kiwi, Mirtillo nero,
Mirtillo rosso, Ontano nero, Origano, Porro, Portulaca, Prunella, Reishi, Rosmarino,
Sambuco blu e nero, Senape bianca, Spino di Giuda, Stiancia, Tarassaco, Testa
di scimmia, Unghia di gatto, Uva dell’Oregon Tumori: Attaccamani, Cavolo, Chaga, Mirtillo
rosso, Origano, Coda di tacchino, Prunella, Radice rossa, Reishi, Romice
acetosella, Verbasco.
Muscoli, articolazioni e tendini (Antivirus
della Thoreau & Com. scaricabile gratuitamente previa autorizzazione della
motorizzazione civile e/o Guardia Civil)
Artrite reumatoide e reumatismi: Aspen bianco, Arnica,
Ashwagandha, Bardana maggiore, Betulla, Cactus di fico d’india, Centocchio
comune, Chaparral, Gramigna comune, Enagra comune, Erba cipollina, Erba santa,
Fragola di bosco, Gelsomino della Carolina, Giusquiamo nero, Igname selvatico,
Iperico, Licopodio officinale, Menta piperita, Muschio spagnolo, Olmo rosso,
Ontano nero, Ortica, Partenio, Pepe di cayenna, Pino strobo, Pioppo balsamico,
Persicaria, Porro, Radice di unicorno, Rafano, Reishi, Rosmarino, Sali di Epsom,
Salice bianco, Senape bianca, Unghia di gatto, Veratro, Verbena odorosa,
Violette selvatiche.
PER I RELATIVI DOW & LOAD si prega di provvedere
al Programma preferibilmente non programmabile
(si rischia la nota sindrome di Down).




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