martedì 13 marzo 2012
INTRODUZIONE
Fonti:
http://dialoghiconpietroautier.myblog.it/archive/2012/03/13/il-discorso-di-antiochia.html
Dopo 1230 post, in altro blog, ho verificato l'impossibilità
effettiva del libero arbitrio e con esso delle capacità da parte
della cultura indipendente di potersi esprimere al di fuori
dei canali della 'casta' del potere politico-mafioso, e dei
meriti cui troppo spesso taluni vorrebbero attribuirsi per
capacità non consone alla propria natura culturale.
In Italia, ancora oggi, a distanza di duemila anni tutto ciò
non appartiene alla storia passata, ma è ragione di indubbia
malafede storica, che impone una sorta di pizzo culturale
nell'ambito di quella stessa cultura che si svela per quello
che in realtà è: intollerante, settaria, falsa, limitata, ed as-
soggettata al potere politico-mafioso.
Se poi la vera cultura è al di fuori dalla ricca biblioteca di
un Senato e con un esso un Parlamento governato da quello
stesso potere con le relative caste, non faticherete ad accorgervi
della dislessia di chi privilegia interessi settari ed economici rispet-
to a chi vorrebbe adoperare i presenti mezzi di comunicazione per
fini ed intenti consoni ad una probabile evoluzione socio-cultu-
rale cui taluni hanno destinato la nuova rivoluzione informatica.
Fintanto che la mia eresia secolare si deve confrontare con i
valori di una nazione che non ha mai superato questi limiti e con
essi, una costruzione storica falsata e limitante per tutti i soggetti
cui debbono sottostare a questa triste realtà, non potremmo
attenderci un reale progresso di pensiero, economico, sociale
ed evoluzionistico in qualsiasi ambito in cui questa mentalità
ottusa e gretta tenderà per sua natura a manifestare i suoi ben
noti vincoli.
Questa è l'introduzione di un eretico perseguitato dai limiti so-
ciali di una cultura che pur avendo radici secolari non è mai
riuscita ad andare oltre i suoi stessi intenti, e promuovendo in
essa dubbi personaggi accompagnati a dubbi artifizi che con
la cultura non hanno nulla a che vedere.
Il mio difetto è stato quello di consegnare a questa stessa cultura
oltre che i miei scritti (tutti meno il mio ultimo lavoro in Rima),
anche preziose pagine scelte di letteratura attinte dalla mia
vasta biblioteca; biblioteca autonoma, senza nessun intento
di lucro eccetto che il sapere fine a se stesso.
Grave ed imperdonabile errore per quegli stessi mimi, buffoni,
politicanti di mestiere e con essi tutti coloro che infestano umi-
li e autonomi ricercatori o scrittori, che oggi come ieri hanno
la sfortuna di abitare quella stessa cultura 'antiochiea' patria
del sollazzo facile, specchio di un 'essere' ed 'apparire' nel contesto
di una costruzione storica con molte lacune e troppi vincoli legati
a motivi estranei agli stessi valori morali che vorrebbe promuo-
vere in seno ad una società detta civile e democratica.....
Da:
http://dialoghiconpietroautier.myblog.it &
http://paginedistoria.myblog.it &
http://giulianolazzari.myblog.it &
http://pietroautier.myblog.it &
http://storiadiuneretico.myblog.it &
http://lazzari.myblog.it &
http://giulianolazzari.fotoblog.it &
http://pietroautier.fotoblog.it &
http://www.giulianolazzari.com
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento