CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
30 MAGGIO 1924

venerdì 8 marzo 2013

IL PIONIERE (16)












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il pioniere: John Brown (15)

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il pioniere: ma sempre una croce tenevano in mano (17)





Memorie di uno schiavo fuggiasco:

Frederick Douglass




La famiglia del mio padrone era composta di due figli,
Andrew e  Richard, e di una figlia, Lucretia, col marito
capitano Thomas Auld.
Essi vivevano tutti in un casa situata sulla piantagione-
madre del colonnello Edward Lloyd, di cui il mio padro-
ne era amministratore e sovriintendente generale, qual-
cosa come il sovrintendente di tutti i guardiani.




In questa piantagione, nella famiglia del mio primo pa-
drone, io trascorsi due anni della mia infanzia.
Fu lì che assistetti alla scena cruente della tratta degli
schiavi: il mercato; e poiché fu lì che ebbi le prime im-
pressioni della schiavitù, traccerò un breve quadro del-
la piantagione, e della schiavitù come vi esiste(va).




La piantagione è a circa dodici miglia a nord di Easton,
nella contea di Talbot, ed è situata sulle rive del fiume
Miles.
Le coltivazioni più importanti erano il tabacco, il grano-
turco e il frumento. E questi crescevano in una tale ab-
bondanza che, coi prodotti di quella e altre fattorie di
sua proprietà, il colonnello poteva tenere quasi ininter-
rottamente in esercizio una grossa imbarcazione per
trasportarli al mercato di....Baltimora....



Questo battello, in onore di una delle figlie del colon-
nello, aveva nome 'Sally Lloyd', e la governava il gene-
ro del mio padrone, il capitano Aud, mentre il resto del-
la ciurma era di schiavi di proprietà del colonnello, che
si chiamavano Peter, Isaac, Rich e Jake.
Questi godevano di altissima stima presso gli altri schia-
vi, e erano tenuti come i privilegiati della fattoria: per-
ché non era piccola cosa, agli occhi degli schiavi, avere
il permesso di vedere Baltimora.



 
Sulla sua piantagione-madre, il colonnello Lloyd teneva
va da tre a quattrocento schiavi, e molti di più ne posse-
deva in fattorie vicine, tutte appartenenti a lui.
I nomi delle fattorie nelle vicinanze più immediate della
piantagione-madre erano Wye Town e New Design.
Wye Town era sotto la sorveglianza di un tale Noah Wil-
lis; New Design sotto quella di un certo Townsend.




Gli assistenti di queste fattorie e di tutte le altre, che
erano più di venti, ricevevano consigli e direttive dagli
amministratori generali della piantagione-madre.
Qui, infatti, era il grande centro d'affari, la sede del go-
verno per tutte le venti fattorie.
Qui si risolvevano tutte le liti fra assistenti; qui, se uno
schiavo incorreva in gravi mancanze, o si dimostrava




intrattabile, o tradiva l'intenzione di fuggire, era imme-
diatamente trasportato, frustato a sangue, caricato a
bordo del battello, trasferito a Baltimora, e venduto a
Austin Woolfolk o a qualche altro mercato di carne
umana, come monito solenne ai rimasti.
Qui, anche, gli schiavi di tutte le altre fattorie riceve-
vano la razione mensile di cibo, e annuale di vestiario.



Quanto alla prima, spettavano agli schiavi, uomini e
donne, otto libbre di carne di maiale, o l'equivalente
di pesce, e otto di farina, la seconda comprendeva due
camicie di tela grezza, un paio di pantaloni di tela come
le camicie, una giacca, un paio di pantaloni per l'inver-
no in quel panno ruvido che si usava per i negri, un pa-
io di calze lunghe e uno di scarpe; cose che, messe in-
sieme, non potevano costare più di sette dollari...













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