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Ribelli &
(la guerra di... secessione) &
Il clan o ku klux klan
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Tre lapidi
....In realtà il movimento secessionista era una forza autonoma nel quadro di
un dramma precedente alla guerra, che aveva messo gli abitanti del Missouri
gli uni contro gli altri; le forze federali entrarono in scena solo a cose fatte.
'Il germe sta nei disordini del 1855, relativi al Kansas' disse John R. Carter.
'Il partito schiavista continuò a crescere' fino all'arrivo delle truppe dell'Unio-
ne.
Durante questo periodo di supremazia dei 'Border ruffians', 'gli schiavisti fa-
natici' opprimevano i loro avversari. 'La faida esisteva in quella zona del Mis-
souri prima dell'inizio della ribellione' concluse un comitato di legislatori sta-
tali. 'All'epoca i fautori dell'Unione in quella regione si opponevano alle in-
cursioni in Kansas' e così 'si attirarono l'odio feroce degli schiavisti convinti'.
La divisione fra unionisti e secessionisti deriva dalla spaccatura prebellica
fra i vecchi whig e i know-nothing da una parte e le Logge azzurre e i 'bor-
der ruffians' democratici dall'altra.
Entrambe le fazioni erano favorevoli alla schiavitù, ma gli estremisti caldeg-
giavano il ricorso alle armi per ottenere ciò che volevano. Il loro movimen-
to divenne una setta violenta e intollerante, e rivolse molta della sua furia
contro i concittadini che osavano dissentire.
Erano questi gli uomini che minacciarono i whig riuniti nella contea di Boone
nel 1885, costringendoli ad approvare l'uso delle armi contro gli abolizioni-
sti, che devastarono il 'Park Industrial Luminary' nello stesso anno e che nel
1865 quasi linciarono Darius Sessions, il leader dei know-nothing a Liber-
ty. La loro mobilitazione contro i concittadini fu l'ingrediente essenziale della
guerra intestina nel Missouri.
Quando scoppiò la guerra, gli schiavisti più fanatici ritenevano che Lincoln
stesse tramando in segreto per liberare gli schiavi. 'I secessionisti hanno as-
serito che lo scopo di questa guerra è la liberazione dei negri' riferì il St Jo-
seph Journal.
Nel 1872 un eminente confederato del Missouri confermò questa tesi: la
guerra di Secessione, dichiarò il direttore di giornale J. N. Edwards, 'fu
combattuta perché la schiavitù potesse vivere a morire'.
Frank James e le altre reclute esprimevano la stessa idea affermavano di
voler difendere 'il sacro suolo e le sacre istituzioni del Missouri contro l'-
invasione'.
C'erano anche interessi personali in gioco: uno studio sui combattenti con-
federati della contea di Jackson mostra che le loro famiglie avevano una
probabilità doppia di possedere schiavi rispetto a quelle dei loro coetanei;
e il numero totale dei loro schiavi era doppio rispetto alla media dei pro-
prietari locali.
Persino dopo avere vissuto con lui e averlo intervistato per parecchi mesi,
Leadbelly non mi parlò mai di queste cose.... negli anni venti e trenta, par-
lare di queste cose, di questi argomenti, e persino, cantarne, era troppo
pericoloso: il Sud era praticamente sigillato.
Soltanto parlando con alcuni neri che si erano trasferiti al Nord ed erano
tornati al Sud dopo la sentenza della Corte Suprema contro la segregazio-
ne, riuscì a registrare delle testimonianze sincere di lavoratori del Profondo
Sud. Le esperienze che vi sono narrate costituiscono il retroterra e l'humus
delle canzoni da cui è nato il blues.....
Alla fine del lavoro nella contea di Coahoma Lewis Jones si convinse che
la storia popolare potesse essere compresa meglio in relazione alle tre prin-
cipali modalità di trasporto e comunicazione che avevano progressivamen-
te collegato il Delta al resto del mondo, provocando grandi cambiamenti nel-
l'antica cultura contadina.
In un certo senso aveva ragione.
Il battello a vapore raggiunse il suo splendore nella prima fase dell'epoca
della piantagione. La ferrovia portò con sé una speculazione terriera, l'af-
farismo e la mezzadria, che frantumò le comunità locali spingendo gli uo-
mini lontano, alla ricerca di lavoro.
Il primo di questi suoni era la sirena multitonale del battello del Mississippi,
e il primo blues veniva cantato proprio dai mozzi di bordo.
Il povero scaricatore casa non ne ha,
Oggi è qui, domani partirà.
I battelli a vapore che navigavano il Mississippi erano, a quell'epoca, la
meraviglia dell'America occidentale.
La grande Kate Adams scende lungo
il fiume
Le grandi ruote laterali cantano:
'Grazie a Dio sono stato salvato'.
Tutti gli anziani che vivevano lungo il fiume dicevano di aver lavorato sul-
la famosissima 'Kate Adams'.
Raccontavano che era all'altezza della sua fama, perché nel 1883 aveva
battuto la 'Jim Lee' in una gara sul fiume tra Hell's Point in Mississippi e
Helena, in Arkansas. Per la gente che viveva lungo il fiume, queste imbar-
cazioni stupende erano come essere viventi.
Kate Adams e Jim Lee fecero una gara,
Kate buttò l'acqua in faccia a Jim Lee.
Il vanto maggiore di tutti i ragazzi che vivevano sulle sponde del fiume
era sapere riconoscere e imitare la sirena della Jon W. e quelle di tutti
i battelli del fiume.
Le navi che solcavano il Mississippi non stimolavano solo la fantasia: si
trattava di imbarcazioni di splendida progettazione. Una nave poteva
trasportare fino a 7000 balle di cotone, diventando simile a una gigan-
tesca balla di cotone galleggiante da cui spuntavano soltanto le ciminie-
re. La punta massima di trasporto in una stagione fu di 77.000 balle,
ma molte navi avevano una media simile.
Il profitto, sulla base di un dollaro per balla, era notevole, perciò i bat-
telli a pale dal fondo piatto, alimentati a legna, regnarono sul fiume per
un secolo intero. L'ultima di queste fabbriche di denaro galleggianti fu
la 'Tennessee Belle', costruita nel 927, che solcò proficuamente le ac-
que del fiume fino al 942, quando a Natchez fu distrutta da un incendio
ancora vivo nella memoria dei vecchi scaricatori.
Tutte le operazioni di carico e scarico, sollevamento e trasporto, erano
eseguite da una schiera di scaricatori neri che, tra un lavoro e l'altro, son-
necchiavano sopra coperta.
Un battello postale del Mississippi, con un pescaggio di pochi centime-
tri, poteva navigare sulle acque basse della palude, straorzare di prua
sull'argine di una piantagione e gettare la passarella vicino al carico.
Subito gli scaricatori cominciavano a trottare avanti e indietro, scari-
cando le merci che venivano dalla città e caricando la produzione
locale destinata al mercato.
Quanto maggiore era la loro velocità, tanto più elevato era il profitto,
perciò gli scaricatori erano il cuore e i muscoli dei battelli a pale. Que-
sta fumante impresa commerciale poggiava interamente sulle loro spal-
le ed essi ne erano consapevoli.
I sollevamenti e i carichi che eseguivano quotidianamente erano molto
superiori a quello che sono capaci di fare oggi i sollevatori professioni-
sti, e senza adoperare bilancieri equilibrati con cura e pedane elastiche:
maneggiavano casse, botti, balle di cotone e animali vivi, spesso recal-
citranti, muovendosi e indietro lungo le passarelle ondeggianti o nel fan-
go scivoloso.
Due scaricatori erano in grado di trasportare un mulo imbizzarrito e
scalcitante lungo tutta la passarella......
(T.J. Stiles, Jesse James, Storia del bandito ribelle; A. Lomax, La terra
del blues)
Prosegue in:
Il suonatore jones &
Pensi che dormono...?
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