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Cosa è la Memoria? (2/1)
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Cosa è la Memoria? (4)
Quando il
giorno aveva una
diversa
ora,
e mai vi
era paura.
Accarezzo
il corpo,
come la
pietra che mi dona
un altro
fossile della memoria.
Bacio la
vanga che mi ha restituito
Divina
creatura,
piango la
memoria di un’altra
storia.
La forma
nell’ora del giorno
assume
ora un nuovo contorno.
Ogni strato
di pelle
che
semino lieve,
è una
scultura che ridona sorriso.
La forma
ora assume colore,
il Dio
muta il corpo perfetto
in
maschera di terrore.
Esorcizza
paura e dolore,
una vita
impastata coi Démoni:
una lotta
fra la luce
e la più
nera visione
di
dolore. (5)
La lotta
si fa dura,
fra il
bene che avanza,
e il male
che domina ogni
sostanza,
scritta
nella dura terra
della
rozza materia.
La pietra
diviene diavolo contratto,
angolo
perfetto dell’intera
costruzione.
La
scultura mi dona paura antica:
una
parola non ancora capita,
quando
Dio sussurrava
la prima
rima nella materia,
lenta
poesia della vita.
Ha ferito
solo la memoria,
un bene
donato e mai capito,
forse
solo appena intuito
nel gene
del primo elemento.
E nella
forma perfetta di altro
Dèmone
dell’intricata
storia. (6)
Rapirono
così il ricordo di una
preghiera,
illuminata
anch’essa
da una
stella.
Così
rubarono l’amore di un Dio
che lotta
contro la prigione
di un
profeta,
perché
non è materia
come la
sua terra.
Ora mi
dona la stessa visione.
La poggio
sulla sua terra,
ora che
il mostro invade il sogno
e diviene
incubo di un altro regno:
la pietra
incisa assume la forma
di una
divinità mostro indegno. (7)
Invase
per molti secoli
questo
regno:
forma
estinta di un’altra vita,
morta di
colpo per mano di una
meteora
impazzita.
Incise la
volontà di un diversa
coscienza,
divenuta
principio di vita
scolpita
nella pietra.
Pian
piano ci mostra la bellezza
antica,
splendida
nella forma scolpita,
con una testa
proibita di bestia
divina.
Gene
della memoria,
scava un
primo ricordo
mai
morto,
forse
solo un Dio…
…appena
risorto. (8)
Ricordo
questo sogno,
paura mai
morta
come una
divinità
sepolta,
estinta
come lo scheletro
crepato
di sete
sulla riva
del torrente.
Ricordo
la visione di un animale,
lento
striscia e mi spia,
forma mai
estinta di vita.
Ricordo
la terra tremare
al
passaggio di quella Dea.
Ricordo
il diavolo assumere
nuova
visione,
nel caos
di una nuova dimensione.
La pietra
mi dona tanti troppi
ricordi
mai sepolti,
e assume
un nuovo colore,
in questa
giornata piena di sole. (9)
Sono uno
scultore,
e in un
sol giorno scolpisco
la
memoria,
di
milioni di anni di storia.
Capisco
che il chiodo è solo
l’ultimo
minuto di uno stesso Dio,
morto
troppe volte all’ombra di una
pietra,
della mia
grande scultura.
È visione
antica nominata mitologia,
ripetuta
nella mente
di questo
piccolo torrente.
La incido
con amore e sudore
dalla
mattina alla sera,
di un
giorno infinito
….senza
preghiera. (10)
La
pietra,
più la
giornata passa e muta
colore,
più
assume diverso spessore.
La
scultura antica diventa profilo,
si beffa
del mio sudore
accompagnato
al triste destino.
Ride al
sole della nuova venuta,
ride come
un satiro della mia scoperta,
ride
della forma che incido,
ride
osservando il mio profilo.
Mentre io
scruto il suo
levando
la polvere.
Lui mi
asciuga la fronte di tanto
sudore,
e mi
fissa con l’occhio rivolto
in
un'altra direzione. (11)
Mi fissa
e ride dell’illusione
del tempo
che scorre.
È nato
ridendo
ed è
morto contento,
con la
certezza che il tempo
mai è
esistito,
quando
adornava la tomba
del suo
Dio.
Quando
vegliava la sua casa,
quando
annunciava il nuovo
martirio,
divenuta
ultima tentazione
per un
mondo migliore. (12)
Il caso
lo volle ubriaco di gioia,
per ugual
stella
che
illumina la luce della parola.
Lo vuole
ora,
muto
testimone,
con solo
il riso della comprensione
di
un’altra visione.
Continua
a ridere,
mentre lo
poggio a terra,
il mulo
fedele spalanca la bocca
appena lo
vede.
Il cane
abbaia al vento,
urla alla
bestia,
che
scalcia e tira l’aratro
in
un'altra direzione. (13)
La statua
ride dello scompiglio,
è di
nuovo padrona della situazione.
La stella
muta colore
e dona nuova
visione.
Un popolo
intero trema
per
questa divina creatura.
Chi
prega, chi cerca riparo,
chi
ritrova parola.
Lui nel
riso del suo Dio,
prova
solo compassione
per tanta
incomprensione. (14)
Ride di
gusto,
è la sua
preghiera,
osservando
il volgo...
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