CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
30 MAGGIO 1924

domenica 27 dicembre 2015

LA VARIANTE DELLA VITA (nel Viaggio intorno al mondo) (3)


















Precedenti capitoli:

La variante della vita  (2) &  (1)

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La variante della vita (4)














Attraversavo di volo… l’Inghilterra verso la grande Russia… Il mio campo d’azione in quell’anno doveva essere al di là degli Urali, e volevo compiere la mia campagna in Siberia, esplorandone uno dei grandi fiumi, nel breve periodo durante il quale questi sono liberi dai ghiacci.
Ero entrato in Russia seguendo le rive del Baltico ove sul ghiaccio ebbe un piccolo incidente il qual mi causò una distorsione subitamente curata, la quale però mi attardò la partenza. Tra Berlino e Pietroburgo, senza fermarmi altro che per fare una breve visita alla patria di Haeckel, avevo attraversato in ferrovia le monotone pianure della Polonia, della Lituania, della Russia bianca, dell’antica repubblica di Pskof e dell’Ingria, pianure nelle quali non si vedono altro che immensi campi di cereali e boschi non meno immensi.
In Pietroburgo mi ero fermato solo il tempo necessario per prepararmi al Viaggio in Siberia… la mattina del… c’imbarcammo sull’Irtis, il mio compagno Pietro ed io, dopo aver passato la notte sul nostro bagaglio al ‘pristan’, o luogo d’imbarco, in attesa del vapore che doveva arrivare la sera avanti ed avrebbe potuto giungere nella notte da un momento all’altro. Il nostro vapore scendeva da Tiumen ed andava a Tomsk per l’Irtis e l’Ob. A rimorchio tirava una di quelle prigioni galleggianti chiamate ‘deportanten-barje’ che avevo visto sul Volga e sulla Kama. 




Era una gran battello nero (identico nel colore e lento portamento alla divisa in uso ad ogni regime nella quale i gerarchi con tutti i preposti indicati si riconoscono e salutano per ogni corrente e onda nelle cabine del potere cui ben ancorati, come il misero Achab in cerca della sua bestia forse solo per nascondere nella stiva ben più pericolosi reietti cui ogni nave va fiera per ogni porto e dimora… E siate pur certi che in codesti velieri non v’è nessuno il quale non abbia un ‘santo’ da abbracciare, nel paradosso indossato o solo mascherato, in parlamento & dal popolo eletto, un proprio compare di corrente con cui cavalcare il fiume con cui ingannare il mare. Un ‘santo’ al trono assiso e sempre pregato… Oppur centurioni preposti ciclicamente nei secoli convenuti i quali si riconoscono ed abbracciano al braccio o alla guancia o al saluto come il boss dimenticato ma di cui è gradito il voto…nello scuro tempo ritrovato), senza vele senza alberi privo di ogni natura umana coltivata nei secoli della memoria, il quale aveva una certa somiglianza colle  cannoniere di un recente regime risorto. All’arrivo a Tobolsk quel pontone venne tirato a fianco del vapore, e fu permesso ai condannati di mettersi in comunicazione coi mercanti ambulanti che erano accorsi a frotte…
I deportati in Siberia si possono dividere in varie categorie, non solo per la natura della condanna, ma anche per il modo nel quale fu pronunziata… (urlata minacciata intimidita… come ad ogni regime conviene l’urlo o meglio il ‘verso’ privato della ragione più simile alla bestia alla quale non vorrei arrecare inutile offesa con la pretesa di questa similitudine che sminuisce la sua più felice e superiore natura)… (*) 




(*) E siccome io, o per Eretici motivi o perché poco gradito dal regime alla ‘variante’ preposto, posso considerarmi a tutti gli effetti partecipe di questo ‘vapore’ narrato qual Esiliato, a cui nell’infinita dimensione del tomo della Vita appartengo nel (ri)comporre invisibile Storia intimidita, la quale taluni pensano, con diversa sostanza nella facciata di ben altro velo curata e dipinta e sempre alla ‘parabola’ ed in ‘onda’ servita, che sia solo Storia passata o forse solo smarrita… In quanto la suddetta in mascherato velo pratica cotal secolare disciplina giammai estinta, ma con più sottile ingegno ed inganno ben piantato in ogni economico principio nutrito, chi della Storia vuol cingere la propria ‘variante’ al ‘bosco’ narrato… o forse solo truffato… Giacché questo Viaggio alla ‘variante’ loro dedicato… Infatti si trova fra questi chi fu condannato dai tribunali dell’Inquisizione, la quale oggi come ieri promette ad ogni bimbo e profeta, o solo sciamano, morte in ragion di stato. Certa morte… più che lieta… nell’apparenza della vita rubata e sottratta, pur palesando e pregando il gesù bambino appena nato, giacché questo l’inganno per sempre arrecato nel miracolo economico regalato. E privati di ugual dignità e diritto così....













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