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La variante della vita (2) & (1)
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La variante della vita (4)
Attraversavo di volo… l’Inghilterra verso la grande Russia… Il mio
campo d’azione in quell’anno doveva essere al di là degli Urali, e volevo
compiere la mia campagna in Siberia, esplorandone uno dei grandi fiumi, nel breve
periodo durante il quale questi sono liberi dai ghiacci.
Ero entrato in Russia seguendo le rive del Baltico ove sul ghiaccio
ebbe un piccolo incidente il qual mi causò una distorsione subitamente curata,
la quale però mi attardò la partenza. Tra Berlino e Pietroburgo, senza fermarmi
altro che per fare una breve visita alla patria di Haeckel, avevo attraversato
in ferrovia le monotone pianure della Polonia, della Lituania, della Russia
bianca, dell’antica repubblica di Pskof e dell’Ingria, pianure nelle quali non
si vedono altro che immensi campi di cereali e boschi non meno immensi.
In Pietroburgo mi ero fermato solo il tempo necessario per prepararmi
al Viaggio in Siberia… la mattina del… c’imbarcammo sull’Irtis, il mio compagno
Pietro ed io, dopo aver passato la notte sul nostro bagaglio al ‘pristan’, o
luogo d’imbarco, in attesa del vapore che doveva arrivare la sera avanti ed
avrebbe potuto giungere nella notte da un momento all’altro. Il nostro vapore
scendeva da Tiumen ed andava a Tomsk per l’Irtis e l’Ob. A rimorchio tirava una
di quelle prigioni galleggianti chiamate ‘deportanten-barje’ che avevo visto
sul Volga e sulla Kama.
Era una gran battello nero (identico nel colore e lento
portamento alla divisa in uso ad ogni regime nella quale i gerarchi con tutti i
preposti indicati si riconoscono e salutano per ogni corrente e onda nelle
cabine del potere cui ben ancorati, come il misero Achab in cerca della sua
bestia forse solo per nascondere nella stiva ben più pericolosi reietti cui
ogni nave va fiera per ogni porto e dimora… E siate pur certi che in codesti
velieri non v’è nessuno il quale non abbia un ‘santo’ da abbracciare, nel
paradosso indossato o solo mascherato, in parlamento & dal popolo eletto,
un proprio compare di corrente con cui cavalcare il fiume con cui ingannare il
mare. Un ‘santo’ al trono assiso e sempre pregato… Oppur centurioni preposti
ciclicamente nei secoli convenuti i quali si riconoscono ed abbracciano al
braccio o alla guancia o al saluto come il boss dimenticato ma di cui è gradito
il voto…nello scuro tempo ritrovato), senza vele senza alberi privo di ogni
natura umana coltivata nei secoli della memoria, il quale aveva una certa
somiglianza colle cannoniere di un
recente regime risorto. All’arrivo a Tobolsk quel pontone venne tirato a fianco
del vapore, e fu permesso ai condannati di mettersi in comunicazione coi
mercanti ambulanti che erano accorsi a frotte…
I deportati in Siberia si possono dividere in varie categorie, non solo
per la natura della condanna, ma anche per il modo nel quale fu pronunziata…
(urlata minacciata intimidita… come ad ogni regime conviene l’urlo o meglio il
‘verso’ privato della ragione più simile alla bestia alla quale non vorrei
arrecare inutile offesa con la pretesa di questa similitudine che sminuisce la
sua più felice e superiore natura)… (*)
(*) E siccome io, o per
Eretici motivi o perché poco gradito dal regime alla ‘variante’ preposto, posso
considerarmi a tutti gli effetti partecipe di questo ‘vapore’ narrato qual
Esiliato, a cui nell’infinita dimensione del tomo della Vita appartengo nel
(ri)comporre invisibile Storia intimidita, la quale taluni pensano, con diversa
sostanza nella facciata di ben altro velo curata e dipinta e sempre alla
‘parabola’ ed in ‘onda’ servita, che sia solo Storia passata o forse solo
smarrita… In quanto la suddetta in mascherato velo pratica cotal secolare
disciplina giammai estinta, ma con più sottile ingegno ed inganno ben piantato
in ogni economico principio nutrito, chi della Storia vuol cingere la propria
‘variante’ al ‘bosco’ narrato… o forse solo truffato… Giacché questo Viaggio
alla ‘variante’ loro dedicato… Infatti si trova fra questi chi fu condannato
dai tribunali dell’Inquisizione, la quale oggi come ieri promette ad ogni bimbo
e profeta, o solo sciamano, morte in ragion di stato. Certa morte… più che
lieta… nell’apparenza della vita rubata e sottratta, pur palesando e pregando
il gesù bambino appena nato, giacché questo l’inganno per sempre arrecato nel
miracolo economico regalato. E privati di ugual dignità e diritto così....
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