NOTA DEL
CURATORE DEL BLOG…
Il
discorso che segue mi è giunto integro in ogni sua parte, ma poiché c’erano
diverse cose in esso che il nostro comune tempo avrebbe potuto non gradire,
l’ho conservato per qualche mese (causa dell’effetto del nuovo spirito riflesso
nella luce degli odierni tempi equamente gestiti nelle fasce orarie convenute
al canone prefissato nonché stipulato ciò sia sottinteso) col fermo proposito
di non pubblicarlo (e non avvilire né tantomeno sminuire odierno illuminato intento al canone stabilito ed
alla luce ammirato…).
Successivamente,
per consiglio e pressione di un mio giudizioso amico, ho tagliato ed operato
severa censura come il partito comanda e distribuisce per amor di logica e
onestà pubblica, e mi sono deciso a pubblicare (Frammenti…) del resto!
Dell’autore
non so nulla, né posso dire se si tratta dello stesso dei pezzi precedenti, in
quanto l’originale mi è stato inviato in epoca diversa ed in stile differente.
Il lettore erudito saprà meglio decidere, e al suo giudizio io interamente mi
affido.
All’egregio
Signor T.H., presso i suoi appartamenti nell’Accademia dei Beaux Esprits della
Nuova Olanda.
Signore,
è ormai da qualche tempo che ho in mente
qualcosa non solo di molto importante, ma di assolutamente necessario alla
salute (la qual Anima mi sembra privata in questi ultimi accidenti e tristi
accadimenti…), e di tal valore che il mondo deve venirne (a capo) ed a
conoscenza.
Anzi, per svelarvi il segreto, non riesco più
a trattenerlo!
Tuttavia sono stato a lungo indeciso riguardo
alla forma più adatta per divulgarlo. A tal proposito ho girato per tre giorni
nel centro della grande metropoli come vagato per foreste di dèmoni antichi
(fra Dio e Diavolo corre sottil alito e confino… e distinguere il Sentiero
della Verità compone - passo logica dottrina e principio - di accordo, o,
precipizio infinito dell’opposta rima coniugata alla materia… con cui si è soliti distinguere secolare e pagano
motivo all’ombra dell’Albero della vita, da una più moderna ‘parabola’ alla
Spirito convenuta… letta all’ora in cui suggerisce ‘parola’ ad un pensiero
perso o forse solo (pro)regredito… e più non dico…), così ho rinvenuto il
titolo più idoneo come si è soliti rispondere ad un volgare impostore non certo
apostrofandolo per nome, ma come al tempo antico convenuto, inviando ‘Una
lettera ad un amico’ affinché l’interessato mai sia il vero destinatario di
quanto qui riflettuto. Giacché la lettera non certo indirizzata al rinomato
quanto stimato suo costume, o ancor peggio, indirizzo, ma solo ad un ‘amico’ di
cui farà tesoro per coniare certa moneta, e pensare a questo indagandone la
forma, trascurando così lo Spirito il quale spesso è come… ‘un prezioso
Amico…'.
Noi qui siamo Esuli Eretici per conto di
codesto Frammento per di più anche deriso….
Dunque, Signore, per procedere secondo il
metodo ora di moda (poiché, senza tema di smentita, sono sicuro che voi
renderete merito, o, al contrario, diffamerete con ogni vostro - spirituale - mezzo il contento appena vi
giungerà…: La Storia è pur cosa seria…), desidero che confermiate davanti al
mondo il carattere improvvisato di questo scritto, che solo ieri voi ed io
abbiamo iniziato e discusso casualmente, che io ero soddisfatto quando ci siamo
lasciati, e che per la fretta di inviarlo con la prima posta non ho avuto tempo
e modo di ordinarlo e di correggerne lo stile (e di questo spero mi
perdonerete…).
E, se solo, scuse negligenze o riferimenti a
cose e fatti veri o reali, nonché errori grammaticali, o ancor peggio, Rime o
altri Frammenti alieni (allo spirito del comune nostro tempo) vi verranno
evidenziati durante la lettura, vi prego fin d’ora di inserirle (come vs
stile), e vi prometto che ve ne sarò riconoscente per la dovuta censura il qual
vero destinatario, mi par logico e sottinteso, deve essere soggetto più che
stimato e tutelato nello stile della sua natura...
Vi prego, altresì, Signore, di presentare
nella vostra prossima lettera ai ‘Virtuosi Irochesi’ delle Cascate, i miei
umili servigi sia agli Irochesi detti, nonché alla Riserva i quali li ospita
(fra una nuotata e l’altra di fratello fiume) e di assicurarli che presto
invierò loro una dettagliata relazione circa i fenomeni degli Elementi qui
precipitati in pioggia continuata (giammai sia detto che la Stagione mutata…)
ed ora al deserto della comune sventura al Bosco degli Spiriti consumata (ogni
calura). Confermo di non aver ricevuto nemmeno una ‘riga’ o il minimo ‘insulto’
dai ‘Letterati’ della Riserva e questo è di materiale sollievo per ogni ‘ verde
equilibrio prefissato’.
Ed ora, signore, avendo detto quel che avevo
da dire sulla forma del mio scritto e sui miei modi di rendere ugual servigi da
voi offerti, vi supplico di volermi lasciare procedere nella mia discussione
(fra un intervallo e l’altro con cui gli ‘Irochesi della Riserva’ ci concedono
qualche istante di riposo…).
…La ‘parola’ (così come l’arte) nella sua
eccezione universale, può essere definita come un ‘sollevarsi dell’Anima e
delle sue facoltà al di sopra della materia’. Questa definizione è generalmente
valida, ma io la intendo come applicata solo alla religione, nella quale ci
sono tre modi fondamentali di ‘eiaculare’ l’Anima, ovvero di trasportarla oltre
la sfera della materia.
Il primo è l’atto immediato di Dio, ed è chiamato profezia o ispirazione.
Il secondo è l’atto immediato del diavolo, ed è denominato
invasamento.
Il terzo è il prodotto delle cause naturali, l’effetto di una forte
immaginazione, della malinconia, della collera, dell’angoscia, del dolore e
simili.
Nessun commento:
Posta un commento