CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
UN LIBRO ANCORA DA SCRIVERE: UPTON SINCLAIR

lunedì 22 ottobre 2018

LA TERZA LETTERA (47)




































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Nel mezzo del cammin... (46)

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Il somaro bocciato (48)













Disquisire di Natura selvaggia protetta e da proteggere ora che l’Autunno cede il passo all’Inverno pare uno strano paradosso proprio mentre ognuno si difende con la pretesa di minor spesa e massimo rendimento talché per rispettare l’Elemento ognuno e nessuno persegue giusto cammino al camin quanto al calorifico esposto buco dell’ozono…

Ma come detto da Straniero transitato e non certo veicolato, il Segreto della Via del difficile Passo nel cammino rifugiato divenuto agnello del camin ove ugual Genesi persegue futuro Teschio non ancor nato proprio nel bel mezzo di questa Selva apparentemente smarrita, consiste nel controllare con maggior attenzione la natura esposta, prendendo spunto da una Via Grande e non piocciolina ispirata dal Bove detto - se pur apparentemente morto ben vivo - quando ognuno ne penetra il Sogno per ogni nuova mèta - e non certo scoperta - consegnata all’oblio d’una visione eterna della quale, come un Aurora transita,  illuminare Ragione ed Intelletto circa la vera picciola dimensione dell’Uomo confrontato alla grandezza degli Elementi cui esposto. E certo non mai confonderlo, ma al contrario, ispirarlo  elevarlo nell’Anima così come lo Spirito di un più lontano orizzonte da scoprire e non certo da conquistare con il degrado e vile meschina bassezza dell’umana limitata pretesa, così come la Selva dettare il segreto della Vita qual Rima all’Intelletto protesa e non certo breve fuoco cagione del camin detto…

…Penso che parte del suo ed altrui Segreto nella Natura letto appartiene ancora al Sogno divenuto incubo, ogni incubo da cui la Natura riserva il rancore di quanto creato e poi rigettato nell’impropria materia, il quale ‘onirico’ lo portò ad accettare di buon grado le dure condizioni del rigido Tempo attraversato medesimo Tempo cui apparentemente più confortevoli e benevole condizioni ed elementi lo portarono alla progressiva definitiva crisi depressiva.

Da ciò meditiamo differenza distanza e distinguo dell’intera Selva detta e letta in ogni singola foglia.

Da ciò impariamo!

Il resto non deve e può essere un urlo un grido una calunnia alimentata e raccolta nell’incoraggiata ignoranza reclamare Storia antica…

Così ciò che da lui tesoro lo dobbiamo annoverare fra gli eterni insegnamenti e prodigare e rinnovare l’Animo in questa segreta Preghiera, e constatare, che se pur l’andamento pare cosa normale, purtroppo l’intensità del Fenomeno anomalo e maggiore la preoccupazione giacché pare ignorato.

Come quando si perde un amico di cui abbiamo letto nella Lettera di Dante - giacché l’amicizia offerta e come da lui enuncita ed introdotta ha maggior valore quando uno Grande e l’altro solo misero Poeta fuggito. Ma il Can - l’odierno Can - come apostrofato dall’on. Dante rettore d’infinita Scienza - presenta difetto dell’intero intendimento così come la stessa dispiega Ragion ed Intelletto altrimenti la politica sarebbe stata diversa e non parlo della singola Lettera. Infatti l’odierno Can solo un avido commercialista e non certo uno statista riproponendo la già conosciuta strategica formula cui ogni ricco avvezzo…

Quindi mi par obbligo il dovuto distinguo nella differenza giacché mi ripropongo di conservare e proteggere l’intera Selva così come il Bosco nel progressivo dal 9 nato divenuto Articolo detto visto che il Can noto Forestaro con ciò che ne consegue per l’intera Storia ai marmi ricordata e naufragata. Nella dovuta differenza fra ciò di cui si compone ogni singola secolar pianta contrapposta alla breve ‘parabola’ innestata con la pretesa di creare  (ripetendo parabola sconnessa non certo verso) materia nella storia in cui transita qual sentiero nei secoli evoluto… e non certo miracolo per la folla che acclama e brama… così appagata… al breve respiro protesa…

Questa la vera differenza fra la conservazione del patrimonio e breve materia transitata in cerca del porto ove fondare o affondare impropria natura… nel camin giammai cammino ove sfamare e saziare antico appetito…

Se vedi e verifichi correttamente Ragione ed Intendimento proprio una breve lettera - un breve frammento - pone distanza e differenza nel castello di cui rischi divenire intrattenitore di ben più velati motivi ed obiettivi - medesimi cagionamenti della Poesia - ma non certo del Potere che di questa si serve per l’improprio Elemento asservito…

I Tempi - come abbiamo detto - mutati compresi servi e governanti cani e greggi in ragion della pecunia qual sterco della terra…

E se pur in cagione di Bove l’Europa salpata non mi par logico motivo mascherati da ‘ciuchi’ affondare l’intero bastimento in mezzo ai ghiacci di un improprio avverso Tempo… Semmai mi par più ragionevole studiare Comunitaria Rotta e correggere errori ove in ogni Ragione e Gene mantengono falso intendimento circa superiore o inferiore realtà approdata o naufragata.

Caro amico, con cui saliamo nelle numerose invisibili disquisizioni ed ascensioni ove la Fede pone distanza e differente Dottrina come Preuss ed il Piaz detto nella parabola e il miracolo proprio ed improprio che ne deriva dimenticando l’Elemento - il vero più elevato Intendimento - da cui si proviene, voglio ricondurre la tua ed altrui Ragione non al chiodo donde so’ come il trascorso alpinista non affidare intelletto e libero arbitrio, ma, visto che come il Piaz sei un’ottima guida e sponsorizzi una reclame per il vasto assortimento o negozio del nuovo abbigliamento nello sport e diletto della cima preferito degli italiani, dimenticando però, l’umiltà del cammino, abbi medesima umiltà d’accettare questa mia, giacché so’ che pur ne leggerai il velato segreto senso… verso ugual Cima!

Ricordandoti che purtroppo questa Natura da proteggere, con tutte le sue ed altrui Ragioni risolverà, così come narra la Storia e prima di lei la Scienza, consolidare il proprio cammino verso un progressivo asservimento ad una diversa evoluzione che tenderà progressivamente a modificarne parametri e valori per ciò che pur di lei si vuol sfruttare senza sapere che se alterata nei propri principi - dall’una all’altra cima dall’un all’altro mare - raggiunti e con impropria evoluzione modificati, tenderà a riversare quanto impropriamente innestato o seminato rigettando  l’Elemento impropriamente evoluto.

Per poi alla fine vederlo ed ammirarlo ad un Albero impiccato: la testa sfiorare il suolo motivo del principio nella fine di un Sogno… mal seminato!

Da medesima folla che pur l’havea acclamato!

Così, se nei secoli abbiamo conquistato la dura cima della democrazia con le alterne vicende che l’hanno pur contraddistinta ed ancora oggi la contraddistinguono non si può e non si deve per allietare la platea ed il potere che ne consegue reclamare al Colosseo la testa di chi pur questa difende.

Se prima pensiero di Poeta ora Giuliano cagiona ed apostrofa dura sentenza rifugiando ogni teatro ove scenata falsa commedia…

Ti porto un esempio più illuminato e calzante da medesima Commedia tratto e rappresentata: il regista Moore nel suo trascorso Film sull’attentato dell’11 settembre ricordò come Gore (ai tempi della presidenza Clinton valido vice presidente)  in un estenuante dibattito dovette, nel riconteggio dei voti che pur l’avevano proclamato vincitore, far rispettare la costituzione il quale lo stava privando degli stessi diritti del Giosuè narrato, ‘difendere’ in nome e per conto del superiore ruolo di cui incaricato, tutelare chi l’aveva ingannato. Quello fu’ un colpo di Stato mirabilmente rappresentato, una vera tragedia narrata! Ancor oggi lo stesso regista viene a porre ugual monito circa medesime farse  rappresentate le quali rischiano di portare l’intero popolo al palco acclamato per ogni paese e paesino transitato una giostra di ben noti burattini e pupi con cui il puparo accompagnato nella falsa intelligenza di cui acclamato…  

Non vogliamo raccogliere antichi proclami guerre cori razzisti imprecazioni e calunnie associate con tutto l’orrore del dovuto ricordo, così come quotidianamente si deve subire da chi nell’ignoranza fonda non solo Impero ma anche impropria Economia, giacché abdichiamo a codesta scelta alla Natura superiore maestra e compagna nei Geni raccolta…

Giuliano










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