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gli orrori dei ghiacci e delle tenebre
con Pietro Autier sulle orme del Payer
Mazzini: 'io non sono Nobile' (un varco per l'Oriente)
.....Dinanzi a una carta geografica....
del Circolo Polare Artico che pendeva grande come un arazzo,
tra i quadri, stava un busto bronzeo di Ronald Amundsen, un al-
tare.
Amundsen!
Quel mattino Fagerlien tornò ripetutamente a parlare di lui: che
cos'era tutto quello che il visitatore italiano andava raccontando
di marinai dalmati e delle fatiche dei suoi semidei di fronte alla
grandezza di questo personaggio unico?
Ed egli, il conquistatore del passaggio a nordovest, il primo al
Polo Sud, mentore del volo polare artico svolto insieme a No-
bile ed eroe norvegese, non aveva forse avuto proprio con l'Ita-
lia delle esperienze fatali?
L'archivio di Fagerlien - 'Qui guardi un po'; e qui...' - contene-
va anche i ritagli di giornale che documentavano gli orrendi at-
tacchi scagliati da Nobile all'Unico.
Dopo il volo congiunto al Polo, il generale italiano aveva cerca-
to di contestargli la gloria, si era infilato tra Amundsen e l'entu-
siasmo mondiale e aveva scritto dei pamphlet.
Anche se Nobile aveva costruito il dirigibile, il Norge, e Musso-
lini aveva sovvenzionato la spedizione, a che sarebbero valsi
tutti i mezzi senza un geniale organizzatore, senza Amundsen?
- Conosco la storia,
disse Mazzini.
E poi, quando due anni più tardi il generale, nel suo volo artico,
precipitò così malamente tra i ghiacci con l'Italia e l'avventura
sortì così pietosa fine, chi, se non Amundsen, avrebbe possedu-
to la nobiltà d'animo di decollare per andare in soccorso di un
nemico?
Dal giorno di quel volo - era il 18 giugno 1928 - Amundsen era
scomparso con cinque accompagnatori; sacrificatosi per un fana-
tico pluridecorato, un pazzo e incompetente...
Dopo un ultimo radiomessaggio dall'isola degli Orsi non si era
più sentito nulla.
Un galleggiante dell'apparecchio Latham rinvenuto sulle rive di
Spitsbergen era tutto ciò che era stato ritrovato.
- Io non sono Nobile,
disse Mazzini sottovoce in italiano alzandosi per accomiatarsi
dal proprio ospite. I suoi abiti bagnati dalla pioggia non si era-
no asciugati nemmeno durante la visita di cortesia.
Era tarda mattinata.
- Il mio nome è Josef Mazzini,
disse l'ospite....
(Certo io so bene, caro Mazzini, che non sei (come quel pallone
gonfiato di) 'nobile', perché le tue costruzioni, o meglio, i tuoi
viaggi polari, sono molto remunerativi e anche vantaggiosi, per
non dire o usare altri termini offensivi per la tua spiccata ed a-
cuta sensibiltà, ...dicono...., scusami la metafora e ciao ...Maz-
zini....)
(C. Ransmayr, Gli orrori dei ghiacci e delle tenebre)
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