CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
UN LIBRO ANCORA DA SCRIVERE: UPTON SINCLAIR

martedì 20 maggio 2014

SOGNI PARADOSSALI: vermi elettrici & pecore nere (7)







































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Viaggi onirici (5)  &  (6)

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Sogni paradossali (8)





















Tutti gli animali devono fare i conti con il loro mondo e con gli oggetti in esso contenuti. 
Camminano su oggetti, strisciano sotto di essi, evitano di rimanere schiacciati, li rac-
colgono, 
li mangiano, vi si accoppiano, cercano di evitarli.
Tornado indietro agli albori geologici, quando l’evoluzione era appena all’inizio, gli ani-
mali dovevano avere contatti fisici con gli oggetti prima di poter capire di che cosa si trat-
tasse. Enormi benefici avrebbe ricavato il primo animale esistente in grado di sviluppa-
re una tecnologia di apparati sensori per la percezione a distanza: la consapevolezza 
della presenza di un ostacolo prima di urtarlo; di un predatore prima di essere cattura-
to; del cibo che non era a portata di mano ma poteva essere in un posto qualunque dei 
dintorni.
In che cosa potrebbe consistere questa forma di tecnologia avanzata? Ciò che occor-
reva era catturare i fotoni (di luce) ed operazione ancor più difficile, essere in 
grado di distinguere le direzioni da cui provenivano….
Quando parliamo dell’ ‘occhio’ lo facciamo (in questa sede si parla del lavoro… del 
difficile lavoro della Natura…)  spesso in maniera inadeguata. Le stime più auto-
revoli indicano che gli occhi si sono evoluti almeno quaranta volte, e forse anche di più 
di sessanta, in modo indipendente nei diversi punti della scala del regni animale….
Questo è ciò che sappiamo della Natura, ma se l’Orologiaio cieco e pazzo voles-
se….. ricreare la sua evoluzione nel regno delle macchine cosa pensiate che faccia…..




Appena staccò ufficialmente dal lavoro quella sera, Rick Deckard attraversò al volo la....
città per andare al mercato degli animali: c’erano diversi piani di importanti negozi di ani-
mali con le loro enormi vetrine e le insegne vistose.
Quell’orribile e inedita depressione che l’aveva assalito poco prima non era ancora svanita. Questo suo esser venuto qui a trattare animali con i negozianti pareva essere l’unico punto debole della cappa di depressione che era calata su di lui, un difetto attraverso il quale magari sarebbe riuscito a far presa su di essa e a esorcizzarla.
In ogni modo, in passato, la vista degli animali, il profumo di affari in cui erano in ballo enormi cifre, l’avevano aiutato parecchio. Forse anche questa volta sarebbero riusciti a compiere il miracolo.
‘Dica pure, signore’ lo abbordò un commesso che non aveva mai visto prima, un tipo azzimato, mentre Rick se ne stava a fissare le vetrine a bocca aperta, con un’aria sordita e mite di bisogno.
‘Ha visto qualcosa che la interessa?’.
‘Di cose che m’interessano ne ho viste parecchie’ rispose Rick. ‘Sono i prezzi che mi danno fastidio’.




‘Ci dica che affare vuol fare’ propose il commesso. ‘Ci dica quel che vuole riportare a casa con sé e come intende pagarlo. Porteremo la proposta al nostro direttore delle vendite per ottenere il suo nulla osta’.
‘Ho tremila bigliettoni in contanti’. Il dipartimento alla fine della giornata, gli aveva pagato le taglie. ‘Quanto costa quella famigliola di conigli laggiù?’.
‘Mio caro signore, se lei può permettersi un anticipo di tremila bigliettoni, posso farla diventare proprietario di qualcosa di meglio di una coppia di conigli. Che ne dice di una pecora?’.
‘Veramente non ho mai preso in considerazione le pecore’ disse Rick.
‘Posso chiederle se questa somma rappresenta per lei un nuovo livello di spesa?’.
‘Be’, sì, di solito non vado in giro con tremila bigliettoni’ ammise Rick.
‘E’ quel che ho pensato, signore, quando ha menzionato i conigli. Il guaio con i conigli, mi creda, è che ce l’hanno tutti (e soprattutto consumano parecchia erba…). Mi piacerebbe vederla fare un salto di qualità con la pecora nera che, secondo me, è la classe che le compete. Una bella pecora nera di classe e raffinata, sa anche scrivere a comando… e poi vorrei essere franco con lei, mi pare proprio un uomo da pecora nera….

(Prosegue....)













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