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Vademecum ad uso dei grandi (2)
Una breve
premessa ad uso di ogni buon Ecologista, il quale come la Storia insegna,
abdica il passo incompiuto, a chi con la stessa senza merito alcuno, eccetto
quello dell’incompiuta saccenza politica ad uso del governante di turno (e siccome sono nominati governanti, superiore il Nobile
Signore che ne riconosce l’indiscusso giusto merito con cui ogni governante,
equivalente ad una buona cameriera, nell’esercizio del proprio ed
altrui governata funzione per cui incaricato/a, si distingue e adopera per il
proprio ‘assente’ padrone; dacché ne deriva, maggiore la riconosciuta grandezza
della suddetta governante quando commisurata alla casa la quale deve governare;
ovvero; maggiore la proporzione della maestà in rappresentanza dei padrini
assenti, quindi abdicata, ed in cui esplicitata la funzione per ogni metro
quadrato giustamente ed in proporzione ‘governato’; quindi ed ancora, la
diplomazia si manifesta quando suddetti grandi, con altrettanta grandezza,
esprimono al meglio i valori della casa così ben rappresentata e governata, nell’inalterata
volontà degli assenti, così da mantenere l’invisibile proprio secolare dominio nell’esercizio
delegato ad una governante per conto dell’altrettanto inalterato Stato delle
cose così saggiamente governate…), ne riveste ed incarna Memoria
vilipesa tradita e da tradire ancora.
Ave a te
Costanzo nobile romano!
La Storia
di ogni Stato e Impero, che al meglio o al peggio si evidenzia, si
riconosce compone edifica e maschera, con questa nobile caratteristica - o
bassa morale civica - con cui ed altresì si contraddistingue, l’esiliato Idealista dal
governante di turno, il pagano dal buon cristiano, la cosa o l’oggetto comune
di medesimo interesse, al meglio o al peggio governato.
Ogni
Profeta non è mai Re nella propria patria, in genere perseguitato in attesa
dell’alta onorificenza Roma caput mundi,
ovvero la meritata Croce al merito.
Visibile
l’alta collina del Golgota, si sconsiglia ad ogni buon Governante in esercizio della
propria ed altrui funzione la vista, in quanto l’alta ambita onorificenza, un
fine e merito dalla cui casa si viene abdicati all’uso della più modesta
grotta, o peggio, esiliata fredda dimora, ed ove il/la governante non può certo
adempiere alla ricchezza cui destinata la santa casata, o meglio che diciamo,
incaricata.
La povertà
dell’immobile, il freddo, la non precisata domiciliata dimora, affine
all’Elemento non governato, non si addice certo all’incarico per ciò cui ogni
governante destinato, per più alta funzione…. di Stato!
Tutto ciò
ci sembra ovvio!
Il popolo
(assieme agli scribi e farisei per ogni stato regione piccolo o grande paesino)
compia la parte rimanente del rito, adegui ogni idealista profeta alla bassezza
della volgarità con cui ogni Stato di cose, legate all’odierno esercizio del
Verbo, si contraddistingue nell’apostrofarne e confonderne la Memoria vilipesa,
circa medesimo Ideale (di Verità e Ricchezza) così mal governato nonché
interpretato!
Così, se
pur vengono nominati grandi, in verità e per
vero, i loro meriti non certo altrettanto (maggiori o più) grandi di chi
ignorato, o peggio, calunniato, e preso in ostaggio dal furore del popolo
civilizzato, così di nuovo istruito secondo rigidi piani quinquennali
telecomandati come iper-controllati. Abdicando in cotal concordato governo,
suddetto sgradito Elemento incarnato morto soffocato e/o appestato, convertito
alla elevata emissione della calunnia, di chi nell’Ambiente prospera e compie
la propria ed altrui innominata fortuna scritta nella ricchezza ben ‘governata’,
nel preservarne ogni nociva solfurea emissione.
L’industriosa
Ragione in cotal paradigma prospera previene & purga ogni emissione
sgradita, nell’uso del buon Governo.
Così come
amministrato il contraddistinto esercizio della badante incaricata qual ottima
governante. Infatti, si evidenzia anche nella corretta funzione della ‘casa’
ben mantenuta al meglio della solida ricchezza nella sfortunata assenza dei
padri fondatori, o legittimi proprietari riparati nell’esiliata Selva.
Al momento
assenti, e/o, solitamente confinati per altri destini e lunghi Viaggi.
Alla buona
Penelope si raccomanda di non interferire, per quanto possibile, con la
governante di turno, neppure, nel corretto esercizio del suddetto domicilio
(come solitamente viene interpretato il concetto dello stesso riflesso e
albergato nel vasto mondo di cui un Tempo fu oggetto la Natura intera e il
Pensiero da Lei ispirato).
Ai proci,
al contrario, si rammenta l’esercizio del corretto uso della grammatica, e per
quanto possibile di riscriverne l’immutata Storia compiuta!
Da costoro
ogni buona calunnia edificata prospera nel Regno della Memoria così ben
governata, dacché ogni accento un vero complimento annoverato nei registri
della Memoria esiliata.
Per il
resto a codesti grandi raccomandiamo di rendere,
per quanto possibile, assieme a tutti i proci con cui si compone la vasta corte
e platea con cui accompagnati nobilitata dell’esercizio della libera Parola, di
mantenere la cosa governata, casata villa palazzo & residenza, il più
decorosamente in ordine nel corretto esercizio del paesaggio ornamentale - o
arredamento - così edificato e disquisito, nonché ben spolverato e protetto, onde evitare che l’impropria
sporcizia (così schifosamente nominata alla sola vista), possa insinuare e
depositare il vero suo principio - o diverso Elemento sgradito -, nel corretto esercizio
della comune grammatica disquisita del buon governo in uso nelle tradotte
dovute (carenti) capacità interpretative, in medesimo esercizio di ugual
Ragione circa la dovuta confusione nell’uso della propria ed altrui funzione (condivisa
fra sporco e pulito), e da cui gli incaricati mantengono l’inalterato Stato del
vero secolare ordine - architettonico e/o ornamentale - da cui il principio per
cui comandati nella suddetta capacità di ‘governare’.
Sottratta
al (lo ‘sporco’) Principio d’un diverso ordine e esercizio della Ragione si
rischierebbe di perdere il mestiere!
(Giuliano)
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