CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
UN LIBRO ANCORA DA SCRIVERE: UPTON SINCLAIR

giovedì 27 febbraio 2020

L'UNTORE (12)




















Precedenti capitoli:

La peste nera (8/9/10)

con l'Evoluzione degli agenti patogeni (11)


Prosegue ancora et anco....:


























Et hora anco in formato rottamato e non più camperizzato 

Prosegue con...:

Le interazioni fra Ambiente & Salute (13/4)













Pochi si accorgono e in qual tempo domandano come mai la Peste Nera sia divenuta Negra grazie alla mascherina adeguatamente propagata con tutti i mezzi in uso compresi quelli, se pur d’informazione eppure di contraffatta disinformazione, giacché sappiamo che anche questa ha più eccelsi titolati padroni da cui i nobili ciarlatani accompagnati da pennivendoli e alle rette Parabole comandati.

In questa sede ci facciamo forza della libertà da cui ognun deriva o dovrebbe naturalmente aspettando la corda da cui dicono più corretta grammatica derivata!




Pochi si accorgono, dicevo, che il morbo fa comodo al più invisibile allarmante velenoso cancro dalla catena economica distillato inalato e indistintamente respirato: proviamo ad osservare grafici e statistiche e non solo di morti a venire in questo secolo per ugual medesimo decesso.

Vi accorgereste dell’inganno alla mascherina convenuto!

Così ci accorgeremo con stupore che anche il morbo di fronte alla Legge non è uguale per tutti. Di uguale in codesto mondo costantemente monitorato regna solo l’impero giallo là ove, grazie alla propria (agri)coltura, la legge detta medesima prematura morte per ogni decesso dal partito contato e dal professore osannato.




Speriamo che i cani non vengano divorati durante gli intervalli del Festival qual fiero nobile evento della Storia.

Va da sé che la paura anche se pur distillata ed ugualmente contratta e contrariata da coloro che per l’appunto (prenda appunto per favore!) ne dispensano il balsamo miracoloso in fascicoli mensili e/o a puntate o quotidianamente, in caratteri cubitali a mo’ di televisione giacché tutto evolve compresa il carattere caratteriale cuneiforme, dimenticano invece, o ancor peggio, additando, ad il nuovo untore della catastrofe osservata.

Sembrerebbe che abbiano finora isolato solo questo: il cippo che più gli fa ombra ed illumina auguro al resto della compagnia più elevato fallo!

Rimembrando il Boccaccio!




Certo il campo vien ben seminato per ogni fallo avvistato soprattutto quando terrore e panico avvinghiano la borsa predando la preda, il pennivendolo dalla piccola grande finestra osserva l’untore dispensare o fors’anche indicare una più profonda verità contrastata ed ignorata e barattata per emergenza di Stato, nello Stato d’allerta ove l’antistato e la lega pensano - nella propria ed altrui patologica evoluzione qual costante agente patogeno - di ricavarne profitto nell’unità così come la Storia insegna.

Ed ove nel piccolo provincialismo regionalismo e ogni antico e nuovo paesino imperversano e regnano incontrastati abuso e difetto in nome e per conto del potere.




Allora non datevi pena appestati se l’ulcerata patria sprofonda nell’ingordigia d’ognun desiderata tanté è pur scritto nella letteratura e non solo storica, ognuno s’uccide in casa propria.

Pur offrendo il suicidio a chi non gradito.

Giacché tutti uguali sia gli sbarcati che quelli affogati, così professano mentre coronano il nuovo Regno!

Codesto il gran regalo d’un paese ove l’untore li indica uno ad uno, untore di differente pensiero cogitato et sparso et anco avversato ma ancor non del tutto curato, giova alla borsa d’ogni diverso e miglior paese abitato e da ogni nobile italiano ricercato nonché in Terra o mare transitato e commerciato; oppure momentaneamente abitato in barca qual palafitta a più piani composta nella crociera che fu ed èra del più famoso Ulisse.

Promettendo la corda a chi rivoltato nel proprio altrui barcone!




Certo siffatta Filosofia adottata non porterà frutto alcuno, soprattutto, come dicevo all’inizio di codesta nuova unzione, quando vedremo la stagione mutare irreversibilmente il proprio corso volgere di nuovo all’inverno non più aprile, giacché la frutta in ogni campo fiorito la qual comperiamo all’europeo mercato proviene da ogni paese comunitario, compreso l’obolo donato qual elemosina all’uscio della Chiesa, così il paralitico spera et impera ridendo con gli occhi verso il circo(lo) dell’acrobata per ogni salto nella fossa…

Mentre il morbo taglia la gola dopo avergli scippato anche la borsa.

Allora signori miei io l’untore senza patria e diritto, non posso che raccontare le pene di codesto nobile paese il quale facendo conto della ‘corona’ inquisisce una penna libera, un libro, una indipendente ogni indipendente alternativa all’ulcerata informazione, per, dicono, un secchio d’acqua rovesciata sulla Scala con l’immancabile ‘caduta roversata’ non ancor fallo alla traversa così come fu’ per i tempi della corrazzata, stessa identica Scala della povera Rosa la portiera non più pantera alla finestra vilipesa mentre osserva e nutre il popolo del veleno da cui ognun dispensa.




Ansia oppure Ansa è vicina alla stalla conta anche lei il gregge che lentamente - ma con scalpore - muore oppure risorge dipende molto dalle misure adottate nonché dal cippo come vi dicevo!

Poverina anco lei dovrà pur campare et indicare colui che imbratta il cortile e cogita miglior pensiero, l’infamia è oggetto non solo d’intricato movimentato partitico dal politico assiso dispensata in attesa della meritata pensione vilipesa, ma anco della panza d’ognun che il potere brama e desidera.

Non facciamoci prendere dal panico o dalla diarrea se uno Stato inquisisce oggi come ieri l’untore in cerca di un buon antico e nuovo candidato, del resto l’agnello è di nostra cultura e il sacrificio appartiene alla dovuta remota osservanza nel Tempio vicino ad Ansia.   




Per concludere questa breve (senza misurato ceppo e corda) invito all’osservanza di coloro i quali costantemente inquinano creando sfacelo panico e differenza nel prendere atto dei morti contati in silente silenziosa composta ordinanza e nella più stretta attenta osservata vigilanza, mentre a tutti i differenti altri vien raccomandato nella stessa ugual danza di non far troppo baccano, di morire insomma, nei morti contati in silente silenziosa composta danza senza ordinanza di procedere al bar ad ore e se possono respirare ancora per via ed in mascherina consumare il dovuto medicamento per poi procedere o retrocedere in ordinato ordine cosparso…..

Et anco mi dolgo ed a voi prometto di non gettare secchiate di acqua e di imbrattare come odiernamente avviene, e di limitare ogni più elevato pensiero giacché nella casta di offesi e caduti dalla Scala tanto a Milano quanto in ciò che di più vicino alla vecchia Russia ne contiamo tanti, i quali vogliono, qual parte offesa, esser remunerati, dalla e nella, miliardaria economica comunitaria pretesa giacché la morte tutti ci eleva e rende uguali di fronte alla legge.




Qual legge anco Dio lo ignora tanté che ne prova uno schifo e non della malora fors’anche della madonna, il quale ci ingiunge di rimanere eretici nonché miglior untori e dottori giacché il veleno appartiene non solo alla povera bestia, poverina, ma chi al meglio la divora o vorrebbe.

Sono fiero che la scrittura e con essa il libero arbitrio vengano, come la Storia insegna, perseguitati giacché possiamo rilevare nonché rivelare tutte le urgenze di codesto nobile paese, io inquisito in nome e per conto di ciò che èra ed è stato fors’anche mai Stato, per un secchio d’acqua gettato alla rinfusa rinnovo l’articolo citato lasciando nel più nobilitato ‘articolato’ ridicolo della mascherina pur non percependone la vera puzza! 

(Il curatore del blog dedicato a Golia da Davide accompagnato)









   

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