Precedenti capitoli:
La peste nera (8/9/10)
con l'Evoluzione degli agenti patogeni (11)
Prosegue ancora et anco....:
Et hora anco in formato rottamato e non più camperizzato
Prosegue con...:
Le interazioni fra Ambiente & Salute (13/4)
Pochi si
accorgono e in qual tempo domandano come mai la Peste Nera sia divenuta Negra grazie
alla mascherina adeguatamente propagata con tutti i mezzi in uso compresi
quelli, se pur d’informazione eppure di contraffatta disinformazione, giacché
sappiamo che anche questa ha più eccelsi titolati padroni da cui i nobili
ciarlatani accompagnati da pennivendoli e alle rette Parabole comandati.
In questa
sede ci facciamo forza della libertà da cui ognun deriva o dovrebbe
naturalmente aspettando la corda da cui dicono più corretta grammatica derivata!
Pochi si
accorgono, dicevo, che il morbo fa comodo al più invisibile allarmante velenoso
cancro dalla catena economica distillato inalato e indistintamente respirato:
proviamo ad osservare grafici e statistiche e non solo di morti a venire in
questo secolo per ugual medesimo decesso.
Vi
accorgereste dell’inganno alla mascherina convenuto!
Così ci
accorgeremo con stupore che anche il morbo di fronte alla Legge non è uguale
per tutti. Di uguale in codesto mondo costantemente monitorato regna solo
l’impero giallo là ove, grazie alla propria (agri)coltura, la legge detta medesima
prematura morte per ogni decesso dal partito contato e dal professore osannato.
Speriamo
che i cani non vengano divorati durante gli intervalli del Festival qual fiero
nobile evento della Storia.
Va da sé
che la paura anche se pur distillata ed ugualmente contratta e contrariata da
coloro che per l’appunto (prenda appunto per favore!) ne dispensano il balsamo
miracoloso in fascicoli mensili e/o a puntate o quotidianamente, in caratteri
cubitali a mo’ di televisione giacché tutto evolve compresa il carattere
caratteriale cuneiforme, dimenticano invece, o ancor peggio, additando, ad il nuovo
untore della catastrofe osservata.
Sembrerebbe
che abbiano finora isolato solo questo: il cippo che più gli fa ombra ed
illumina auguro al resto della compagnia più elevato fallo!
Rimembrando
il Boccaccio!
Certo il
campo vien ben seminato per ogni fallo avvistato soprattutto quando terrore e
panico avvinghiano la borsa predando la preda, il pennivendolo dalla piccola
grande finestra osserva l’untore dispensare o fors’anche indicare una più
profonda verità contrastata ed ignorata e barattata per emergenza di Stato,
nello Stato d’allerta ove l’antistato e la lega pensano - nella propria ed
altrui patologica evoluzione qual costante agente patogeno - di ricavarne
profitto nell’unità così come la Storia insegna.
Ed ove nel
piccolo provincialismo regionalismo e ogni antico e nuovo paesino imperversano e regnano incontrastati abuso e difetto in nome e
per conto del potere.
Allora non
datevi pena appestati se l’ulcerata patria sprofonda nell’ingordigia d’ognun
desiderata tanté è pur scritto nella letteratura e non solo storica, ognuno
s’uccide in casa propria.
Pur
offrendo il suicidio a chi non gradito.
Giacché
tutti uguali sia gli sbarcati che quelli affogati, così professano mentre
coronano il nuovo Regno!
Codesto il gran
regalo d’un paese ove l’untore li indica uno ad uno, untore di differente
pensiero cogitato et sparso et anco avversato ma ancor non del tutto curato, giova
alla borsa d’ogni diverso e miglior paese abitato e da ogni nobile italiano
ricercato nonché in Terra o mare transitato e commerciato; oppure
momentaneamente abitato in barca qual palafitta a più piani composta nella
crociera che fu ed èra del più famoso Ulisse.
Promettendo
la corda a chi rivoltato nel proprio altrui barcone!
Certo siffatta Filosofia adottata non porterà frutto alcuno, soprattutto, come dicevo
all’inizio di codesta nuova unzione, quando vedremo la stagione mutare irreversibilmente
il proprio corso volgere di nuovo all’inverno non più aprile, giacché la frutta
in ogni campo fiorito la qual comperiamo all’europeo mercato proviene da ogni
paese comunitario, compreso l’obolo donato qual elemosina all’uscio della
Chiesa, così il paralitico spera et impera ridendo con gli occhi verso il circo(lo)
dell’acrobata per ogni salto nella fossa…
Mentre il
morbo taglia la gola dopo avergli scippato anche la borsa.
Allora
signori miei io l’untore senza patria e diritto, non posso che raccontare le
pene di codesto nobile paese il quale facendo conto della ‘corona’ inquisisce
una penna libera, un libro, una indipendente ogni indipendente alternativa all’ulcerata
informazione, per, dicono, un secchio d’acqua rovesciata sulla Scala con l’immancabile
‘caduta roversata’ non ancor fallo alla traversa così come fu’ per i tempi
della corrazzata, stessa identica Scala della povera Rosa la portiera non più
pantera alla finestra vilipesa mentre osserva e nutre il popolo del veleno da
cui ognun dispensa.
Ansia
oppure Ansa è vicina alla stalla conta anche lei il gregge che lentamente - ma
con scalpore - muore oppure risorge dipende molto dalle misure adottate nonché
dal cippo come vi dicevo!
Poverina
anco lei dovrà pur campare et indicare colui che imbratta il cortile e cogita
miglior pensiero, l’infamia è oggetto non solo d’intricato movimentato partitico
dal politico assiso dispensata in attesa della meritata pensione vilipesa, ma
anco della panza d’ognun che il potere brama e desidera.
Non
facciamoci prendere dal panico o dalla diarrea se uno Stato inquisisce oggi
come ieri l’untore in cerca di un buon antico e nuovo candidato, del resto
l’agnello è di nostra cultura e il sacrificio appartiene alla dovuta remota
osservanza nel Tempio vicino ad Ansia.
Per
concludere questa breve (senza misurato ceppo e corda) invito all’osservanza di
coloro i quali costantemente inquinano creando sfacelo panico e differenza nel
prendere atto dei morti contati in silente silenziosa composta ordinanza e
nella più stretta attenta osservata vigilanza, mentre a tutti i differenti
altri vien raccomandato nella stessa ugual danza di non far troppo baccano, di
morire insomma, nei morti contati in silente silenziosa composta danza senza
ordinanza di procedere al bar ad ore e se possono respirare ancora per via ed
in mascherina consumare il dovuto medicamento per poi procedere o retrocedere
in ordinato ordine cosparso…..
Et anco mi
dolgo ed a voi prometto di non gettare secchiate di acqua e di imbrattare come
odiernamente avviene, e di limitare ogni più elevato pensiero giacché nella
casta di offesi e caduti dalla Scala tanto a Milano quanto in ciò che di più
vicino alla vecchia Russia ne contiamo tanti, i quali vogliono, qual parte
offesa, esser remunerati, dalla e nella, miliardaria economica comunitaria
pretesa giacché la morte tutti ci eleva e rende uguali di fronte alla legge.
Qual legge
anco Dio lo ignora tanté che ne prova uno schifo e non della malora fors’anche
della madonna, il quale ci ingiunge di rimanere eretici nonché miglior untori e
dottori giacché il veleno appartiene non solo alla povera bestia, poverina, ma
chi al meglio la divora o vorrebbe.
Sono fiero che
la scrittura e con essa il libero arbitrio vengano, come la Storia insegna,
perseguitati giacché possiamo rilevare nonché rivelare tutte le urgenze di
codesto nobile paese, io inquisito in nome e per conto di ciò che èra ed è stato
fors’anche mai Stato, per un secchio d’acqua gettato alla rinfusa rinnovo
l’articolo citato lasciando nel più nobilitato ‘articolato’ ridicolo della
mascherina pur non percependone la vera puzza!
(Il curatore del blog dedicato a Golia da Davide accompagnato)
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