Precedenti Passi...della...
Grande Intuizione..(senza età e nome)
Prosegue per...:
Aria Acqua Terra & Mare (22)
Dacché ciò che ne deriva...:
Fior secco (o seccato?) in libro vecchio e dimenticato [...]
Prosegue ancora...:
Nell'anno del Topo...
Prima di
incamminarsi per Sentieri e Bivacchi - seri non men che dimenticati - giacché
ognuno votato non men che veicolato indistintamente al domani, e
disgraziatamente per genti più assennate precipitati sino a queste Grotte e
Ripari, vorrei dedicare con tutta l’emozione che mi coglie e sorprende a tanta depressa
vista - codesta Poesia - così da poter allietare e in qual tempo salutare la nuova
progredita (o ridicola) venuta..
La quale,
come ben esplicitato dallo Stoppani, avendo terminato nelle Elementari, e non
più semplici Elementi, i brevi loro ed altrui accidenti, si dimenano in
perfetto dialetto, sia romano che milanese con tutti i sottoaccenti derivati,
fra la Galleria non men che più famose Vie, privi di certo corretto
intelletto per come al meglio intendere lettura e breve comizio con relativo
precetto.
Certo la
risata per chi intende dovuta Licenza Poetica della bottega aperta, e non più
solenne italiano, sarà accompagnata anche dalla più famosa pern… così come si
addice ad ogni comizio convenuto - dicono arguto - del sindaco incaricato,
accorto ed attento nel non prendersi cura del dovuto retro fortuna del suo
portafolio, suo non men della corte con cui accompagnato.
Allora
popolo affamato di Aria e Acqua, e nella stessa affogato e precipitato,
cortesemente evitate di fumare le dovute scemenze all’aperto di quanto
avvelenato, il veleno potrebbe risentirne e nell’offesa fondare solenne comandamento
oppure elevato cogitato precetto, ed il Trònfero
s’ammalvolerebbe in verbizie…
Il Trònfero s’ammalvola in verbizie [1]
incanticando sbèrboli giocaci, [2]
sbramìna con solènnidi e vulpizie [3]
tra i tavoli e gli ortèdoni fugaci. [4]
Più raro più sinferbo più merconio
il Plòcrate dagli occhi a dragonetti [5]
scocolla barcoluto e invereconio [6]
all’ora dei morfegi e dei gorbetti. [7]
Intorno convoltigiano le Sguince [8]
allìcchere di giorcadi pornali [9]
nel sole si smarmellano budrince [10]
al neon s’affastigiano vetrali. [11]
1. Il Trònfero: il pottone, il bauscia. Colui che pieno di sé (e spesso pieno di soldi
mal guadagnati), si bea della propria condizione. …S’ammalvola
in verbizie:
racconta smargiassate stronzate dallo stronzio derivate come un pavone (ogni
riferimento al noto padrone nonché sindaco del perenne ridicolo teatro di Roma
& Milano è puramente casuale).
2. Incanticando sbèrboli: sorprendendo, facendo
rimanere a bocca aperta, stuoli di giovani fans e codazzi di speranzosi
discepoli. Ma attenzione a non confondere gli sbèrboli (Sbèrbolus vulgaris) con i più dannosi sbèrboli proletari (Sbèrbolus manescus) che sono quei giovani borgatari (soprattutto
romani) che preferiscono la violenza dello stadio alle pièce teatrali.
3. …Solènnidi e vulpizie: ossequiosi e furbetti. Tipi
comuni tra i tavoli di quei Bar, protesi nell’affannosa ricerca dell’occasione
che li farà ‘svoltare’.
4. …Ortèdoni fugaci: adulatori di passaggio.
5. …Plòcrate… dragonetti: uomo politico
esibizionista. Di solito non è un ministro, un segretario o un capocorrente, ma
più semplicemente un neodeputato o aspirante sindaco in cerca di una foto sulle
cronache rosa. Lo sguardo a dragonetti è quel particolare lampo d’imbecillità
che illumina gli occhi d’ogni idiota in propria ed altrui incontrastata e votata
‘carriera’. I sottosegretari, invece hanno lo sguardo ‘busterigio’ che è meno
vivo ma molto più maligno (è il modo di guardare e guardarsi durante le
riunioni di ‘gabinetto’, cioè quando qualcun altro altrettanto imbecille lo
trastulla con lo manico della dovuta mazzetta [abitudine consolidata ma più che
taciuta] ).
6. …Scocolla barcoluto e
invereconio:
sopravanza dondolando baldanzoso, senza la minima vergogna d’appartenere a
questo o quel partito (ne cambia uno al giorno come le mazzette del proprio
torna-conto!)
7. …Morfegi … gorbetti: i morfegi così chiamati solo in via del Corso alla Galleria e via
Veneto, nel resto dell’Italia, secondo i posti, si chiamano ‘panuzzi’, ‘spunticelli’ o ‘tramezzuoli’; in certe periferie o tra baraccati si chiamano ancora
‘panini’. Diverso è il discorso per i gorbetti che sono universalmente conosciuti con lo stesso nome e,
specie quelli con la bottarga, sono largamente preferiti ai sorpassati tranciarelli tanto amati dal cardinal Ratzinger e dalla
Regina d’Olanda.
8. …Convoltigiano le Sguince: ronzano tutt’intorno
‘signore’ piacenti e scollacciate. Sguancia (in portoghese: sguayalonas) è colei che, dopo la morte, dovrà essere
sepolta in piedi per compensare il tempo che in vita ha passato sdraiata
(avanti & dietro &) di qua e di là…
9. …Allìcchere di giocardi
pornali:
come dicevasi prima. È evidente che una sguancia altolocata come la Pozzi Neri
S.P.A. non si tira mai da retro, specialmente quando si parla di partecipare a
festini e ammucchiate (giorcadi pornali). Ciò non la scuote
affatto, anzi la stimola (o allìcchera).
10. …Smarmellano budrince: camminano facendo
sballonzolare impudicamente i seni siliconati amarcord marmorei ma budrinosi (da ‘budrino’: budino di Budrio (BO) – 15.000 ab. Centro
agricolo con annesso bracciante che si
dimena nelle dette smarmellate buduminose. Beduminose: leggere successivi
approfondimenti…)
11. …Al Neon s’affastigiano
vetrali:
va da sé che di sera l’abbigliamento delle sguince è importante, più
fastoso e più ‘leggero’. Molto spesso, tali femmine lussuriose la sera
indossano capi talmente trasparenti (vetrali), che celano agli sguardi del
maschio soltanto ciò ch’è nascosto dall’epidermide.
(F. Maraini)
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