Precedenti capitoli:
L'anno 3000 nell'hora terza (8/10)
Prosegue in:
Due per Due (12) &
Due per Due [capitolo completo] (13)
...& un buon libro...
David Lazzari, La psiche tra salute e malattia
& da non perdere...
Le nuove Esposizioni evolutive,
ovvero: LE AVANGUARDIE [14] & (15)
Non mia
intenzione contribuire nello svilire, o al contrario, elevare l’‘opera’ di due
eccelsi studiosi riproposti, semmai, rinnovandola, riflettere e far di
conseguenza riflettere (per chi ancora può; giacché
anche codesto processo da cui e per cui Intelletto ed Intelligenza - non solo
dicono si differenziano, da chi ne pensiamo sprovvisto e da cui evoluti con
tutte le conseguenze derivate - evolvere e, come esplicitato da Plotino, di cui
Pensiero ancor più antico ‘meditato’, l’elevata o inabissata facoltà a
beneficio di chi, come all’inizio del Secolo contemplato, degenera in quella
caratteristica successivamente ‘patologica’ ben nota fin dall’antichità; quindi
altrettanto antica studiata anche da Aristotele, non meno che dal Lombroso;
sfociare o degenerare in ‘volontaria’ o ‘involontaria’ ‘demenza’ a beneficio
della futura ‘delinquenza’ molto comoda non men che coltivata in una società
ove miti e principi - annessi e connessi – confusi e squalificati nell’ossigenata
elettrificata materia donde ogni più remunerativa economica alternativa
tradotta…)
come la stessa può apportare in maniera ‘alternata’ beneficio, o all’opposto, disagio
pensando di curare quel male a cui oggettivamente ogni spirituale principio negato.
Semmai -
rilevare e rivelare – come, chi pensiamo in errore rispetto alla ‘dottrina’ ufficiale del proprio Secolo,
in realtà non volendo abbia saputo individuare quello Spirito immateriale nella
‘dualità’ posto fra Io e Coscienza della medesima ‘materia’ osservata.
Chi venne
dopo indagò l’eterna lotta fra il Bene ed il Male di questo Universo: un male
che combattiamo soprattutto in questi giorni ove la malattia porterà anche gli
antichi germi della nevrastenia di inizio secolo, fine del precedente.
E come
detto evitando ogni ulteriore commento giacché mi attirerei l’antipatia di chi
essendo ‘nevrostico’ per propria Natura cerca il capro espiatorio del proprio
male adottato ed elevato qual benefico morbo, ove ognun corre a rotta di collo
confondendo ragione e decoro. Onestà diritto e legge, giacché sappiamo bene che
la nevrastenia un morbo il cui bisogno accelera il Circuito con cui costruita
l’artificiosa Strada, in cui concepito l’intero congegno meraviglioso ed
elettrificato, e di cui ognuno un
semplice componente iper-connesso con la costante idea di essere un’Anima
eletta.
In verità e
per il vero, un micro-componente di più elaborata invisibile finalità in cui
l’intero organismo così creato può apparire qual unico magnifico corpo, un
Golem ove possibile ricreare l’Universo intero, compreso il Dio che l’ha così
costruito et anco pensato.
Porre in essere la differenza fra i due scienziati nell’asimmetria che ne
deriva, uguale al principio così come si consolida la Vita, e come gli opposti
si manifestano per generare quella ‘elettricità’ diversamente interpretata
nelle proprie finalità, e di cui possiamo scorgere - chi in verità e per il
vero - intuì per primo il malessere che ne sarebbe scaturito.
Opposti i
quali come sovente detto, anche nella nascente nuova analisi psichica, in cui
l’interpretazione con futura appropriazione, non solo della proprietà ma
addirittura del pensiero curato e rapportato ad una globale confacente
ispirazione per il corretto altrui utilizzo, conosce una propria evoluzione
anche nel vasto campo della scienza.
Riconosciamo
altresì quale nostra filosofica aspirazione l’anima che in se mantiene quella
neoplatonica appartenenza verso quel magico di cui la Natura ed il proprio Dio
ignoto possono affermarne l’immutabile imperscrutabile pensiero.
Per cui questa
mia dedicata ad ogni ‘nevrostico o nevrostica’ che sia, augurando che il bene
possa calarsi qual fonte di spirito non del tutto compreso e per sempre
vilipeso…
Fisicamente
il secolo XIX è nevrosico. Moralmente è ipocrita. Intellettualmente è scettico.
[…] Il nostro secolo è dunque nevrosico. […] Il nevrosismo è parola nuova perché
serve ad esprimere una cosa che non esisteva, od era così rara da non fermare
l’attenzione degli osservatori. […] Chiamiamo nevrosi l’ipocondria, l’eretismo
nervoso 1 e altre affezioni consimili
Così
tuonava nel 1887 il famoso igienista ed antropologo Paolo Mantegazza nelle
prime pagine del suo libretto intitolato Il secolo
nevrosico.
Estetismo
decadentistico, malattie (lue, tubercolosi ecc.), decadimento della forza
morale, perversioni artistiche, letterarie e sessuali, erano, per Mantegazza,
alla base della ‘nevrosicità’ del XIX secolo. Com’è noto, termine e concetto
erano già stati inventati dal neurologo americano George Miller B. Beard (1839-1883) che nel suo American Nervousness, Its Causes and Consequences (New York 1881) aveva individuato nell’american way of life la
causa dell’esaurimento nervoso.
Successivamente
Beard, ricordato anche da Freud, aveva coniato il
termine ‘nevrastenia’, quindi il nostro Mantegazza non poteva non citarlo ed
anzi, nel suo libretto, gli dedica due ampi paragrafi, inoltre, divulgando le teorie
di Beard non ancora tradotto…:
ELETTRICITÀ ATMOSFERICA E OZONO: LORO RELAZIONE CON SALUTE E MALATTIA.
Di GEORGE
M. BEARD, MD
L'elenco
pubblicato di domande all'esame del servizio civile del Board of Health di New York dell'estate scorsa ho proposto questo
argomento:
‘Qual è la
composizione dell'aria pura?’
Come ha
stabilito il giornale mi sono posto questa domanda, o meglio, ho riformulato la
stessa domanda in una nuova forma:
‘C'è tra i
figli degli uomini uno che sa davvero la composizione dell’aria pura’
Ancora di
più mi sono chiesto quale risposta avrei dovuto dare alla domanda se fossi
stato uno dei candidati per un posto nel Board
of Health, e mi è sembrato che, dopo aver dichiarato ciò che quasi ogni
scolaresca conosce...:
‘La
questione della composizione dell'aria pura è una questione troppo complicata
per definirne una più che corretta risposta’.
Quello che
ho da dire stamattina sull'elettricità atmosferica e sull'ozono servirà, per
quanto possibile, a rafforzare questo punto di vista.
Durante
l'ultimo quarto di secolo sono state fatte regolarmente osservazioni quotidiane
sull'elettricità atmosferica a Bruxelles, Monaco e negli ultimi dieci o
quindici anni a St. Louis. Le difficoltà nello studio della materia sono molto
grandi, ma, dalle osservazioni accumulate dai diversi investigatori, sono stati
messi in sicurezza alcuni fatti generali interessanti e importanti.
Il prof. Dellman, di Kreuznach sul Reno,
per diversi anni fece tre osservazioni regolari ogni giorno sull'elettricità
atmosferica.
L'apparecchio di Dellman per la raccolta
dell'elettricità atmosferica è una sfera cava di ottone o rame di circa sei
pollici di diametro, con uno stelo di metallo, tramite il suo apparecchio è stato
dimostrato che vi sono ‘due maree giornaliere’ di positivi atmosferici
elettrici di ‘alte maree’ fra 9 e 12 am e tra 6 e 9 pm ; di ‘basse maree’ tra 2
e 5 pm e 1 e 5 am; le variazioni annuali sono contrassegnate come diurne; la
quantità di elettricità atmosferica positiva è maggiore in inverno, inferiore
in estate.
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