Precedenti capitoli:
Dell'Esposizione Universale (15/4)
Prosegue nello...:
Spirito di conquista (17)
& nel Capitolo (quasi) completo
....della stessa (18)
Con lo stesso criterio adottato per il capitolo
precedente, dei sistemi evolutivi, come e cioè, l’Esposizione Universale
rappresenti l’emergente nuova premessa germe della Rivoluzione industriale e
non solo, esaminiamo anche il contesto dell’informazione, dei libri e
soprattutto, emergenti giornali a scopo divulgativo.
Con lo stesso sguardo del naturalista, quindi,
come appena detto, ciò che segue è un ottimo esempio, come molti altri di ‘buona
informazione’ scientifica e non solo, proiettata nella fattispecie di una
futura logica ‘geopolitica’ miope per propria natura; dacché da ambedue i Continenti
in perenne ascesa e/o alla deriva, ci dobbiamo e dovremmo chiedere, per
intendere questa mia breve premessa, chi evoluto, e non solo sui nuovi sistemi
di stampa che simmetricamente andremo ad illustrare con ugual ottimi - articoli
cornici e contenuti - dell’arte detta nella sua ‘riproducibilità tecnica’, fino
al variegato mondo di Internet, ove se Benjamin fosse ancor in vita,
esprimerebbe il proprio giudizio.
Io, da indipendente, documento voi questa mia
breve (lettera).
Al contrario, mi astengo nel porre un giudizio, e
per la corretta evoluzione adottata qual parametro di valutazione riporto
qualche breve documento letterario, a riprova che il ‘quarto o quinto’ potere
associati ad una secolare inquisizione del libero pensiero non meno del libero
arbitrio difettano (e non solo nel rinomato ‘paesino’ donde scrivo) per loro
natura…
La verità, e chi sa coglierla, appartiene
anch’essa ad una dolente nota
dell’evoluzione, e non certo confacente all’uomo se pur pensandosi con ogni
mezzo al fine d’ottenerla evoluto; la sola Natura riesce, ad espletarla, cioè,
in grado di poterla, nell’apparente silente mutezza in cui costretta,
testimoniare la verità detta.
Con la promessa di non annoiare il lettore
percorriamo codesto breve cammino evolutivo, meditando circa ogni Verità
offerta difettare, soprattutto se posta nell’ottica di una vasta platea, e se
pur ben ragguagliata o argomentata, sappiamo che racchiusa nella ‘dubbia natura’
d’ogni uomo in qualsiasi continente esposto, e chi si dedica alla verità qual ‘Anima-profetica’
dedita alla vera superiore Natura donde deriva la verità detta, avrà sempre
una, per come si può intendere la stessa evoluzione riflessa, vita molto dura…
Questa lotta troppo antica per essere abdicata
alla materia!
Quando
verrà il giorno in cui scopriremo che non è più vantaggioso impadronirsi del
territorio di un vicino?
Non lo
sappiamo.
L’unica
cosa che possiamo affermare con assoluta certezza è che quando arriverà, la
nostra prosperità sarà aumentata di cinque o dieci volte.
Questo
errore, o brama di possesso, ha prodotto conseguenze di cui proseguiamo a
parlare. Proprio come gli individui immaginano che staranno meglio con possedimenti
più grandi, così le persone immaginano che la loro prosperità e felicità
saranno direttamente proporzionali all’estensione territoriale del loro paese.
Da qui una le aberrazioni più sciocche della mente umana: la folle idolatria di
miglia quadrate.
Molti
tedeschi continuano a capire che ne avranno uno più grande per la somma della
felicità se il loro paese contiene 208.670 miglia quadrate invece di 203.070.
Pochi errori sono più evidenti. Ci sono migliaia di esempi per dimostrare che
il benessere dei cittadini non è in alcun modo una funzione dell’estensione
dello stato. Se così fosse, la Russia sarebbe il paese più ricco d’Europa,
mentre tutti sanno che è esattamente il contrario. La tassazione in quel paese
è spinta a limiti che potrebbero quasi essere definiti assurdi, e per questo
motivo l’estensione della nazione è uno dei maggiori ostacoli alla sua
prosperità.
Come
esempio per illustrare l’assurdità dell’idolatria di miglia quadrate, si prenda
la California, che ora ha 158.360 miglia quadrate, e 1.200.000 abitanti. Se in
un altro secolo la popolazione dovesse salire a quaranta milioni, potrebbe
essere opportuno che il buon governo di questi uomini divida lo Stato in diverse
Regioni. Se i conservatori di quel periodo dichiarassero che avrebbero dato l’ultima
goccia del loro sangue per preservare l’unità del loro Commonwealth, sarebbero
stati afflitti dalla mania del miglio quadrato sciocca come quella europea.
Le
divisioni territoriali sono fatte per gli uomini, non uomini per divisioni
territoriali. L’oggetto che i patrioti illuminati dovrebbero perseguire non è
che una certa estensione geografica debba essere inclusa con uno o più nomi, ma
che le divisioni debbano conformarsi alle aspirazioni e ai desideri dei
cittadini. Dovrebbero imporre il minor controllo possibile sul progresso
economico e intellettuale delle società…
…Nella tarda estate e nell’autunno del 1865, mentre gli indiani del territorio
del fiume Powder stavano dando prova della loro forza militare, una commissione
degli Stati Uniti incaricata di stipulare trattati, stava viaggiando lungo il
corso superiore del fiume Missouri.
In ogni villaggio Sioux vicino al fiume i membri della commissione
si fermavano a trattare con i capi che riuscivano a trovare. Newton Edmunds, da
poco nominato governatore del territorio del Dakota, era il principale
promotore di questa commissione. Un altro membro era Astuto Commerciante, Henry
Sibley, che tre anni prima aveva scacciato i Santee Sioux dallo stato del
Minnesota.
Edmunds e Sibley distribuirono coperte, melassa, gallette e altri
regali agli indiani che visitarono, e non ebbero difficoltà a persuadere i loro
ospiti a firmare nuovi trattati. Inviarono anche messaggeri sui Black Hills e
nel territorio del fiume Powder, invitando i capi guerrieri a recarsi presso di
loro e a firmare i trattati, ma i capi erano troppo occupati a combattere gli
invasori del generale Connor per rispondere.
Nella primavera di quell'anno era terminata la Guerra Civile dell’uomo
bianco, e l’emigrazione bianca nel West, che fino a quel momento era stata un
sottile rigagnolo, stava diventando a poco a poco una fiumana. Ciò che i membri
della commissione volevano, era il diritto di passaggio per i convogli, di
costruzione di strade ed eventualmente di ferrovie attraverso il territorio
indiano.
Prima che finisse l’autunno, la commissione stipulò nove trattati con
i Sioux - compresi i Brulé, gli Hunkpapa, gli Oglala e i Miniconjou, i cui capi
guerrieri non si trovavano per la maggior parte vicino ai villaggi sul
Missouri. Le autorità governative di Washington considerarono i trattati come
la fine delle ostilità da parte indiana.
Gli indiani delle pianure sono stati finalmente pacificati, essi
dicevano; non vi sarà mai più bisogno di costose campagne come la spedizione di
Connor sul fiume Powder, che era stata organizzata per uccidere gli indiani ‘a
un costo di più di un milione di dollari ciascuna, mentre centinaia dei nostri
soldati hanno perso la vita, molti dei nostri coloni di frontiera sono stati
massacrati, e molte proprietà distrutte’.
Il governatore Edmunds e gli altri membri della commissione sapevano
molto bene che i trattati non avevano alcun valore perché nemmeno un capo
guerriero li aveva firmati. Sebbene la commissione inviasse copie a Washington
perché fossero ratificate dal Congresso, essa continuò i propri sforzi per
persuadere Nuvola Rossa e gli altri capi del fiume Powder a incontrarsi con
essa in una qualsiasi località adatta, per firmare altri trattati.
Dato che la Pista di Bozeman era la strada più importante per andare
da Fort Laramie nel Montana, gli ufficiali del forte subirono pesanti pressioni
per convincere Nuvola Rossa e gli altri capi di guerra a cessare di bloccare la
strada, e di recarsi a Laramie il più presto possibile.
Il Grande Padre di Washington aveva mandato una nuova commissione di
pace in primavera; egli sperava che Coda Chiazzata potesse restare vicino al forte
fino all’arrivo dei membri della commissione; vi era grande urgenza di rendere
sicura per i viaggiatori la Pista di Bozeman.
‘Sono stato informato che la
prossima primavera si effettueranno molti viaggi’
disse il colonnello..
‘alle miniere dell'Idaho e del
Montana’.
‘Pensiamo di aver subito molti
torti’,
…rispose Coda Chiazzata
‘e ci riteniamo autorizzati a
chiedere un compenso per i danni e la miseria causati facendo così tante strade
attraverso il nostro paese, e scacciando e distruggendo i bisonti e la
selvaggina. Il mio cuore è molto triste, e io non posso parlare di affari;
attenderò i consiglieri che il Grande Padre invierà’.
Pochi giorni dopo arrivò la
commissione per la pace, e il 5 giugno iniziò la parte formale delle
trattative, con i soliti lunghi discorsi svolti dai membri della commissione e
dai vari capi indiani. Poi Nuvola Rossa inaspettatamente chiese un rinvio di
alcuni giorni per attendere l’arrivo di altri Teton che volevano partecipare
alle discussioni. Il commissario Taylor accordò l’aggiornamento del consiglio
al 13 giugno. Ironia della sorte, il 13 giugno fu il giorno in cui il
colonnello Henry B. Carrington e settecento....
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