CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
30 MAGGIO 1924

lunedì 24 aprile 2023

CIRCA I VARI GRADI DI STUPORE E MERAVIGLIA

 









Conferito da precedenti 


....stupori


Prosegue con i vari 


gradi di stupore 


e meraviglia (Seconda parte) 


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Come misurare la distanza fra due mondi estremamente diversi fra loro, per come intendere e interpretare la Natura e il dovuto grado di stupore che dinnanzi a Lei si prova?

 

Ovvero ed ancora, come al meglio recepire ed intendere l’Essere (uomo e/o bestia) e partecipare al Mondo e i relativi dovuti gradi di povertà e ricchezza che ciò premette destina e risolve per ogni evoluto Elemento, - dalla immobile pietra sino al ramo ove la linfa della vita -, semina traduce e codifica per ogni ugual anello evolutivo, uno dei quattro elementi (O MOTORI) costitutivi e principi con cui nata e fondata la necessaria sopravvivenza evolutiva?

 

Possiamo disquisire circa i divari fra ricchi e poveri di questo martoriato pianeta. Della Terra e il malessere che la Natura prova dinnanzi e al cospetto dell’animale da Lei evoluto, che la offende umilia e degrada come al meglio può, pur non comprendendone - o rimuovendone - il Principio primo da cui ogni disquisizione conduce ad una successiva e più evoluta comprensione del beneficio che da ciò deriva.

 

Altrimenti il Tempo immobile (o meglio inesistente in quanto ancora non assoggettato alla materia) non più secondo le originarie regole del pre-universo, ma immobile e malato dato da una involuta capacità evolutiva da cui Tempo e materia; e da cui ogni difetto di comprensione dialogo e crescita, motivo non solo di disagio comunicativo con se medesimo come con ogni Essere o Elemento con cui partecipato, bensì di reale incapacità di apprendimento da cui e come nato, compreso  ovviamente il Fine (filosofico-teologico) motore da cui la vita. Ovvero la Fine da narrare in apocalittica precoce dissolvenza circa la bipolare autistica divergenza a cui sembra più affine e propenso circa la malattia rilevata nell’incapacità di Linguaggio Pensiero e Parola in sintonia con la vita,… quando il motore s’arresta!    


  


Non solo guerra infamia e degrado nell’illecito universale progresso, ma anche e soprattutto come evolutivamente psicologicamente e socialmente l’uomo si pone al suo cospetto (posto alla guida del cosiddetto motore a scoppio).

 

Per compiere una breve analisi circa il difficile compito del Filosofo nell’antica metafisica che al meglio lo proietta verso non solo una immateriale osservazione che suo o nostro malgrado coinvolge l’Essere ed appartenere ai vari gradi della civiltà attribuiti all’uomo evoluto quanto umano, dobbiamo compiere un differente paragone nel grado di stupore che uno stesso soggetto prova dinnanzi al lento camminare come una bestia, o l’immediatezza la quale procede oltre la Stratosfera, così come potrebbe essere la Luce che ugualmente illumina onda o particella, e la vista allo stesso e più maturo arricchito occhio che osserva medita e prova l’antico stupore della Parola, e l'istinto da cui deriva (più acuto) che al meglio si orienta e migra (come la volpe detta).

 

All’inizio dei Tempi - si è più volte detto - che questa nata dal grado dello stupore, Nulla vedo osservo ed intendo, non c’è nulla oltre quelle acque riflesse in terra come in cielo.

 

La prima notte dell’uomo assiso alla sua caverna il quale medita la Vita, e da qui l’istinto della Parola.

 

Se ci fosse stata una bestia non lontana dal suo riparo si sarebbe udito un verso un urlo un latrato un ululato.




Così i due diversi rami e non solo dell’Essere ed appartenere alla Natura si sono divisi, chi al meglio ha conservato il Linguaggio perduto questo lo dimostreremo attraverso un algo-ritmo del quale l’antico Dèmone da cui posseduto in Sintonia con l’intera Sinfona della Natura impone il proprio Essere ed esistere, anche se l’uomo lo priva di intelligenza voce sentimento e della medesima vita nei Secoli attraversata.

 

Solo divorata!

 

Ho accennato alla volpe artica, e la sua lunga odissea, ma di Geni e non solo della Foresta che silenti popolano e parlano secondo il Linguaggio di Madre Natura avendo nei loro codice genetico inalterati ogni connessione di cui l’uomo ne ha perduto l’antica Memoria, ce ne sono ancora tanti ma sicuramente pochi rispetto a ciò di cui il nostro pianeta sopravvissuto - e non più evoluto - per ogni Specie annientata, per una malsana corrotta volontà interpretativa la quale prevarica ugual medesimo Essere ed appartenere, non più i gradi di comprensione, il quale uomo pensa e cogita di aver recepito tradotto e evoluto nella più completa padronanza e interezza; bensì e al contrario, l’Essere ed appartenere alle soppresse Leggi da cui deriva ugual ramo evolutivo.




Superato questo muro del suono, visto che osserveremo la parabola della X proiettata in ugual cielo evolvere nel Nulla, la Vita ricreata a sua misura (e non solo algoritmica) sembra simmetricamente divenuta aliena rispetto ai principi di cui l’Essere nato i quali costantemente violati e profanati.

 

Si è detto di un orsa che ha ferito e ucciso, ma non si è espresso per medesimo enunciato posto secondo ugual Linguaggio in rispetto alle Leggi di Universale Natura e da cui nato il mancato soppresso dialogo senza dialogo alcuno, che l’orsa ha agito secondo le già dette antiche regole di Natura, ovvero voleva difendere con istintuale Ragione la sua indifesa prole. Cosa che l’uomo non più in grado né pedagogicamente né psicologicamente d’intendere e volere in quanto incapace di misurare il reale proprio ed altrui grado o degrado d’offesa che giornalmente arreca ai principi di Natura posta in simmetrico Linguaggio.

 

Sulla stessa pagina da cui nata la Grande Notizia, avremmo potuto notare la dislessica e più certa negata malattia, e leggere come udire con fine linguaggio, circa i centinaia di assassini che si compiono ogni giorno in difetto di Natura, e apprendere senza più stupore alcuno dei massacri su inermi e indifesi per mano umana armata di nuovo e più evoluto strumento litico, ovvero di come uccisi infanti pargoli donne agonizzanti e di come sgozzati squartati e poi divorati all’iper mercato preferito senza nessuna guerra aver udito, perché l’economico Linguaggio della più elevata Compagnia con cui la bestia si accompagna, pretende il rispetto a cui la civiltà misura la propria ed altrui dottrina, Ragion per cui si tenga il cane al guinzaglio e l’orsa nella cella frigorifera affinché la guerra imponga la sua ed altrui moneta al conio dell’universale dottrina senza Parola alcuna!  

 

(Preferiamo il geroglifico della volpe e la parabola dell’orsa che al meglio ci insegnano qual sia la parola della bestia umana e con essa misurarne la distanza!)  




Non avendo in Sé e avendone rimosso l’immateriale principio  qual primo e più basilare enunciato consono alla vita, tende a comunicare alla sua ed altrui prole, non più insiemi di precetti in conformità alla stessa tradotti nella dovuta sopravvivenza, bensì l’opposto contrario di ciò di cui ogni Elemento - dalla pietra alla foglia - difende nell’Essere ed appartenere alla luce della vita a cui protende, violata profanata e soppressa.

 

Va da Sé sottratto al Sé originario e paradossalmente incapace di poter comunicare qualsivoglia utile e più proficuo messaggio di sopravvivenza, per come intendere ugual Sentiero di questa Terra, seppur la comunicazione il suo universale Esserci e viverci in sua difesa.

 

Va di fretta e pensa che ogni cosa e elemento del mondo gli appartenga, se sia un orso una roccia un fiume o qualsiasi elemento da ostacolo deve essere rimosso in onor del suo essere uomo.

 

Povero uomo che corri dritto fino all’Abisso, visto il senso metafisico e come osservato, ti conduciamo per mano affinché la tua idiozia si universalmente conosciuta e recepita come una universale infamia a dispetto della vita.




Dicevamo, dell’orso ma potremmo anche meditare circa l’odissea della volpe la quale pone un vero invisibile geroglifico, un vero e più evidente algoritmo a cui l’uomo del progresso ha abdicato ogni rispetto. Certamente per quanto ci è concesso e dato di comprendere fin dall’inizio dei tempi, tutto ciò che l’arte evolutiva gli ha insegnato circa la giusta mira di chi incapace, per sua povera meschina natura, nell’orientarsi secondo gli elementi profanati rinnegati oppure soffocati con l’arte allucinatoria d’un diverso algoritmo che tutto rileva senza Nulla comprendere.

 

In effetti l’originario Nulla, da cui la più nota negazione conferma il Linguaggio negato.

 

Come dicevo la volpe e lo stupore che si può provare dinanzi al Viaggio, i drammi, le paure, il freddo, la dura sopravvivenza e l’ostinata e più elevata volontà di appartenere ed essere al mondo, quando lo stesso impone regole differenti scritte sul suo codice genetico, che queste siano state alterate dalle fallace condizione umana del non esserci ci pare cosa talmente ovvia ed evidente, che l’infamia di cui si macchia sarà pagata in un futuro karma, allora il nostro più profondo ed immateriale Universo e Dio donerà e/o beneficerà del giusto grado di rinascita a cui l’uomo destinato.

 

Il mondo alla rovescia non fu certo un momentaneo stupore carnevalesco, bensì una verità non dovutamente tradotta al geroglifico che più gli appartiene, in quanto l’uomo incapace della sua traduzione.

 

Dicevamo la volpe, lo stupore degli scienziato o di ogni più probabile e attento lettore. Se posti su ugual scala evolutiva circa lo stupore esaminiamo di cosa ci si stupisce in questo stesso Sentiero attraversato…


 


 

 

Leggiamo il grado di stupore maturato…ovvero, 

 

LA DISTANZA PERCORSA

 

 

E DA PERCORRERE ANCORA





 

 

Questo volo di prova è stato un piccolo passo in un grande progetto. Prima che Starship possa completare la sua prima grande missione o ospitare astronauti, Space X ha importanti questioni tecnologiche da risolvere.

 

La NASA ha sfruttato l’astronave di Space X per fungere da lander lunare, traghettando gli astronauti da un veicolo spaziale separato fino alla superficie lunare per la missione Artemis III, che è attualmente prevista per il 2025. Prima che la missione possa decollare, tuttavia, Space X deve dimostrare che Starship può arrivare sulla luna.

 

L’enorme massa del razzo costringerà la compagnia a rifornire di carburante il veicolo spaziale mentre è ancora nell’orbita terrestre. Potrebbero essere necessari più di una dozzina di lanci - che trasportano nient’altro che propellente - per fornire a un singolo lander lunare di Starship carburante sufficiente per attraversare il vuoto di 238.900 miglia (384.500 chilometri) tra la Terra e la luna.

 

Prima che Space X possa eliminare quel processo, dovrà anche imparare a mettere in orbita Starship in primo luogo. Il volo di prova di oggi ha cercato solo di avvicinarsi alle velocità orbitali e di compiere un giro parziale del pianeta.




Dopo il lancio e la successiva esplosione a mezz’aria del razzo Starship di Space X, Rob Nixon ha affermato che le particelle sono cadute dal cielo.

 

Si trovava a circa sei miglia dalla struttura di lancio di Space X, nell’area del distretto di navigazione di Port Isabel-San Benito a Port Isabel, in Texas.

 

Nixon ci ha detto che le particelle umide hanno iniziato a cadere circa quattro o cinque minuti dopo il lancio e l’esplosione del razzo.

 

Era come una pioggia sporca,

 

…ci ha detto.

 

Particolarmente umida che cade come una leggera pioggerellina.

 

Ci ha detto che le particelle coprivano lui e il suo camion.

 

Una volta essiccata, era più una polvere. Era molto più fine della nostra sabbia locale,

 

…ci ha detto ancora Nixon....


[PROSEGUE...]








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