Da precedenti
Prosegue con la...
La
retorica del 25 aprile
è una ricorrenza storica, la quale come tale viene più che celebrata,
rappresentata.
Ciò
vuol dire
che fra la messa in scena teatrale (compresi i dovuti allestimenti) e il
soggetto rappresentato, soprattutto quando questo ‘storico’, corrono, oltre che
innumerevoli trascorsi di altrettanti ‘frammenti’ ed ugual eventi storici, anche
odierni paradossi.
Ed
ancora, fra
la rappresentazione e l’oggetto non sussiste continuità o legittimità data
dalla compatibilità o incompatibilità della sua messa in scena!
E ciò che vuol sottintendere ed enunciare? (direte voi!)…
In quanto
tale la messa in scena (replico a tutti voi!) non certo tende ad esorcizzare il male, il misfatto, il
fascismo odiernamente presente e quotidianamente subito, il quale fa parte
tutto della Natura dell’uomo compreso l’italico non certo immune al morbo o al
vaccino del 25, tende solo e più o meno (dipende molto dall’attore) ad
interpretarlo
In quanto
tale cotal virus e morbo regna incontrastato…
(Fatevi una passeggiata nell’alta
bergamasca e poi ditemi se il fascismo sia superato. Fatevi una breve gita in
montagna e poi ditemi se cotal virus curato. Fatevi una passeggiata nell’esclusivo
stend del padiglione della fiera del libro, e poi ditemi ancora se la casta
accetta il vostro umile e non pubblicato quadernino almeno che il professore
del partito del progresso non l’abbia posto all’indice di medesimo fascismo
soprattutto quando le doti dello scrittorucolo tendono a superare il dotto
maestro…)
…Ovvero
(scusate la parentesi giacché voi lettori siete tolleranti?) regna un uomo
evoluto e consapevole della Libertà ed il libero arbitrio, e le sue alterne
cicliche vicissitudini le quali costantemente ripercorrono i gradi di ugual
medesima storia, e un Libero arbitrio concernente il Diritto completamente
manipolato ad uso e consumo della casta economica come all’industria del potere la quale al meglio seppur l’apparenza la
foraggia e ne assume i costumi di scena in costante replica.
Potere
(inteso nella totalità del suo dominio con i gradi partecipativi con cui si
manifesta [consolidandolo] riflessi nella cosiddetta società più o meno civile;
non meno del potere cosiddetto occulto, in ugual gradi con cui si insinua in
simmetrico contesto di potere, illuminanti sono i non certo superati eventi
delle varie logge P2 e via dicendo…) il quale si riconosce consolida e cementifica
nell’improprio e manipolatorio utilizzo del termine di libertà pensiero e
libero arbitrio corrisposto - o ancor peggio rivenduto - all’acquirente, ovvero
il presunto Libero cittadino… assiso alla Scala come alla portineria del
degradato condominio.
Quindi quando i fascisti, gli odierni fascisti celebrano il 25 aprile ci sembra come se una volpe fosse stata messa di guardia al proprio pollaio con annesso un orto. Il condomino di certo ne gioisce, seppur ci dicono vigilato tutte le volte che coltiva le patate o la rivenduta bieta… dal famigerato guardiano dell’iper-mercato…
Il
sentimento e la tolleranza che si accompagnano alla vigilata Libertà (assommato al Vigilantes della stessa) - e non solo di opinione - mostrano i loro
dolenti sconcertanti statistici numeri a cui assoggettata, sia l’informazione
che la libertà di espressione, tanto in Italia, associata alle migliori
intenzioni interpretative, quanto ai ‘soci’ in ogni luogo posti, ‘soci’ i quali
hanno assunto ed elevato ad improprie forme di governo incarnando eventi e
comportamenti più concretamente fascisti…
…Ed io so
bene ciò che dico in quanto costantemente aggredito dai fascisti di destra
associati ai loro simmetrici di sinistra, per non tralasciare i cosiddetti
associati nella terra di nessuno, ovvero tutti quelli che non essendo né di
destra o sinistra (giacché alieni ad ogni forma di ideale o pensiero che non
sia un agire senza pensare nel grado inferiore d’una bestia) in quanto
mercenari del potere (sia questo economico che di arbitrio, il fu libero
arbitrio appaltato al mercenario di turno), tendono ad asservire più padroni
assieme, giacché il malsano principio asservito (o anche il più noto e antico
feudo) socio-economico di libero mercato non conforme a qual si voglia ideale,
impone il potere dell’affare, traducendolo e codificandolo immediatamente in
puro fascismo o comunismo.
(Premetto per ciò detto neppure le più note Frecce Tricolore immune dal più noto pennello di Leonardo!)
La camicia
o ancor meglio il costume di scena, indossata la mattina può essere
alternativamente rossa o nera non c’è differenza!
L’unica
differenza è l’etichetta sulla stessa e il mercato ove si è debitamente o
indebitamente sottratta alla mano d'opera del suo legittimo proprietario!
Quest’ultimi
dicevamo, i peggiori!
In quanto
hanno abdicato rimosso ed in ultimo rivenduto ogni coscienza asservita al
Libero mercato, e in quanto tale, il più acerrimo nemico d’ogni Profeta il
quale contrasta il Tempio, ogni Tempio ove vengono confusi e barattati merce e
denari con i quali si coniano principi e falsi ideali.
In quanto tale il fascismo non differente da
un suo proletario parente nominato malsano comunismo in difetto di corretta
interpretazione d’ugual sentiero.
La storia
pone i giudizi in merito.
Noi spesso
cambiamo strada…
Ed
infatti io credo che il 25 (aprile) debba rappresentare una data - fors’anche e
meglio - una tappa ‘evolutiva’ in cui ogni forma di non rimossa aristocrazia di
un certo Pensiero politico ad uso della messa in
scena parlamentare e successivo consumo di una
casta politica, la quale si eleva nel virtuale nonché tridimensionale ruolo non
più celebrativo, bensì e mi ripeto, rappresentativo*; debba assumere ruolo e
coscienza e non più maschera, circa il rimosso ideale abdicato alla
rappresentazione non di certo esorcizzata così come più consono e greco costume
e non solo della Commedia Tragedia e Farsa, ove si rappresentava non solo la
contrastata tirannia…
Fra l’esercizio della Ragione (o
dell’Ideale* e non solo della presunta patria) e la sua fallace rappresentanza
ne corre di Tempo e Storia propriamente o impropriamente tradotta interpretata… e poi inscenata…
(*ovvero di una idea o ideale non geneticamente vissuto, in quanto tale seppur rinnegato, facente parte di un determinato codice genetico e credo; in questo luogo mi sovviene la famosa Lettera di Giuliano l’Apostata dettata in quel dì di Spoleto, la quale invitata i garanti dell’istruzione nel prendere atto del ruolo per cui incaricati, ovvero, se consoni ai costumi culturali pagani o cristiani e quindi essere coerenti con se stessi – innanzitutto - come con il prossimo! Un esempio, un più illuminante odierno esempio in simmetrico contesto ci giunge con l’inaspettato arresto di una docente di una nota scuola nominata alla memoria di Falcone e Borsellino, la quale, si presume, abbia perpetrato e consumato atti mafiosi a danno sia dello Stato come dei fanciulli tutelati e protetti dalla mafia… Quindi leggiamo… ancora… da Giuliano….)
Liberato così
il terreno delle accuse basate sull’equivoco, esaminiamo il ragionamento
fondamentale di Giuliano, per analizzarne il valore.
Egli parte dalla
premessa che fra la convinzione e l’insegnamento di un uomo deva esistere un
accordo perfetto, e tale premessa non può che essere approvata da ogni persona
ragionevole e coscienziosa. Da quella premessa egli trae la conseguenza che non
potevano leggere e spiegare agli allievi Omero e gli altri autori antichi quei
maestri i quali non credevano negli dei in cui aveva creduto Omero. Ora, noi
sorridiamo a questa conseguenza di un principio giusto, perché ora a nessuno può
passar pel capo di prendere sul serio la teologia d’Omero. Noi ammiriamo lo stile
e l’arte d'Omero e di Virgilio, e siamo ancora commossi dalla parte umana dei
loro poemi, ma la parte mitologica, se può interessare il critico, come documento
letterario o storico, per la coscienza nostra è cosa morta.
Cosa diceva
il Gabelli?
Diceva, dal
momento che il catechismo entra nella scuola, deve essere affidato a persone
che credono alla dottrina che vi è esposta, ed, in mancanza di queste, al solo
maestro davvero competente che è il sacerdote, poiché, può essere questione
discutibile se il catechismo deva entrare nelle pubbliche scuole, ma, una volta
entrato, è cosa che ripugna ad ogni coscienza onesta il lasciarlo cadere nelle
mani di chi ne farebbe argomento di confutazione o di dileggio.
Ebbene Giuliano diceva una medesima
cosa.
Io non
voglio, diceva, che i libri nei quali, ad ogni pagina, si parla degli dei di
Grecia e di Roma, in cui io credo e metà del mondo crede ancora, siano nelle
mani di maestri, interessati a smuovere la fede in quegli dei. — Per verità, mi
par difficile essere un persecutore più ragionevole e più mite!
Avendo i
migliori o i peggiori attori ed interpreti di un copione noto alla Storia,
medesima ugual Storia rappresentata, sicché come più volte detto ancora
sostengo seppur odiato per la mia barbosa barba:
…che rifuggo
mimi buffoni e ballerine, mi astengo nel mangiar carne, singolarmente e nel plurale: non andiamo ai teatri, non consumiamo
alcolici, non calunniamo il prossimo, non molestiamo e inquiniamo la Grande
Madre, ci sembra sobrio ed altrettanto doveroso, prendere le dovute distanze
fra il dire ed il ciarlare, un difetto antico e giammai superato tanto dalla
Stato quanto dall’italico attore (politico e non) italiano.
Quindi rappresentiamo al meglio chi custode ed interprete della sana dialettica del 25 omaggiato, ovvero gli odierni e più onesti partigiani di questa ed ogni Terra liberata dal morbo del fascismo, giacché un male come già detto a cui nessuno escluso. Un male il quale, anche se indossa il suo costume preferito o di messa in scena o in onda indicando particella avversa, …non certo guarito, ma al contrario ampiamente diffuso…
Chi?,
…dicevo, i
partigiani della sana e corretta evoluzione non certo avversa al progresso o al
fascio suo invisibile amico e futuro alleato, bensì l’idealista che immune da
qual si voglia maschera ideologica e conforme all’onestà del Libero Pensiero e
della Natura che lo ispira come un Pensiero costante non più e solo rivolto
alla patria digiuna di principi correttamente incarnati, ma un Libero e Verde
pensiero che possa rappresentare quanto il fascismo, l’odierno fascismo ingombra
il nostro più modesto e quieto vivere?
Chi?
Penso che
questi partigiani esistano o sono tutti coloro in rappresentanza delle
associazioni ambientaliste di ogni ordine e grado, e senza dilungarmi su una
falsa retorica pongo a loro la chioma giammai lo scalpo del quale il potere ne
fa oggetto e scempio assieme al certo ideale incarnato…
Ne enumero
alcune….
WWF
Greenpeace
Mountain-Wilderness
Legambiente
Lav
Fai
Marevivo
Agriambiente
Associazione
Animalisti Italiani Onlus
Anta (Associazione
nazionale per la tutela dell’ambiente)
Associazione
italiana sicurezza ambientale
Cai (Club
alpino italiano)
Enpa (Ente
nazionale protezione animali)
Italianostra
Movimento
ecologista europeo
Federazione
nazionale guardie ecologiche volontarie
Federazione
italiana pro natura
Guardia
nazionale ambientale
Leidaa
(Lega italiana difesa animali e ambiente)
Lipu (Lega
italiana protezione uccelli)
Oipa
(Organizzazione internazionale protezione animali)
Sigea (Società italiana di geologia ambientale)
Touring
Club
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