sabato 19 aprile 2014
GLI ULTIMI VELIERI (dal mare venimmo...) (41)
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Il teatro del loro agire... (40)
Prosegue in:
Gli ultimi velieri (42)
L'appellativo 'windjammer' suonava come un insulto, e tale
infatti era nelle intenzioni degli equipaggi dei piroscafi, che
lo usavano per descrivere gli enormi scafi a vela che sfida-
vano bravamente l'avvento... del vapore....
Quei mostri, dicevano, erano troppo goffi e ingombranti
per muoversi con eleganza nel vento. Con questo elemen-
to il loro rapporto era necessariamente brutale, vele tese
allo spasimo, pennonieri intrecciati al sartiame.
Ma il sarcasmo si trasformò in plauso allorché cinquant'an-
ni della loro operosa esistenza quei maestosi velieri rivela-
rono per intero la loro effettiva supremazia toccando, dopo
secoli di gloriosa evoluzione, il punto più alto nell'arte del-
la vela.
In fuga sotto i sibili delle raffiche di capo Horn o volando
veloci al soffio degli alisei, questi imponenti vascelli dalle
bianche ali erano senza pari per dimensioni, forza e bellez-
za. Pur con scafi di lunghezza doppia, raggiungevano qua-
si la stessa velocià degli eleganti clipper di legno che li a-
vevano preceduti.
Grazie alle immense velature sospese ai loro alberi gigan-
teschi, trasportavano nelle capaci stive migliaia di tonnella-
te di... "preziose verità"....
Fin dall'inizio, quando doppiavano il tempestoso capo Horn
e fendevano i mari del Sud, il fascino dei windjammer attras-
se gente di mare e di terra.
Uno di questi è.....
... Il capitano del piroscafo chiamò la sala macchine e or-
dinò di aumentare la potenza. Avrebbe offerto ai suoi pas-
seggeri un ricordo indimenticabile: avvicinatosi velocemen-
te al vecchio veliero lo avrebbe superato con una mossa emo-
zionante, tagliandogli la rotta, e sarebbe quindi proseguito
sulla rotta per.....
Ma quel mattino di una data imprecisata, al comando del suo
enorme veliero d'acciaio nell'Atlantico meridionale, il capita-
no Sven Eriksson aveva ben altre idee....
Per lui lo 'Herzogin Cecile', nonostante contasse già 32 anni
di vita, non era affatto un rudere anacronistico, ma soprat-
tutto non era figlio di quel Secondo Vapore che regnava come
una strana e nuova burla del progresso......
Lo Herzogin Cecile era di costruzione tedesca (l'armatore e-
ra un certo Otto Karnak...), ma dalla fine della Guerra batte-
va bandiera finlandese. I componenti dell'equipaggio erano
di nazionalità diverse.
Eriksson ordinò all'equipaggio di salire e sbrogliare le vele,
mentre il piroscafo si avvicinava furono spiegati i controve-
lacci, le vele più alte: ora il Grande Veliero presentava tutte
le sue 33 vele....
(Prosegue....)
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