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Prosegue ancora con il nuovo...:
...Primo numero "per e con" The Masses..(da leggere...)
Costernati
attoniti ammutoliti impietriti, con l’agghiacciato sangue sospeso al fosforo
raggrumato in difficoltà circolatoria ed in incredulo frammentato balbettio
(quasi la parola persa) circa la ‘questio’, sia dai globuli bianchi tanto da
quelli rossi qual condizione della nuova Fisica posta, quale agonizzante
domanda sul ‘come quando e perché’ possa circolare tanto delirante-delirio; ed
in questo stato ‘comatoso’ posto fra la veglia e l’incubo, più prossimo
all’allucinazione che alla visione, le parole non riescono a trovare la giusta
espressione, la giusta dimensione da cui dicono tratto il Tempo…
Ed ove, non
più prevale il sonno della Ragione, quanto l’incubo onirico sfocato e ben
distribuito, come e più potente d’un antico-nuovo farmaco dallo sciamano comandato
prima e dopo il rito collettivo; ed ancora come sia arrivato al proprio
lisergico compimento: si rimane ben saldi nella propria poltrona, si ode la
Radio che fluttua attraverso le onde della stratosfera, e finalmente
comprendiamo che gli Oceani e la corrente che li contraddistingue volgono al
circolo contrario della loro segreta Natura.
Tutto ciò direbbe un Filosofo della Natura è scienza… o meglio
scemenza politica, la prova sicura che qualcosa non ha funzionato bene nel
metabolismo dell’intera sfera, la quale dicono culminata nell’ètà evolutiva
sino alla bionda sfera di cotal cervice priva
ed in difetto di forma riguardo l’intelligenza per secoli dedotta.
Strati
di Memoria,
se pur talvolta o troppo spesso, in difetto della stessa, o privi di solida
Ragione, estromessi dal costante oblio dell’intera evoluzione, con il
ragguardevole merito del raggiungimento della più alta forma di espressione di
Jack lo scemo in rappresentanza della propria italica specie qual indiscusso
marchio genetico di provenienza; e nella
volontà del tutto simile alla bestia, nell’affermazione dell’atto di
consolidamento della nuova specie in ascesa in fase di presunta ma non dedotta
supremazia, la quale cerca di dominare - una tribù - se non addirittura una
specie diversa…
Replica
il materialista,
il quale in contrasto con il Filosofo, eppure la materia l’ha posto in essere,
cioè essendo indiscutibilmente frutto della stessa in qualche segreto luogo dimora
qualcuno molto più saggio d’una bestia, ed al di sopra o al di sotto del ramo
d’un albero perdonando il povero Giuda, donde deriva. Non certo processo dato
dall’immateriale fluire della Vita argomenterebbe Pasteur, il più noto
scienziato, sicuramente c’è una segreta asimmetria…
A
cotal punto critico della curvatura, quando codesto Big-Bang esploso in frammentato farmaco
distribuito dallo sciamano o meglio scemo del villaggio, ci si domanda, dove è
culminato l’intero processo evolutivo?
L’ultimo
che entra o dovrebbe entrare in scena, è colui che a ragion veduta, per difendere
l’intera evoluzione da Jack lo scemo italoamericano, si pone la più corretta
domanda se non si debba ricorrere alla miglior cura, ovvero non più studiare
l’orango, ma porlo nella più sicura dimora (affinché non faccia oltremodo danno
alla specie altresì raggiunta) di una clinica, o forse ed ancora meglio, di un
giardino zoologico, ove possa essere mostrato e studiato nella propria gabbia. Negli
intervalli di tempo convenuti, conferendo dovuta ragione al ‘ceco’, viene raccomandato di non eccedere troppo nell’esposizione,
suggerendo intervalli di calibrato tempo frazionato ove la nota classica ci
possa distogliere da cotal imbarazzante urlo donde la censura compie una più
saggia opera e non certo spettacolo, così
da mostrare alla schiera corte che lo vuol vedere ed ammirare, come saprà e
dovrà difendersi dai capi di imputazione che meglio lo riguardano.
L’ultimo
entrato in
codesto Dialogo ci ricorda che la
Storia ne conserva Memoria, si trovavano infatti in una gabbia e si difendevano
dall’insano cannibalismo con i quali, sembrerebbe, che dall’inizio della più
antica èra, erano ben congiunti ed alleati.
Furono
mostrati al giardino zoologico di Norimberga in ragguardevole elevata distinta
dimostrazione della razza superiore!
Assistiamo
increduli ed afflitti circa l’illimitata capacità della deficienza penetrata
nella sede, non tanto di una biblioteca di un grande magazzino di un giardino
di una metropolitana, ma seppur criticata nel principio della stessa democrazia,
di una sede parlamentare, ove con tutti i propri difetti, dimostra la volontà
di asservire lo scopo per cui nata e edificata; e per quanto non ci asteniamo da qual si voglia
critica, rimane il dubbio di come tanta demenza, tanta ignoranza, tanta idiozia
sicuramente sponsorizzata, possa aver avuto accesso ad un Parlamento, un
Congresso.
Le immagini
sembrano quelle di un colpo di Stato, e Jack lo scemo in rappresentanza di ciò
che al meglio raffigura, ovvero la più demente volgarità votata ed azionariata,
sia a livello economico, sia posta al più tribale strato di incoscienza
dell’azione senza nessun senso neppure
quello affine alla protesta.
Gore aveva ed ha il merito storico circa la Ragione
raggirata di aver puntato l’indice verso coloro i quali hanno ben conseguito il
colpo, il colpo di stato ben organizzato, né più né meno dai tempi di Kennedy.
Poi suo
fratello e molti altri ancora.
Ma in
questo caso si rimane del tutto perplessi di come tanta volgarità possa aver
varcato le storiche soglie di una rappresentanza, la quale e mi ripeto, nel
bene e nel male, ha consolidato un proprio merito anche nel difetto. Ed il
difetto, aggiungo, si può correggere con lo stimolo, con l’iniziativa
intellettuale dell’idealismo unito alla Ragione ed accompagnato da una buona
dose di coscienza.
Ma in
questo caso l’italo americano, Jack lo scemo, offende anche i più antichi
sciamani, siano essi siberiani che eschimesi o dell’opposta Patagonia, in ogni
luogo, cioè, ove tale antica pratica presiedeva un rito e non certo collettivo
e mediatico.
Jack lo scemo però ci torna utile affinché ogni bambino
ed adulto, dall’asilo nido sino ai prestigiosi banchi universitari, prenda
(distillata) visione.
Sì!
Proprio
visione, in quanto tale si manifesta nelle nebbiose pieghe del mattino con
replica della sera, la visione dicevo, di un pazzo del quale si può imparare
circa l’incultura della vita, affinché cotal sorte o scemenza non privi della
più bassa Ragione il dovuto Intelletto; va da se che cotal delirante spettacolo
insegna più di quanto il danno ottenuto e rapportato all’involontario
beneficio. Un monito, ovvero, di essere molto accorti anche in futuro circa le
proprie scelte, non meno delle affermazioni di taluni votati pazzi.
Di essere
accorti anche in tutti quei luoghi o piccole nazioni ove tale pazzia unita alla
più concreta manifestazione di ignoranza avanza, o potrebbe avanzare ancora;
dacché molte volte - o troppo spesso - quando medesima bestia parla non si
comprende il proprio ed altrui glutterato (suono
posto alla faringe e non più alla capacità del palato, il palato dal quale
conseguente ululato tutte le volte unito alla bestie della stessa ugual specie,
e taluni argomentano, tribù, ovvero quando sfocia nel rito o delirio collettivo
e propiziatorio della caccia…)…, argomentare.
In parole
povere bisogna essere accorti circa il pericolo - per se quanto per gli altri -
non ostenti i propri tentacoli, anche se ovviamente difeso e tutelato dai
preposti della cosiddetta polizia interna ed armata a difesa ed in rappresentanza
della conseguente Legge in difetto di sano principio.
Tutto ciò
disquisito merita una riflessione giacché ci chiediamo come una persona di
prestigio in rappresentanza di una lenta e graduale stratificazione possa aver
ottenuto cotal consenso simmetrico a Jack lo scemo; dovremmo meditare un
profondo attento esame di coscienza nella vigilata violenza predicata ad ogni
parola del padre, o primo cittadino (ed i
molti padri dalla più piccolo villaggio sino al più elevato abisso di codesta
bestia), non tanto della nazione o del mondo intero, ma di Jack lo scemo
figlio prediletto, infatti speriamo pur l’urlo l’accento la disciplina, la
nordica altolocata discendenza non sia mai eletto in rappresentanza
dell’Intelletto qual figlio del padre aspirare allo scettro, chi offende e
calunnia più elevato Pensiero e Ragione.
Chi
costantemente diffama ogni verità posta…
Allorché le
masse giunte a questo punto di non ritorno, di rottura, di elevata
compartecipata idiozia, dovrebbero prestare più attenzione a ciò che intende
Ragione e Democrazia. La scuola ha il suo compito non meno delle istituzioni,
così le università, e tutta la cultura di cui Jack lo scemo rappresenta una
deviata ramificazione circa l’attentata evoluzione.
Un monito - quindi - e non solo all’Impero, giacché anche nel nostro antico Regno - ex
romano - abbiamo conosciuto un Nerone accompagnato da altrettanti buffoni di
corte, i quali, se ben ricordo, ponevano voce di assenso e decoro sia verso il
padre che verso il figlio prediletto populista nato dal popolo, Jack lo squartatore
della Ragione.
Un monito -
dicevo - nell’osservare e ben monitorare l’evoluzione loggi(a)stica di come le
corna nate e pascolate presso l’aula del Congresso, accompagnate e
sponsorizzate da ombre, le quali pur non visibili ben connesse dietro le
quinte; quindi Jack lo scemo rappresenta una deviazione ben ramificata al di
sotto ed al di sopra cinta, di ciò che pur invisibile eppur creatore indiscusso
dell’evento più o meno mediatico.
Le vie del signore
infinite…, procedendo per questo indiscusso pensiero, infatti, si abbandona il
mito e si prosegue dalla verità oracolare di Jack, alla santità di una più
lieta verità ancora non profetizzata, ed ove le corna di Jack saranno abdicate
all’elmo di Scipio comandato da una Bibbia… compreso ogni guerriero in difetto
di Ragione…
Siamo
portati e propensi a prendere coscienza immediata circa il vichingo ma sappiamo
per lo strano connubio della natura, che il vichingo o meglio il Golem potrebbe
essere frutto di una pensiero che non accetta diverso Verbo.
Il Golem
osservando bene si muove senza catene, la comica scena ricorda i film muti di
Buster Keaton, e la polizia accorta per un mozzicone di sigaretta o una parola
fuori posto, non è in grado di prevedere ne tantomeno contenere tal palcoscenico.
Eppure i
graduati militari non meno dei poliziotti vengono continuamente sponsorizzati
con le migliori armi del convento, comprese tutte le novità informatiche nel
quale il grado di prevedibilità associato al presente caso, al di sotto di un
bambino da asilo nido.
Quindi c’è ‘qualcosa’
che non va in codesto Passo in codesto Versetto, e questo ‘qualcosa’ deve
essere dimostrato nel sufficiente grado di rappresentazione per far riflettere
la gente del mondo evoluto; avremmo preferito assistere ad una danza sciamanica
ed accompagnarla con il ritmo del nostro flauto, nella storia questo connubio
delfico ha avuto migliori successi, sono nati eroi e cantori, e se pur cechi
(senza vista dell’antica terra dell’est approdato sino al nuovo mondo) difronte
all’amore della guerra che vorremmo sconfiggere dal suo ed altrui esordio,
certamente cotal antico mondo pagano aveva ragion d’essere nelle porte da cui
uomini e dei discendono.
In questo
specifico caso, entrano bestie cornute ed escono degli imbecilli che dovrebbero
subire un immediato processo per tentato colpo di stato. Il quale dovrebbe
conoscere il rigore della meditata parola così da poterla disquisire in una
cella, né più né meno di ciò che accaduto al giardino zoologico di Norimberga.
Per quanto concernente, e parlo da Straniero, delle origini genetiche dello sciamano, detto per l’appunto Jack lo scemo, posso ricordare come altri forse più scemi e pericolosi di codesto incornato personaggio, si aggirano indisturbati nei propri affari associati, dalla stiva al ponte dell’italica politica legata e certificata, con tanto di libertà di parola o calunnia vigilata, tanto da Jack quanto dai fidati suoi mastini, ricordando che in verità e per il vero, e mi scusino i signori leghisti di Pontida, da Palermo a Bergamo equamente ed unanimemente distribuiti, si nasconde il vero malsano insano e più pericoloso pericolo associato al più basso istinto senza Ragione alcuna…
(Giuliano)
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