CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
UN LIBRO ANCORA DA SCRIVERE: UPTON SINCLAIR

venerdì 8 gennaio 2021

JACK LO SCEMO (italo-americano)

 









Precedenti capitoli circa...:


La natura delle masse (6/1)


Prosegue ancora con il nuovo...:


...Primo numero "per e con" The Masses..(da leggere...)


& Agire subito!








Costernati attoniti ammutoliti impietriti, con l’agghiacciato sangue sospeso al fosforo raggrumato in difficoltà circolatoria ed in incredulo frammentato balbettio (quasi la parola persa) circa la ‘questio’, sia dai globuli bianchi tanto da quelli rossi qual condizione della nuova Fisica posta, quale agonizzante domanda sul ‘come quando e perché’ possa circolare tanto delirante-delirio; ed in questo stato ‘comatoso’ posto fra la veglia e l’incubo, più prossimo all’allucinazione che alla visione, le parole non riescono a trovare la giusta espressione, la giusta dimensione da cui dicono tratto il Tempo…

 

Ed ove, non più prevale il sonno della Ragione, quanto l’incubo onirico sfocato e ben distribuito, come e più potente d’un antico-nuovo farmaco dallo sciamano comandato prima e dopo il rito collettivo; ed ancora come sia arrivato al proprio lisergico compimento: si rimane ben saldi nella propria poltrona, si ode la Radio che fluttua attraverso le onde della stratosfera, e finalmente comprendiamo che gli Oceani e la corrente che li contraddistingue volgono al circolo contrario della loro segreta Natura.

 

Tutto ciò direbbe un Filosofo della Natura è scienza… o meglio scemenza politica, la prova sicura che qualcosa non ha funzionato bene nel metabolismo dell’intera sfera, la quale dicono culminata nell’ètà evolutiva sino alla bionda  sfera di cotal cervice priva ed in difetto di forma riguardo l’intelligenza per secoli dedotta.

 

Strati di Memoria, se pur talvolta o troppo spesso, in difetto della stessa, o privi di solida Ragione, estromessi dal costante oblio dell’intera evoluzione, con il ragguardevole merito del raggiungimento della più alta forma di espressione di Jack lo scemo in rappresentanza della propria italica specie qual indiscusso marchio genetico di  provenienza; e nella volontà del tutto simile alla bestia, nell’affermazione dell’atto di consolidamento della nuova specie in ascesa in fase di presunta ma non dedotta supremazia, la quale cerca di dominare - una tribù - se non addirittura una specie diversa…

 

Replica il materialista, il quale in contrasto con il Filosofo, eppure la materia l’ha posto in essere, cioè essendo indiscutibilmente frutto della stessa in qualche segreto luogo dimora qualcuno molto più saggio d’una bestia, ed al di sopra o al di sotto del ramo d’un albero perdonando il povero Giuda, donde deriva. Non certo processo dato dall’immateriale fluire della Vita argomenterebbe Pasteur, il più noto scienziato, sicuramente c’è una segreta asimmetria…

 

A cotal punto critico della curvatura, quando codesto Big-Bang esploso in frammentato farmaco distribuito dallo sciamano o meglio scemo del villaggio, ci si domanda, dove è culminato l’intero processo evolutivo?

 

L’ultimo che entra o dovrebbe entrare in scena, è colui che a ragion veduta, per difendere l’intera evoluzione da Jack lo scemo italoamericano, si pone la più corretta domanda se non si debba ricorrere alla miglior cura, ovvero non più studiare l’orango, ma porlo nella più sicura dimora (affinché non faccia oltremodo danno alla specie altresì raggiunta) di una clinica, o forse ed ancora meglio, di un giardino zoologico, ove possa essere mostrato e studiato nella propria gabbia. Negli intervalli di tempo convenuti, conferendo dovuta  ragione al ‘ceco’, viene raccomandato di non eccedere troppo nell’esposizione, suggerendo intervalli di calibrato tempo frazionato ove la nota classica ci possa distogliere da cotal imbarazzante urlo donde la censura compie una più saggia opera e non certo  spettacolo, così da mostrare alla schiera corte che lo vuol vedere ed ammirare, come saprà e dovrà difendersi dai capi di imputazione che meglio lo riguardano.

 

L’ultimo entrato in codesto Dialogo ci ricorda che la Storia ne conserva Memoria, si trovavano infatti in una gabbia e si difendevano dall’insano cannibalismo con i quali, sembrerebbe, che dall’inizio della più antica èra, erano ben congiunti ed alleati.

 

Furono mostrati al giardino zoologico di Norimberga in ragguardevole elevata distinta dimostrazione della razza superiore!

 

Assistiamo increduli ed afflitti circa l’illimitata capacità della deficienza penetrata nella sede, non tanto di una biblioteca di un grande magazzino di un giardino di una metropolitana, ma seppur criticata nel principio della stessa democrazia, di una sede parlamentare, ove con tutti i propri difetti, dimostra la volontà di asservire lo scopo per cui nata e edificata; e per quanto non ci asteniamo da qual si voglia critica, rimane il dubbio di come tanta demenza, tanta ignoranza, tanta idiozia sicuramente sponsorizzata, possa aver avuto accesso ad un Parlamento, un Congresso.

 

Le immagini sembrano quelle di un colpo di Stato, e Jack lo scemo in rappresentanza di ciò che al meglio raffigura, ovvero la più demente volgarità votata ed azionariata, sia a livello economico, sia posta al più tribale strato di incoscienza dell’azione senza nessun  senso neppure quello affine alla protesta.

 

Gore aveva ed ha il merito storico circa la Ragione raggirata di aver puntato l’indice verso coloro i quali hanno ben conseguito il colpo, il colpo di stato ben organizzato, né più né meno dai tempi di Kennedy.

 

Poi suo fratello e molti altri ancora.

 

Ma in questo caso si rimane del tutto perplessi di come tanta volgarità possa aver varcato le storiche soglie di una rappresentanza, la quale e mi ripeto, nel bene e nel male, ha consolidato un proprio merito anche nel difetto. Ed il difetto, aggiungo, si può correggere con lo stimolo, con l’iniziativa intellettuale dell’idealismo unito alla Ragione ed accompagnato da una buona dose di coscienza.

 

Ma in questo caso l’italo americano, Jack lo scemo, offende anche i più antichi sciamani, siano essi siberiani che eschimesi o dell’opposta Patagonia, in ogni luogo, cioè, ove tale antica pratica presiedeva un rito e non certo collettivo e mediatico.

 

Jack lo scemo però ci torna utile affinché ogni bambino ed adulto, dall’asilo nido sino ai prestigiosi banchi universitari, prenda (distillata) visione.

 

Sì!

 

Proprio visione, in quanto tale si manifesta nelle nebbiose pieghe del mattino con replica della sera, la visione dicevo, di un pazzo del quale si può imparare circa l’incultura della vita, affinché cotal sorte o scemenza non privi della più bassa Ragione il dovuto Intelletto; va da se che cotal delirante spettacolo insegna più di quanto il danno ottenuto e rapportato all’involontario beneficio. Un monito, ovvero, di essere molto accorti anche in futuro circa le proprie scelte, non meno delle affermazioni di taluni votati pazzi.

 

Di essere accorti anche in tutti quei luoghi o piccole nazioni ove tale pazzia unita alla più concreta manifestazione di ignoranza avanza, o potrebbe avanzare ancora; dacché molte volte - o troppo spesso - quando medesima bestia parla non si comprende il proprio ed altrui glutterato (suono posto alla faringe e non più alla capacità del palato, il palato dal quale conseguente ululato tutte le volte unito alla bestie della stessa ugual specie, e taluni argomentano, tribù, ovvero quando sfocia nel rito o delirio collettivo e propiziatorio della caccia…)…, argomentare.

 

In parole povere bisogna essere accorti circa il pericolo - per se quanto per gli altri - non ostenti i propri tentacoli, anche se ovviamente difeso e tutelato dai preposti della cosiddetta polizia interna ed armata a difesa ed in rappresentanza della conseguente Legge in difetto di sano principio.

 

Tutto ciò disquisito merita una riflessione giacché ci chiediamo come una persona di prestigio in rappresentanza di una lenta e graduale stratificazione possa aver ottenuto cotal consenso simmetrico a Jack lo scemo; dovremmo meditare un profondo attento esame di coscienza nella vigilata violenza predicata ad ogni parola del padre, o primo cittadino (ed i molti padri dalla più piccolo villaggio sino al più elevato abisso di codesta bestia), non tanto della nazione o del mondo intero, ma di Jack lo scemo figlio prediletto, infatti speriamo pur l’urlo l’accento la disciplina, la nordica altolocata discendenza non sia mai eletto in rappresentanza dell’Intelletto qual figlio del padre aspirare allo scettro, chi offende e calunnia più elevato Pensiero e Ragione.

 

Chi costantemente diffama ogni verità posta…

 

Allorché le masse giunte a questo punto di non ritorno, di rottura, di elevata compartecipata idiozia, dovrebbero prestare più attenzione a ciò che intende Ragione e Democrazia. La scuola ha il suo compito non meno delle istituzioni, così le università, e tutta la cultura di cui Jack lo scemo rappresenta una deviata ramificazione circa l’attentata evoluzione.

 

Un monito - quindi - e non solo all’Impero, giacché anche nel nostro antico Regno - ex romano - abbiamo conosciuto un Nerone accompagnato da altrettanti buffoni di corte, i quali, se ben ricordo, ponevano voce di assenso e decoro sia verso il padre che verso il figlio prediletto populista nato dal popolo, Jack lo squartatore della Ragione.

 

Un monito - dicevo - nell’osservare e ben monitorare l’evoluzione loggi(a)stica di come le corna nate e pascolate presso l’aula del Congresso, accompagnate e sponsorizzate da ombre, le quali pur non visibili ben connesse dietro le quinte; quindi Jack lo scemo rappresenta una deviazione ben ramificata al di sotto ed al di sopra cinta, di ciò che pur invisibile eppur creatore indiscusso dell’evento più o meno mediatico.

 

Le vie del signore infinite…, procedendo per questo indiscusso pensiero, infatti, si abbandona il mito e si prosegue dalla verità oracolare di Jack, alla santità di una più lieta verità ancora non profetizzata, ed ove le corna di Jack saranno abdicate all’elmo di Scipio comandato da una Bibbia… compreso ogni guerriero in difetto di Ragione…

 

Siamo portati e propensi a prendere coscienza immediata circa il vichingo ma sappiamo per lo strano connubio della natura, che il vichingo o meglio il Golem potrebbe essere frutto di una pensiero che non accetta diverso Verbo.

 

Il Golem osservando bene si muove senza catene, la comica scena ricorda i film muti di Buster Keaton, e la polizia accorta per un mozzicone di sigaretta o una parola fuori posto, non è in grado di prevedere ne tantomeno contenere tal palcoscenico.

 

Eppure i graduati militari non meno dei poliziotti vengono continuamente sponsorizzati con le migliori armi del convento, comprese tutte le novità informatiche nel quale il grado di prevedibilità associato al presente caso, al di sotto di un bambino da asilo nido.

 

Quindi c’è ‘qualcosa’ che non va in codesto Passo in codesto Versetto, e questo ‘qualcosa’ deve essere dimostrato nel sufficiente grado di rappresentazione per far riflettere la gente del mondo evoluto; avremmo preferito assistere ad una danza sciamanica ed accompagnarla con il ritmo del nostro flauto, nella storia questo connubio delfico ha avuto migliori successi, sono nati eroi e cantori, e se pur cechi (senza vista dell’antica terra dell’est approdato sino al nuovo mondo) difronte all’amore della guerra che vorremmo sconfiggere dal suo ed altrui esordio, certamente cotal antico mondo pagano aveva ragion d’essere nelle porte da cui uomini e dei discendono.

 

In questo specifico caso, entrano bestie cornute ed escono degli imbecilli che dovrebbero subire un immediato processo per tentato colpo di stato. Il quale dovrebbe conoscere il rigore della meditata parola così da poterla disquisire in una cella, né più né meno di ciò che accaduto al giardino zoologico di Norimberga.

 

Per quanto concernente, e parlo da Straniero, delle origini genetiche dello sciamano, detto per l’appunto Jack lo scemo, posso ricordare come altri forse più scemi e pericolosi di codesto incornato personaggio, si aggirano indisturbati nei propri affari associati, dalla stiva al ponte dell’italica politica legata e certificata, con tanto di libertà di parola o calunnia vigilata, tanto da Jack quanto dai fidati suoi mastini, ricordando che in verità e per il vero, e mi scusino i signori leghisti di Pontida, da Palermo a Bergamo equamente ed unanimemente distribuiti, si nasconde il vero malsano insano e più pericoloso pericolo associato al più basso istinto senza Ragione alcuna…  

(Giuliano)






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