completo
in attesa della
mangiatoia con cui
si contraddistinguono
& dal labirinto (10)
Procediamo verso
il vecchio Sentiero (11)
Una breve
parentesi ad uso di ogni buon futuro lettore frammentato e pagato ad hore nel
facoltoso esercizio del buon governo della casata rappresentata, e da cui le
più note marchette; il quale come la Storia insegna, abdica il passo incompiuto
a chi con la stessa, senza merito alcuno, eccetto quello dell’incompiuta
saccenza politica o dotta ignorantia ad uso del governante di turno d’ogni
Elemento, fa’ scempio in terra e nell’intero Universo….
E siccome
sono nominati governanti, superiore il Nobile Signore pagano per sua antica
dinastica discendenza e cultura sempre in salita per ogni Cima e Vetta riparato
ed esiliato in un freddo povero rifugio apparentato con Zeus chiodo d’ogni
vetta, il quale ne riconosce e indica l’indiscusso giusto merito con cui ogni
governante, equivalente ad una buona cameriera, narrata o meglio apostrofata -
per ogni spiaggia o vallata - nell’indiscusso esercizio del proprio e l’altrui
governata funzione per cui incaricato/a, distinguendosi e adoperandosi per il
proprio ‘assente’ padrone.
Dacché ne
deriva, maggiore la riconosciuta grandezza del(la) suddetto/a governante quando
commisurato alla casa la quale deve governare a dispetto d’un più misero
rifugio; ovvero; maggiore la proporzione della regale maestà in rappresentanza
dei padrini assenti circa la loro - e non certo nostra - volontà di diritto e
libero arbitrio, e quindi abdicata ed in cui esplicitata la funzione per ogni
metro quadrato giustamente ed in proporzione ben ‘governato’ anche
perseguitando ogni rifugiato; nell’esercizio indiscusso e a furor di popolo
dall’oste alla bottegaia, con cui si distingue una governante da un giusto
sovrano; una democrazia da una dittatura; una libro spolverato da uno letto da
cui suddetto scritto, e da cui deriva anche una frammentata frase replicata
senza il dovuto nesso con la realtà che la circonda e circoscrive al ruolo in
cui la stessa governante esprime, dalla quarta alla copertina, ovviamente
evitando il contenuto del tomo ripulito dall’antica polvere che divide passato
e presente di questo atto, il suo assenso alla tirannia, essendo retribuita ad
hore e con contratto a breve scadenza, rispetto all’indeterminata dinastica
tirannia da cui deriva ogni metro quadrato della casa governata nel prestigioso
decoro della più celere e civile pulizia che la contraddistingue e nobilita!
La celerità
della mano d’opera d’ogni buon governante è una qualificata caratteristica che
ne contraddistingue oltre gli osannati pregi anche la durata dell’insediamento
nella casa governata, circa ed in merito ai contributi dello stesso contratto,
donde evitare ogni colpo di mano (detti anche ‘colpi di stato’) e futuro
licenziamento a lei offerto, medesimo ugual colpo che avvertiamo nello scrivere
il tomo dalla governante spolverato!
Quindi ed
ancora, la diplomazia si manifesta quando suddetti grandi, con altrettanta
grandezza, esprimono al meglio i valori della casa così ben rappresentata e
governata, nell’inalterata volontà degli assenti, così da mantenere
l’invisibile proprio secolare dominio nell’esercizio delegato ad una governante
per conto dell’altrettanto inalterato Stato delle cose così saggiamente
governate…
La Storia
di ogni Stato e Impero, che al meglio o al peggio si contraddistingue, si
riconosce compone edifica e maschera, con questa nobile caratteristica - o
bassa morale civica - con cui ed altresì si evidenzia, l’esiliato Idealista dal
governante di turno, il pagano dal buon cristiano, la cosa o l’oggetto comune
di medesimo interesse, al meglio o al peggio governato.
Ogni
Profeta o semplice scrivano dello stesso ugual Dio, non è mai Re nella propria
patria, in genere perseguitato in attesa di giudizio dato dal buon governo del
Tempio così da potersi meritare la dovuta nonché ambita onorificenza della
croce al merito, ove esposta con decoro per ogni chiesa via piazza e sentiero
di questa ed ogni patria, ne identifica risaltandone la democratica dottrina
esposta seppur mai letta e compresa.
In quanto,
come espresso poco sopra, ovvero, ad uno scaffale leggermente più in alto o
elevato, ove la governante per ovvi motivi di statura fisica e morale non
riesce ad elevarsi o distinguersi, sono conservate non solo le Leggi ma anche
donde le stesse derivano… E soprattutto da quale regno… Ovvero quello ove la
polvere d’un trascorso antico èvo si accumula pur non vista…(ci vorrebbero
troppe hore di buon governo!)
Da dove -
comunque - si domina con superbo panorama l’alta collina del Golgota fino al
Terminillo in salita e discesa libera con il permesso mai concesso del gigante
Zeus; quindi si sconsiglia ad ogni buon Governante in esercizio della propria
ed altrui funzione la vista, in quanto l’alta ambita onorificenza, un fine e
merito dalla cui casa si viene abdicati o degradati - dipende sempre dai punti
di svista - all’uso della più modesta villa con annessa grotta, o peggio,
esiliata fredda seconda dimora con annesso super-Attico sulla piazzata romana o
napoletana, giacché non più percorrendo molta distanza e differenza, se
intrapresa con bega e con una più celere autostrada - o peggio contromano - la
Legge ne difetta non potendo mettervi mano circa l’incontrollata illimitata
velocità dell’altrui e nostro derivato prestigioso progresso incaricato da un
miglior regno sovrano; ed ove il/la governante non può certo adempiere alla
ricchezza cui destinata l’intero condominio con aspirazione alla santa casata,
o meglio che diciamo, incaricato dal tempio altrettanto sovrano!
Il popolo
(assieme agli scribi e farisei per ogni stato regione piccolo o grande paesino)
compia la parte rimanente del rito, adegui ogni idealista profeta alla elevata
volgarità con cui ogni Stato di cose legate all’odierno esercizio del Verbo si
contraddistingue ed evolve nell’apostrofarne e confonderne la Memoria vilipesa,
da Antiochia fino a Roma, per il bene del dio dell’oro nero, circa medesimo
Ideale (di Verità e Ricchezza) così mal governato nonché interpretato da ogni
governante di turno all’inizio e fine orario di lavoro…
Così, se
pur vengono nominati grandi, in verità e per vero, i loro meriti non certo
altrettanto (maggiori o più) grandi di chi ignorato, o peggio, calunniato e
preso in ostaggio dal furore del popolo civilizzato, così di nuovo istruito
secondo rigidi piani quinquennali telecomandati come iper-controllati.
Abdicando, per ogni più prestigioso intrigo di corte o di polvere sottilmente
ignorate, in cotal concordato governo suddetto ogni sgradito Elemento incarnato
e morto appestato fra gli antichi papiri indiani e/o persiani soffocato e
pugnato sotto un antico Albero (si narra e vocifera dallo stesso numero civico
X di suddetto innominato palazzo che con lui ci fosse una sconosciuta amante
della stessa sua segreta natura… dacché la più nota esclamativa un amante di…),
convertito alla elevata emissione della calunnia, di chi nell’Ambiente prospera
e compie la propria ed altrui innominata fortuna scritta nella ricchezza ben
‘governata’, nel preservarne ogni nociva solfurea emissione.
L’industriosa
Ragione in cotal paradigma prospera previene & purga ogni emissione
sgradita, nell’uso ed esercizio del buon Governo.
Così come
amministrato il contraddistinto esercizio della badante incaricata qual ottima
governante. Infatti, si evidenzia anche nella corretta funzione della ‘casa’ ben
mantenuta al meglio della solida ricchezza nella sfortunata assenza dei padri
fondatori, o legittimi proprietari riparati nell’esiliata Selva.
Al momento
assenti, e/o, solitamente confinati per altri destini e lunghi Viaggi.
Alla buona
Penelope si raccomanda di non interferire, per quanto possibile, con la
governante di turno, neppure, nel corretto esercizio del suddetto domicilio
(come solitamente viene interpretato il concetto dello stesso riflesso e
albergato nel vasto mondo di cui un Tempo fu oggetto la Natura intera e il
Pensiero da Lei ispirato).
Ai proci,
al contrario, si rammenta l’esercizio del corretto uso della grammatica, e per
quanto possibile di riscriverne l’immutata Storia compiuta!
Da costoro
ogni buona calunnia edificata prospera nel Regno della Democrazia così ben
governata, dacché ogni accento sia padano che siciliano un vero complimento
annoverato nei registri della Memoria esiliata. Detti da costoro e dal loro
accento risalta e gratifica il complimento d’una diversa impolverata oscurata
dottrina morale e civica.
Che Cesare
ne prende nota!
Per il
resto a codesti grandi raccomandiamo di rendere, per quanto possibile, assieme
a tutti i proci con cui si compone la vasta corte e platea e con cui
accompagnati nobilitata dell’esercizio della libera Parola, di mantenere la
cosa governata, casata villa palazzo & residenza con annesso super-Attico
affittato al putiniano; il più decorosamente in ordine nel corretto esercizio
del paesaggio ornamentale - o arredamento - così edificato e disquisito e
possibilmente visto da lontano; nonché
ben spolverato e protetto, onde evitare che l’impropria sporcizia (così
schifosamente nominata alla sola vista) possa, oltre che depositarsi per ogni
antico Tomo dovutamente ripulito, anche insinuare il vero suo principio - o
diverso Elemento sgradito -, nel corretto esercizio del più comune strofinaccio
da spolvero simmetrico alla comune grammatica disquisita del buon governo, in
uso nelle tradotte dovute (carenti) capacità interpretative - fino ai ripiani più
elevati là ove la polvere accumulata e affogata nella crosta del tempo
offuscano la buona parola della governante di turno frammentata e condivisa fra
una bestemmia e dismessa memoria, abdicando il difficile compito alla ditta che
meglio sa sovrintendere ogni piano ben edificato, e mai sia detto il contrario
circa la Forza d’Italia intera; proiettando in medesimo esercizio di ugual
Ragione con Vista assolutistica (che X ne prenda nota, Nessuno escluso in
quanto esiliato ed in perenne Viaggio), circa la dovuta confusione nell’uso
della propria ed altrui funzione (condivisa fra sporco e pulito), e da cui gli
incaricati mantengono l’inalterato Stato del vero secolare ordine -
architettonico e/o ornamentale - da cui il principio per cui comandati nella
suddetta capacità di ‘governare’ (nonché spolverare ogni tomo antico).
Benvenuto
Cesare!
Giacché
sottratta al (lo sporco) Principio d’un diverso ordine e esercizio della
Ragione si rischierebbe di perdere il mestiere!
Mortificandone
ogni miniatura con un colpo offerto dalla ‘massa’ d’un più violento e cieco
accanimento, o lieto evento da Ognun osannato, Nessuno escluso avviamente;
giacché la materia evoluta incarna il progresso animando la schiavitù d’ogni
antica particella e molecola costretta nell’orbita dell’avvenire, ed ove il
tempo coniato e rimodulato, fors’anche restituito, in una diversa frequenza
d’onda evolvendolo o spacciandolo per terapia d’urto, & che Nessun ci urti
ancora altrimenti bisogna chiamare d’urgenza ed in moto costante ed immediato
il padrone della prestigiosa bianca casata hor hora e di nuovo e per sempre
imbiancata…
Ave a te Giulio Cesare!
(Giuliano)