CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
UN LIBRO ANCORA DA SCRIVERE: UPTON SINCLAIR

sabato 30 novembre 2013

AMMAZZARE IL TEMPO (chi lo ha ucciso?) (10)



































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Ammazzare il Tempo (chi lo ha ucciso?) (9)

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Ammazzare il Tempo (la nostra infanzia) (12)











Anche se le più dettagliate registrazioni paleo climatiche disponibili sono quelle relative al recente passato, esse non sono in grado di rilevare prontamente la sensibilità del clima globale ai mutamenti di concentrazione di gas serra.
Solo l’uso delle ricostruzioni paleo climatiche relative ad un passato più remoto, e facendo tutta una gamma di assunzioni, si può stimare tale sensibilità. Malgrado le numerose difficoltà collegate alla ricostruzione non solo dei paleo climi ma anche dei fattori di forzamento dei periodi gelogici più antichi, le stime così ottenute della sensibilità della temperatura globale ai livelli atmosferici di CO(2) forniscono, per un raddoppiamento del livello atmosferico della CO(2), un valore paragonabile (3,0° C più o meno 1,0° C) a quello ottenuto per via di simulazione numerica.




I dati sui mutamenti paleo climatici più recenti, tuttavia, possono dare utili indicazioni a proposito della sensibilità del clima globale di fronte a mutamenti indipendenti di varie condizioni al contorno e fattori di forzamento, indicazioni che possono contribuire sia alla convalidazione dei modelli che alla comprensione del mutamento climatico.
La serie temporale delle informazioni paleo climatiche disponibile – spesso con alto grado di risoluzione temporale – in molte sequenze sedimentarie offre dati di valore potenzialmente inestimabile che possono rivelare l’andamento temporale dei mutamenti paleo climatici, e quindi i meccanismi sottostanti ad essi.




La maggior parte degli sforzi finora condotti, sia relativamente ai modelli climatici che nelle ricostruzioni paleo climatiche, sono stati puntuali alla realizzazione di immagini ‘istantanee’ delle varie situazioni e a calcolare le risposte all’equilibrio a determinate condizioni al contorno e a determinati valori dei vari fattori di forzamento.




Lo stesso vale per le simulazioni con i GCM del climi del futuro. Più di recente però l’attenzione ha preso ad accentrarsi sulle risposte transienti del clima al mutare dei fattori di forzamento.
La realizzazione di modelli di tali transienti del futuro dovrà essere solidamente fondata su delle simulazioni ben convalidate dei transienti del passato; saranno le serie temporali paleo climatiche a formare la necessaria validazione.

(Prosegue....)













 

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