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Un passeggero a bordo (38) &
Secondo passeggero (39)
….Il 15 novembre 2005 alcuni ex passeggeri del treno funebre di Kennedy si
radunarono al Campidoglio insieme a centinaia di altre persone (ebbene
ripropongo in questi tempi in cui i valori della sana ed onesta politica
smarriti tale evento; valori smarriti in ogni luogo ove questa nello strano
crocevia che si forma da sinistra a destra non meno del centro compresi gli
strilloni del nuovo parlamento, viene esercitata senza competenza e capacità
alcuna giacché la volontà del potere, e non certo del cambiamento, logora…
Quindi sottraggo questo personaggio di altra statura alla politica per
celebrarlo in onor della Storia…. Giacché questa priva di qualsivoglia fondamenta
ed oggi eretta con i peggiori sentimenti quali nuova stratigrafica condizione
su cui poter fondare retta, o peggio affermano, sana evoluzione; in verità e
per il vero il treno e non certo quello odierno di cui la democrazia disconosce
ogni democratico principio, quel treno dicevo.. è pur fermo e forse mai partito
per edificare una....
...nuova Terra senza l’immancabile urlo disperato del West… assommato
al quarto & quinto potere ed oggi più di ieri - pur i mezzi evoluti -
difettare nel teatro cui consumare ogni nuovo quanto antico
delirante spettacolo purché la ‘grande-notizia’ faccia la propria comparsa a
suon di nacchera… lieta annunciare morte prematura, oppure, offrire libagioni
al Faraone incoronato a furor di popolo, difettando pronostici e calcoli nella
stratigrafica condizione in cui la stessa [democrazia] ancorata ad una miopia
prossima alla cecità con cui si è soliti ignorare i principi della vita ed in
cui l’idealismo asservito e sacrificato all’altare di una corrotta e delirante
economia, [qualcuno è giunto ad ugual simmetriche conclusioni ed anche lui
vinto da un voto ignorato o fors’anche…. annullato nell’eterno sonno della
ragione per conto di un miglior stato] annunciare la fine prematura tanto per il
nativo quanto chi pur l’ha difeso nella giustizia di un equo mondo terreno…)…
non ci sono altri casi di eventi simili organizzati per festeggiare gli
anniversari di presidenti…
Per cui per un attimo - e se potessi in
questo… - fermiamo il tempo e sogniamo quanto in verità non ci è permesso…
perché la Storia rigurgita di personaggi con fucili e pistole abbattere ogni
Speranza… terrena… Ed immaginiamo che Kennedy lasci la Embassy Ballroom per una
diversa strada, o sposti la testa di un centimetro nel momento in cui Sirhan (e
quanti come lui…) esplodere il colpo comandato da chi assente ad ogni retto principio
e con questo morale e valore consoni alla Vita…
Allora, invece di riposare in una bara di
mogano nella navata della cattedrale di Saint Patrick a New York, il 7 giugno
si alza prima dell’alba, ed ora, nel momento in cui scrivo e qualcuno leggerà
tal solitaria commemorazione poter attingere dal suo sacrificio e come lui ed
in lui edificare quanto non è stato concesso. Immaginiamo così di poter
consumare una fugace colazione insieme ai delegati dello stato alla Convention
nazionale, immaginate di poter proseguire con il suo Grande Spirito fino alle
Niagara Falls, dove un magnifico pomeriggio di primavera o di autunno
inoltrato, con il muro di acqua scrosciante alle spalle pronunciare il
discorso di apertura della campagna, e non solo sua, ma di ognuno che aspira ad
un mondo più nuovo e giusto, e poi volare a Long Island e, in piedi sul
rimorchio di un camion nel parcheggio del Walt Whitman parlare di fronte a
parecchie migliaia di volti con impressa l’ideale della Poesia travalicare ogni
confine e come gli antichi ci insegnano, ispirare ogni vero e più saggio
principio… e permettere ad ogni bambino futuro ‘uomo’ di poter rimembrare quel
ruscello e pregare i motivi del suo e nostro Pensiero… in lui riflesso… acqua
limpida di solidi principi trasparente ad ogni diversa corrente… e non addomesticata
alla facile condotta che tutto inquina nel contrario di quanto costretto…
PERCHE’ C’ERA UN BAMBINO
CHE USCIVA OGNI GIORNO
E il primo oggetto che osservava, in quello
si
trasfondeva,
e quell’oggetto diventava parte di lui per
quel giorno o
per parte del giorno,
o per molti anni o vasti cicli di anni…
I primi lillà divennero parte del bambino,
e l’erba e i convolvoli bianchi e quelli
rossi, il bianco e
il rosso trifoglio, e il canto del saltimpalo….
E poi i dubbi del giorno e i dubbi della
notte,
l’incuriosito se e come,
se ciò che appare è realmente in quel modo, o
è solo polvere e bagliori….
Perché uomini e donne divenuti adulti e che
affollano
le stesse strade che cosa sono [divenuti ora]
se non polvere e bagliori?
(W. Whitman)
PER UN BAMBINO QUESTO
PENSIERO
Va intorno al monte, vai piano,
poiché il monte è lieve e silenzioso,
immaginati l’ampia valle
sull’altro lato del monte,
pensati al di là del monte
nella valle non protetta,
dove forse c’è dolore o pericolo.
Traccia un cerchio di [buoni] pensieri
intorno al lieve, silenzioso, monte
e il monte si trasforma in cristallo,
e tu vedi la valle aperta
attraverso il monte di cristallo,
e l’intera verità del monte
e della valle è tua.
Vai intorno al monte, vai cauto,
ed entra piano,
nella valle colma di pace,
dove batte il cuore del monte di cristallo.
(Nuvola Blu)
E IL CRISTALLO MI NARRA
UNA VERITA’ INFINITA DALL’ALBA AL TRAMONTO
RECITANDO UGUAL PREGHIERA INCISA NEL CERCHIO DELLA VITA
Un lupo gentile
mi ha svelato un segreto;
sul mare – dall’acqua blu,
sui piccoli pesci
e i pescecani….
(Nancy Benton, 6 anni)
E come dicevo… immaginate di poter proseguire
con il Grande Spirito rimembrato fino
alle Niagara Falls, dove un magnifico pomeriggio di primavera o di autunno
inoltrato, un muro di acqua scrosciante di un ruscelletto divenuto torrente
di folla e gente quali bagliori e lampi di luce pronunciare il discorso di apertura della
campagna e di nuovo poter udire: ‘Avete sentito del voto indiano?’;… Kennedy
infila poi la testa in una stanza e domanda ai giornalisti che la affollano:
‘Volete che parli degli indiani? Pensate, in una contea del South Dakota
c’erano in palio 858 voti indiani. Io ne ho avuti 856, Humphrey solo 2’. Poi
con un sorriso furbo aggiunge: ‘McCarthy [sì proprio lui quello della caccia
alla streghe e dei lupi mannari…] non ne ha preso neanche uno (non un voto né un
libro…)’.
Poi il ruscello divenire cascata
nell’abisso precipitato
Perché uomini e donne divenuti adulti e
che affollano
le stesse strade che cosa sono [divenuti
ora]
se non polvere e bagliori?
I risultati della California arrivarono con
lentezza, dato che per la prima volta a Los Angeles si votava utilizzando
macchine che perforavano le schede elettorali, e al conteggio definitivo
Kennedy ebbe quasi il 95% del voto… (se solo ora non fosse Elemento - aria
fuoco vento e Terra - di questo Frammento divenuto Storia…)…
Dopo il 1968 la parola ‘speranza’ è divenuta l’equivalente oratorio di spilla con la bandiera
americana appuntata alla giacca, un abbellimento retorico di rigore,
corrispondente ad una vaga promessa di giorni migliori. Ma la speranza che
offriva Robert Kennedy era qualcosa di specifico: che la fiducia degli
americani (e con loro molte altre nazioni…) nella propria integrità e decenza
morale potesse essere ripristinata e non mortificata ogni giorno. Il suo
assassinio, avvenuto il 5 giugno, 82 giorni dopo l’annuncio della candidatura,
non rappresentò solamente la morte di un altro Kennedy o di un giovane e
promettente leader politico, ma la fine di questa speranza (coronata, o meglio
potremmo dire e non certo recitare, sublimata con l’avanzare di un simmetrico
vagone procedere nel verso opposto trasportare veri fantasmi affollare ugual
delirante mondo politico dismesso e privato dei suoi basilari principi e
diritti sacrificato all’altare di personaggi all’ombra di un McCarthy, o ancor peggio, di un miliardario
Hoover, ma forse più avvezzo ad un Hoffa sindacato di ricchi ingordi affaristi
senza scrupoli e deliranti zar con i cappucci del vecchio klan affollare
medesime strade per L’America detta non meno dell’Europa, ma quantunque
accomunati uniti e difettati di quella
specifica distanza e consistenza nel profilo che distingue un idealismo politico
dal più ‘basso consumismo’ nel poter coniare qualsivoglia moneta e con questa
sana e più concreta ricchezza [penso che anche Lincoln mi darebbe ragione e
assistenza] che avevano reso l’America degna del proprio ed altrui sogno
recitare e auspicare un ‘mea-colpa’ ove poter di nuovo fondare una Frontiera
degna di questa nome e non un muro nell’Impero conteso con una Cina divorare ciò
di cui resta - visto che il tutto condito fa rima con rovina nel ghetto di
ugual via…)…
Tutto ciò spiega perché l’8 giugno 1968 abbia
avuto luogo la più spettacolare dimostrazione di cordoglio pubblico per un
cittadino americano che non era mai stato eletto presidente, quando un
convoglio funebre di 21 vagoni ferroviari, con la locomotiva pavesata a lutto,
trasportò la salma di Kennedy da New York, dove si tenne il funerale, fino a
Washington, ove fu sepolto. I treni che avevano trasportato le spoglie dei
presidenti Abraham Lincoln e Franklin Roosevelt viaggiarono da corteo funebre,
sorpassando falò, bande e folle in lacrime, e sostando per momenti di omaggio.
Invece il treno di Kennedy avrebbe dovuto
procedere a velocità normale, senza mai fermarsi. Certo ci si attendeva la
partecipazione della gente, ma nessuno si immaginava che in quel soffocante
sabato pomeriggio due milioni di persone si sarebbero dirette verso i binari,
guadando acquitrini, attraversando prati, scivolando sotto le staccionate,
ammassandosi ai balconi dei caseggiati, arrampicandosi sui tetti delle
fabbriche, stando in piedi nei depositi di robivecchi e nei cimiteri,
sbirciando in basso da ponti, viadotti e alture; il cronista politico Theodore
White, uno dei 1146 passeggeri, scrisse. ‘In ogni modo, solo quando il treno
funebre che lo trasportava a Washington emerse dal tunnel sotto l’Hudson ci si
rese conto davvero di che genere di uomo fosse stato e di cosa avesse
rappresentato nel suo ed altrui sogno spezzato….’.
(T. Clarke, L’ultima campagna)
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