CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
UN LIBRO ANCORA DA SCRIVERE: UPTON SINCLAIR

martedì 28 maggio 2019

LA BELLEZZA DELLA NATURA (avversa all'orrore delle tenebre) (25)



































Precedenti capitoli:

L'eterna fuga (24)

Prosegue... a settentrione...















A te scrivo frate meco da lontani loci che quivi so... (26)














Dall’orrore alla linfa.

Dal buio delle tenebre alla Vita.

Dall’inutile conquista del nulla alla bellezza della Natura Madre di ogni semplice cosa…




…Ed anche se in questa hora alba del (nostro) ‘verde’ mattino tramonto della (loro) Storia (in cui riconoscere l’opposto senso della dovuta conoscenza non men che coscienza), stenta  risorgere e compiere l’infinita sua ascesa grazie all’altrui inutile opera, ne ravviviamo e preghiamo la dovuta Memoria alla Cattedrale di un più probabile Dio…

…Con il permesso della Madonna al bancone assisa ‘recitare’ umile ‘commessa’…: offrire spirito mattutino diluito in caraffe di baviera, mentre il monaco recita ben altra preghiera… 




…Memoria persa che non sia un ‘Tour’ alla moda calpestarne l’ideale incompreso sacrificato al Tempio del nuovo profitto…    

…E mentre l’Europa (e non solo) si misura(va) nell’Arena della polare ascesa terreno d’un futuro romantico gioco (non men che ‘quadro’) il quale come ogni ‘industriosa’ volontà tradotta dall’uomo e non più animale ci condurrà irrimediabilmente, non più alla conquista, ma alla pretesa di poterne incarnare ogni ‘cima’ ancorata al porto della dovuta impropria ‘urbanizzazione’ e conseguente ‘cementificazione’ così come ogni ‘umana’ conquista prevede e mortifica; gli stessi ugual ‘pionieri’ dell’acrobatica dilettevole ‘anarchica industria’ si misurano e dilettano in simmetrica (e di concerto) scala(ta) industriale in ‘coraggiosi esemplari’ a barre codificati qual univoci prodotti su medesima ugual scala chiodata uniti e disgiunti ad una più elevata corda ‘chiodo’ della Natura…




…A dire la verità, a turbarmi non sono i bravi, ingegnosi (pur apparentemente ‘semplici’ ‘meccanizzati’ ragazzi) ragazzi che, come dice qualcuno, stanno per essere ridotti ad astuti ed egoisti membri del Parlamento. Di gente simile ne ho vista fin troppa. Sono animali molto belli, però nient’altro che animali. In soggetti simili, tutti muscoli e ossa, l’anima quanto lo Spirito sono allo stato embrionale. Una macchina puramente atletica, per quanto ben costruita, non può risvegliare i sentimenti più delicati di una persona. Me ne dispiace, ma mi è difficile pensare che un giorno, con un po’ di manipolazione, la macchina potrà avvicinarsi alla dignità di un essere dotato di Intelletto….(*1)




…In attesa di ammirarsi (e non certo nella Natura) qual falsi umili allo specchio compiaciuti promossi in più ‘elevata ispirazione’ con il conseguente dovuto intero ‘palcoscenico’ in ‘superiore sceneggiatura’ e magistrale interpretazione…

…La qual Natura, se pur ammiriamo nel coraggio solo di taluni (primi irripetuti) pionieri: più eroi che alpinisti, più filosofi che ‘animali’, i quali  intuendo futuro globalmente condiviso alla corda unito e non più ‘elevato’ sentimento, si misuravano su opposte logiche e ‘vedute’ per interpretare la montagna specchio della Natura detta; così come noi hora per celebrare diversa Cattedrale in nome e per conto della sola forza della stessa, ne ravviviamo l’‘arena’, sentimento del remoto attuale Tempo andato… perso… causa medesimi ‘pionieri’ uniti al chiodo dell’impresa…




…‘Impresa’ ben presente per ogni vallata e nuova via con sponsor e commedianti ciambellani e ciarlatani uniti alla corda di futuri piani urbanistici per rendere il ‘chiodo’ detto univoco araldo della croce motto del Tempio…

Predicare e baciare con la provata lacrima all’hoculo affissa in amletica interpretazione la Madonna…

…Madonna assisa al bar del commendatore, o se preferite, ‘amministratore delegato’ e non più ingegnere come la Storia prevede, del malloppo sottratto dirigere l’intera ‘impresa’ ‘legata’ alla corda e futura ‘cima’ ed al ‘porto’ ancorata per la celebrazione della falsa dottrina…   




Con tutte le notevoli disquisizioni che gli appartengono le quali per loro ‘natura’ preferiamo non udire, oppure, non men che interferire giacché cotal ‘animali’ soggetti all’offesa in comunione e libero accordo con altri difettevoli parlamentari in libera ascesa…

…Antiche ‘disquisizioni’ oltre le  ‘tecniche’ su nuove e vecchie ‘vie’, su nuove e vecchie ‘architetture’ non men che stile: sul chiodo e libera interpretazione (fra marmo e cemento con solenne divieto per ogni ‘tenda’ che non sia accompagnata dall’architetto dell’intera ‘impresa’) private della dovuta grammatica, alla guglia nominata a proprio nome (e non più fienile) e battezzata dalla nuova coraggiosa destrezza compensata con solitaria umile apparente ‘dimora’, e là ove una guglia una stalla un fienile, hora il monumento del nuovo chiodato ardimentoso stile…




(…Mi dicono che l’architetto non men che trascorso ingegnere fanno parte dell’intera cordata, impresa dell’opera celebrata alla Madonna dedicata…)

…Disquisizioni le quali per loro natura non appartengono solo al terreno dello sport ma della interpretazione, della conquista rivolta, anche e solo, all’apparente solitaria ascesa coniugata nella paradossale condizione di totale asservimento di medesima doppia ‘impresa’… per lo scopo detto…

Là ove solitaria antica via con il fienile l’incustodito riparo, l’inospitale albergo e successivo rifugio, troviamo hora l’impensabile ed esagerato, anzi, per essere esatti, la volgarità (e non solo della parola) in cui la Natura precipitata e nessuno evidenziarne o solo constatarne il dovuto danno…




…Si celebra(va) l’ardimentosa conquista non men che inaspettata disperata (libera) caduta (in altrettanto libera discesa) anche se nobilmente compiuta su cui orchestrare fiumi di inchiostro fiumi di parole,…mentre il torrente muore; e chi professa(va) ‘elevato’ pensiero e credo mentre la ‘nera china’ invade la corteccia e la roccia si sgretola; chi intona(va) il ‘passo’ non più ‘umiliato’ ma all’opposto ‘inebriato’ dalla nuova ‘legata’ politica, mentre la ‘frattura’ invade lo scheletro dell’intero corpo malato e non solo antica ‘roccia’ di quanto consumato; calco e forma dell’essenza del Tomo su cui poter leggere dovuta, e dicono, retta specializzata tecnica parola… a valle ancor meglio edificata e consumata…

…Baciano la Madonna e perseguitano ognun avverso all’errata grammatica di codesto improprio vocabolario…

Divenuto falsa ‘dottrina’…




…Ed ove, il ‘carattere’ se pur inciso come la lettura d’ognuno pretende circa lo spigolo fessura e destrezza pari ad una rima per la dovuta perenne conquista, la ‘parola sbiadita’ la ‘virgola’ chiodo della ‘punteggiatura’ formare ugual Poesia di cotal acrobatica ‘impresa’, perdute, come la ‘fonte’ ove taluni ingegni si consumavano per trovare principio e più elevata appartenenza smarrite al rogo della conquista, e come ogni Eresia insegna il rogo ortodosso per sua atletica tecnica natura…

Giacché il Tomo su cui provare e misurare ‘esercizio apprendimento e futura destrezza’ consumato per l’ingordo usurato improprio uso, da chi pur pensando d’esser dalla natura ispirato, in realtà, ha scritto il tarlo di quanto impossibilitato apprendere dallo stesso.




…Basterebbe non dico un’umile preghiera senza il rosario dedicato alla Madonna per rinnovare la Coscienza abdicata, ma solo la dovuta conquista della Ragione persa con l'utilizzo della semplice Parola in nome e per conto d’una superiore Natura che non sia legata alla corda d’una impropria impresa…

  …E chi, giù da basso per altrui improprio Stato, invece, muto assistere (forse solo contemplare non men che pregare il vero principio) tanto alla caduta dell’intero teatro quanto al nuovo rogo celebrato con i dovuti fasti dell’orrore delle tenebre, ed in cui la Ragion detta dismessa o solo fuggita… (e non certo caduta nel baratro della nuova antica venuta)…

…Per meglio dire persa nell’oltraggio dei nuovi antichi elementi ‘legati’ da univoco sol motto, quanto agli altri, che al più presto si adeguino alla Legge della camicia che qui regna ed impera e veste un intero popolo… che la montagna lavora…!   




…Ed allora… amici compagni e camerati comprendiamo ancor di più il gesto del solitario improbabile conquistatore dell’inutile abbracciare umilmente ognuno e celebrare il dovuto addio ed avviarsi come il vero Eretico  a capo chino verso la morte verso l’oblio della propria Cattedrale e Natura nella disfatta specchio dell’intera opera divenuta impropria conquista…

…La quale, come ben vedete ed ammirate e scalate nelle vostre solitarie popolari imprese non risorge e muore di più ogni giorni nei fasti della vostra inutile dotta elevata ignoranza, come ebbe a scrivere ed apostrofare la vera cultura rivolta alla nuova… popolar massa…




…E se il masso ingombra la via la veloce conquista accompagnare la smorfia ed il facile insulto e calunnia sappiate che qui si prega superiore credo braccato dalla vostra Storia…

…Giacché anche la Montagna distingue e celebra ‘parola’ con la punteggiatura grammatica dell’Elemento offeso denigrato non men che calunniato…

…A voi saluto e ricambio l’onore della parola  solo a voi concessa ed ammessa motto per ogni perla offerta sperando di non dover udire il grugnito divorarne la bellezza… persa… 

(All'asterisco innominato autore...; per ciò che concerne le immagini: se stampabili possono essere applicate non men che tatuate all'intero corpo della Madonna... detta...)











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