(circa il Verbo dispensato alla propria ed altrui corte)
Credo che ci sia Genio ed il
suo esatto opposto!
Del resto questa mia vuol
essere semplicemente un breve pensiero sussurrato al vicino, mentre il Re
dispensa il Verbo all’intera corte…
Come penso anche (giacché
abituati a questa nobile arte - altrimenti potremmo condividere e far regnare
l’intero impero dallo stalliere ed il suo puledro) che vi sia in questo
acclamato Regno il Bene ed il suo opposto (pur essendo accorti all’udienza
detta di non precipitare in alcun paradosso ampiamente disquisito come sovente
ogni Eretico spesso accusato del peccato, non avendo ben compreso l’intero
discorso favellato e per secoli argomentato… come neppure il peccato consumato…).
Penso anche che un uomo
(almeno così lo definiscono e non solo per il grande suo soldo che un arguto
storico definisce propriamente sterco al servizio di ben altro Dio…) di potere
e comando come il nostro Giorgio acclamato, il quale in pubblica udienza
afferma quanto per anni rilevato e rivelato sia un cornetto da dare al popolo
affamato, non aggiunge nulla al rogo agognato, offendendo di fatto ogni Eretico
così sacrificato alla Storia, giacché questa si compone di Eretici e non, e
giammai di sterco da cui dispensa utile calore per l’intero suo popolo così
apostrofato…
Infatti è molto utile,
almeno così dice lo stalliere ed il fido ronzino, qual concime in difetto di pregiato
arbusto così caro alla Panza del Re acclamato, con cui si accompagna per
codesta mela colta in odor di vero peccato…
Semmai prendiamo atto a
questa acclamata udienza cui Giorgio re indiscusso, che il mondo intero - il
quale lo accudisce e serve come si addice a Dio in terra - a qual livello scaduto
- affrettando il ‘cornetto’ agognato a chi affamato…(e prendendo atto dell'utilità del peccato derivato - giacché ottimo uso in caso di gelo oltre che per il concime solitamente adoperato...).
Caro Re Giorgio - peggiori
freddi arriveranno sul tuo ed altrui trono - così potrai far di conto quanto
l’ingegno difetta nel far il vero rendiconto, giacché quello da te pronunciato
è proprio il risultato di quanto limita la saggezza con la quale ogni retto
sovrano dispensa parola… Verbo accompagnato da ciò di cui la mela mai sia colta
in odor di peccato…
(Porfirio…)
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