CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
30 MAGGIO 1924

sabato 21 dicembre 2019

EREMITI (per necessità) (e/o) PER CASO (5)




















Precedenti capitoli:

La legge immutabile  (della Natura) (4/1)

Prosegue nell'...:

Eroe Eremita (per caso) (6)














Di caso in caso esuli dalla cosiddetta ‘normalità’ si costruisce non solo la Storia, ma anche la prospettiva di fuga, fuga dalla civiltà, oppure e all’opposto, come disquisito dal Guenon e non solo,  rifondare l’umanità fuggita e ripensata nella reale prospettiva persa divenuta Spirituale ispirata superiore motivazione.

‘Fuga’ non solo quale malessere naufragato ed ereditato e nei geni comuni identificata, bensì ereditaria nonché necessaria stabile volontà di conoscenza oltre che medesima sopravvivenza affine e simmetrica all’evoluzione in cui ci riconosciamo come un’Anima unica con la Natura e il Mondo albergato, o almeno dovremmo se solo fossimo buoni turisti quanto onesti albergatori.  




Necessaria fuga adottata ed intrapresa dai tempi non troppo remoti di Omero (e ancor prima) e altresì ben sperimentata dai nostri valorosi esploratori polari che proprio con i greci iniziarono l’estrema avventura ‘commerciale’; non meno da valorosi alpinisti intrapresa e adottata quale rimedio e dottrina di Vita giacché nell’arrampicare c’è sempre qualcosa affine alla genetica, con il risultato che la trasformazione dai tempi dei greci agli odierni nella successiva e conseguente nuova civilizzazione ha apportato il danno necessario e sufficiente per il ‘rimpianto’ di cui il Guenon appare l’alpinista più fidato.




La guida più severa.

Il montanaro o l’indigeno più saggio e selvaggio.

L’eremita più contemplativo.




‘Fuga’ non solo qual principio e regola ed ultima ancora di salvezza come per la diletta Eremita non meno di altrettanti accompagnati nel loro luogo di transito o duraturo esilio, la qual fuga comporta certamente un diverso stato d’animo; innanzitutto e con una lieve nota di umorismo, oppure, di cinico sarcasmo, proprio in ragione (e conseguente) al torto subito da cui ne deriva presenza non gradita, quindi Stato nell’animo con lui non partecipato, animo privato del dovuto Stato, così come fu anche per Trotsky (e con lui molti altri da ambo le parti del muro) nell’ultimo sofferto respiro oppure esilio…

Per ogni Eretico fuggito.




Così pur la remota ispirazione per conto del nome che porto non ancora del tutto ufficialmente battezzato o affogato, e nel deserto accompagnato oltre che dall’istinto di rimanere preservato ed immune (per non essere da sano curato, mentre i pazzi vagano tranquilli e iperconnessi) da tanta volgar materia al libero mercato offerta, ma quantunque sempre motivato nella costante ugual medesima volontà, ieri come oggi avversata, nel voler rifondare corretta Ragione - ormai da circa trenta e passi anni -, oppure e ancor peggio, da svariati Secoli e non più anni, esiliata non men che calunniata, da quando cioè porto quella famosa barba da filosofo pur non essendo barbone del tutto privo di ‘rasato’ Pensiero (ancora non rimosso per il dovuto collettivo ‘Stato d’Animo’ detto) nello Spirito temprato non men che contrariato da tanta ma non nuova diligente ipertecnologica ‘organizzata’ offesa.

E ieri come oggi ai miei più che amati concittadini dedico e scrivo tal breve operetta…




Per fuggire ignoranza ed offesa sia morale che spirituale si tenta dovuto riparo accompagnato e difeso dalla ‘bestia’ di turno, per ‘bestia’ in questa sede intendesi essere cogitante di superiore specifica simmetrica lupina natura in globale connessione con Madre Natura (anche un po’ digiuna giacché gli agnelli son stati tutti divorati dalla pecunia, i rimanenti negli intervalli di tempo vengono sgozzati e ibernati per l’immolazione della successiva festa o mito del sacrificio, dacché ne deriva e consegue, che allevare un lupo mi par logico onore alla Dèa Natura oltre la fortuna per  l’agnello sacrificato al tempio di Dio…), nei remoti collegamenti accompagnati da dovute esplorazioni, ed in compagnia, non mi sembra neppure il caso di dirlo, del buon Dio, il fondatore segreto della Apple, seminata raccolta ed evoluta sino al palmare della foglia formato prestampato ultra piatto compatibile per tutte le stagioni con varietà di colore e luminescenza… a scelta!

Che Nikon ci perdoni per il desolante panorama offerto…




L’importante leggere – nei restanti intervalli di tempo fra un secolo e l’altro delle dovute connessioni - le remote istruzioni per non essere perseguitati da virus (ex batteri) in coloniale libera fondazione abbaiare a comando e futuro istinto: ripetere ciò che si deve dire prima ancora del cogitare dalla foresta centrale lentamente avanzare e comandare: cosa meglio urlare ed essere, quindi ululare o non essere al miglior prezzo convenuto e concesso dalla spettabile Compagnia?

Questo il dilemma!




Le formiche elettriche in questo sogno senza apparente via d’uscita oltre l’amata Eva divenuta penitente Eremita mi divorano lo stomaco, però sono contento di partecipare all’Apple iper-connesso…   

Di disturbati accompagnati da idioti non provo uguale cristiana umiltà non ancor del tutto redenta o convertita, per ciò, di cui loro malgrado portatori nella completa ignara carenza e strana patologia, ringrazio Madre Natura oltre la pregata Madonna, nei dovuti intervalli di Tempo, quando Giano mio fidato amico, mi riporta all’Unica Ragione della sana corretta preghiera invitandomi, per quanto possibile, di non sporgermi in Vista alla finestra giacché, Giano il mio amico, mi aggiorna anche circa una nuova guerra stellare scorrere fra la cometa e la grotta…




E dalla grotta di rimando fin su alle comete ormai prive di cielo e limpido cristallo!

Il vecchio saggio Pitagora ci ha sempre ammonito circa l’armonia corrotta!




…E noi che credevamo al povero Porfirio, anche lui ben esiliato oltre che caduto in ugual grotta, in compagnia della Ninfa in attesa dell’ultima spot non ancora hot del momento: Nikon in offerta con scheda pixel incorporata e prepagata con  foto annesse e connesse non c’è neppure bisogno del Viaggio lontano dai Proci, basta formulare il numero verde alla Rete Wi-Fi (noto esploratore ex cinese passato ai russi poi rivenduto agli inglesi, ora lo si può trovare ai mercatini di Natale di Bergamo e dintorni, dicono faccia il doppio gioco anche quando connesso perché viene dal freddo, i francesi fra un suicidio e l’altro sembrano interessati all’affare, i russi stanno barattando le ultime offerte del Natale ortodosso in cambio della prossima poltrona presidenziale)…




(Pietro rimane a guardare!)

…Insomma il nostro Wi-Fi è più che degno esploratore speriamo non arrivi la zarina fra un intervallo di tempo e l’altro, lei ne ha tre e non sono addetti ornitologi…

Riporto la mia amata Eremita dalla breve gita fuori grotta entro la Foresta, son certo che lì dati e memoria al gelo e al freddo saranno ibernati, quando scongelati potremmo camminare in un mondo nuovo più sabbia che gelo, ed ove finalmente sgorgherà solo torrenti di oro nero, mi correggo, olio nero, il gas lo potremmo respirare ed inalare negli intervalli di tempo fra una Compagnia e l’altra permettendo, e quando prima di esalare l’ultimo muto respiro da dietro la maschera accompagnata dal saio ci abbracceremo e ci riconosceremo non più operetta o teatro naufragato, ma il dramma intero inscenato aver superato quanto dal veggente rivelato, mentre gli spettatori urlano ed abbaiano a comando…

Fra un intervallo e l’altro… 
       




E la vita nei boschi sarebbe una fuga?

Fuga è il nome che le persone incagliate nelle secche dell’abitudine danno allo slancio vitale.

Allora un gioco?

Certo!

Come chiamare altrimenti un periodo di reclusione volontaria in terra straniera, con una cassa di libri e un paio di racchette da neve?












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