IL BIPENSIERO
Winston
lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e inspirò piano….
La
mente gli scivolò nel mondo labirintico del bipensiero:
Sapere
e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si
pronunciano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due
opinioni che si annullavano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e
tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica;
rinnegare la morale proprio nell’atto di rivendicarla; credere che la
democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l’unico
garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma,
all’occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente
dimenticarlo di nuovo. Soprattutto per applicare il medesimo procedimento al
procedimento stesso.
Era questa la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell’indurre l’inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate posto in atto. Anche la sola comprensione della parola ‘bipensiero’ ne implicava l’utilizzazione.
Il
passato, rifletté, non era stato solo modificato, era stato distrutto
completamente. E difatti, com’era possibile fissare perfino i fatti più
evidenti quando ne esisteva traccia solo nella propria memoria?
…Cercò
di ricordare in quale anno aveva sentito parlare per la prima volta del Grande
Fratello.
…Doveva essere successo durante gli anni Sessanta, ma esserne certi era impossibile! Nelle cronache del Partito, ovviamente, il Grande Fratello figurava come il leader e il guardiano della Rivoluzione fin dai suoi primordi. A poco a poco le sue imprese erano state sempre più spostate indietro nel tempo ed erano ormai ascritte ai favolosi anni Trenta e Quaranta quando i capitalisti, coi loro strani cappelli a cilindro, ancora percorrevano le strade di Londra in macchinoni folgoranti e solo da loro dipendeva il meschino concetto di Tutto…
‘Proprio
la persona che cercavo’,
…disse
una voce alle spalle di Winston…
Winston si voltò: era il suo amico Syme che lavorava al Reparto Ricerche. Forse ‘amico’ non era la parola giusta. Oggi non c’erano amici, ma solo camerati o compagni. Era però vero che la compagnia di alcuni di questi ‘compagni/camerati’ era più piacevole di altre.
Syme
era un filologo, specialista in neolingua. Faceva parte, in effetti, di
un’enorme squadra di esperti che al momento erano impegnati nella messa a punto
dell’Undicesima Edizione del Dizionario della Neolingua. Era un ometto esile,
dalla corporatura più piccola di quella di Winston, con capelli neri e grandi
occhi sporgenti, pieni di malinconia e arguzia, che tutte le volte in cui vi
rivolgeva la parola sembravano passare in rassegna ogni singolo lineamento del
vostro volto.
‘Come va il dizionario?’,
…chiese
Winston alzando la voce per vincere il rumore.
‘Procede lentamente’,
…rispose
Syme!
‘Adesso sono agli aggettivi. E’ un
argomento affascinante’…
A
sentir nominare la neolingua, il volto gli si era illuminato all’istante.
Spinse da parte la gavetta, prese il pezzo di pane in una delle sue mani
delicate e il formaggio nell’altra, poi si chinò in avanti verso Winston, in
modo da non essere costretto a gridare…
‘L’UNDICESIMA Edizione è quella
definitiva’,
…disse!
Stiamo dando alla lingua la sua forma finale, quella che avrà quando sarà l’unica ad essere usata (tu, Winston, pensò senza però dirlo, giacché il sospetto facente parte del pane qual solo companatico della nuova cultura: dovresti pur saperlo, dovresti ben sapere come nella cancellazione della Memoria e del Pensiero ogni Rima o altro linguaggio circa la sostanza della Vita venga costantemente monitorato, i nostri fidati segugi, cani ben addestrati, sono la linfa del futuro Verbo…); quando avremo finito, la gente come te dovrà impararla da capo.
Tu
credi, immagino, che il nostro compito principale consista nell’inventare nuove
parole.
Neanche
per Idea!
Noi
le Parole e con esse Idea Pensiero e Dio… le distruggiamo, a dozzine, a
centinaia.
Giorno per giorno (nell’apparenza di creare un linguaggio universale), stiamo progressivamente riducendo il linguaggio all’osso (come era all’inizio dei Tempi da quando l’Uomo Alto e quello Basso….).
L’UNDICESIMA
Edizione conterrà solo parole che non diventeranno obsolete prima del 2050. E’
qualcosa di bello, la distruzione delle Parole! Naturalmente, c’è una strage di
Verbi e Aggettivi, ma non mancano centinaia e centinaia di nomi di cui si può
fare tranquillamente a meno. E non mi riferisco solo ai Sinonimi (che sono
sempre anonimi, ridacchiò con se stesso), sto parlando anche dei Contrari
(Contrari a tutto e tutti così abbiamo imparato a manipolare falsi Eretici!).
Che bisogno c’è di una Parola che è solo l’opposto di un’altra? Ogni Parola già contiene in se stessa il suo opposto (come l’odierna Vita). Prendiamo “buono”, per esempio. Se hai a disposizione una parola come “buono”, che bisogno c’è di avere anche “cattivo”? “Sbuono” andrà altrettanto bene, anzi meglio, perché a differenza dell’altra, costituisce l’opposto esatto di “buono”.
Ancora
se desideri un’eccezione più forte di “buono”, che senso hanno tutte quelle
varianti vaghe e inutili che poi danno origine ad incresciose Poesie e Rime o
altri inutili Pensieri! Basta solo dire “acplusbuono” il che è più facile da
digitare ed insieme digerire non ti pare Winston!?
Alla fine del processo tutti i significati connessi a Parole come bontà e cattiveria saranno coperti da appena sei parole o, se ci pensi bene, da una Parola Sola come un Unico Dio.
Non
è splendido Winston!?
Non
hai ancora afferrato l’intera impalcatura su cui poggia il nostro infallibile
meccanismo la Neolingua Universale e tanti a controllarne il corretto
svolgimento ed intendimento dell’Unico Vero Concetto!?
Non
è meraviglioso tutto ciò Winston!?
Pensa ai nostri ragazzi pronti a sfondare ‘finestre’ case e crani a martellale e poi udire solo l’Unica Verità della Neolingua all’etera distribuita e comandata! Provo i piaceri d’un Tempo passato…
Non
capisci che lo scopo principale di cui abbisogna la nostra Società del vero e
sano Commercio e a cui tende la neolingua è quello di restringere al massimo la
sfera d’azione del Pensiero?
Senti
ora proprio qui vicino il fracasso dei nostri Fratelli al lavoro: stanno
iniziando ad applicare il Vero Unico Dizionario, un po’ di scasso e qualche
martellata ad un diverso Pensiero è pur necessaria al Progresso!
Alla fine renderemo lo PSICOREATO letteralmente impossibile, perché non ci saranno Parole con cui poterlo esprimere, è il fine della connessione al Grande Mondo Vegetale al Formicaio Universale! Ogni concetto di cui si possa aver bisogno sarà espresso da una sola breve parola digitata e dalla parabola del Grande fratello controllata e tele-trasmessa!
E
il cui significato, bada bene, Winston sarà stato rigidamente definito e
conformato per il nostro Tempo così distribuito digitalizzato ed a reti
unificato.
Nell’Undicesima
Edizione saremmo già abbastanza vicini al raggiungimento del Karma assoluto, ma
il processo continuerà per lunghi anni, anche dopo la morte tua e mia. Ad ogni
nuovo anno, una diminuzione nel numero di Pensieri e Parole e una contrazione
corrispondente della conoscenza e con essa d’ogni singola coscienza rimossa.
Provo l’orgasmo vero del Potere! Alla fine la Rivoluzione trionferà quando la
lingua avrà raggiunto la perfezione assoluta (logicamente ci vorrà qualche anno
per gli Eretici…).
Pensa Winston, tutta la letteratura del passato sarà distrutta, nessuna Poesia, nessuna Rima, nessun’Arte per questa ed ogni Via! Solo qualche degno e scelto ‘pittogramma’ lungo i viali d’accesso del Popolo… Tutti i Poeti d’un tempo semplicemente mutati in qualcosa di diverso e trasformati nell’esatto opposto, pensa come un Cristo divenire Giuda e Giuda chiedere la clemenza di Cristo.
Questo
il vero e sano progresso…
Anche
la letteratura del Partito cambierà, anche i suoi slogan cambieranno. Si potrà
mai avere uno slogan come “La libertà è schiavitù”, quando il concetto stesso
di libertà sarà stato abolito? Sarà diverso anche tutto ciò che si accompagna
all’attività del Pensiero da noi costantemente aggiornato e monitorato. In
effetti il Pensiero così come uno strano tempo non esisterà più, almeno non
come lo intendiamo ora.
ORTODOSSIA
VUOL DIRE NON PENSARE, NON AVER BISOGNO DI PENSARE… Ed odi i nostri segugi
al lavoro per l’Undicesima Edizione del Dizionario Universale… Che meraviglia
che Intelletto che Pace e Libertà in quel boato…
(G. Orwell, 1984)
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