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Il tordo beffeggiatore (39/40)
Prosegue nell'...
...lento inesorabile declino (Seconda parte) (42)
Il lento
inesorabile declino dell’odierna civiltà lo si può misurare non in ragione di
un apparente Dialogo scaduto nel pettegolezzo come spesso leggiamo ad uso e
consumo di ‘quarti quinti e sesti’ livelli di similar potere giacché dipendono
anche loro da un celato velato padrone e tutore, bensì da una attenta analisi
di ciò cui realmente e concretamente negato, ed in ciò, cui delineata una
presunta economia a breve scadenza di mandato (…giacché la vera solida economia così come una più seria ed
onesta industria si concretizza nella lunga scadenza produttiva delineando e
poggiando le proprie ed altrui basi sui motivi della Storia tenendo in essere
tutte le esperienze stratificate nei secoli di indelebile Memoria in cui la stessa ha pur fallito, ragion per
cui il motivo, anzi i motivi dei ‘cambiamenti climatici’ non sono un passatempo
da invasati o ancor peggio una visione negata ma una realtà concreta con cui
ognuno e soprattutto gli addetti ai lavori dovranno fare i dovuti conti…) dettare i propri motivi e sollecitare
monolitica urgenza di potere nella forma a lei più consona che non sia
dittatura…
…Mi auguro
che i custodi della Legge all’ultimo porto cui il potere decisionale siano
sufficientemente accorti dell’inganno offerto in cui l’improprio regime rischia di far precipitare l'intera istituzione della democrazia...
Infatti
sto misurando il dito della mano fra l’indice ed il medio posto…
…Ed il
Fosforo di guardia in cotal urgenza di un duplice doppio mandato rilevare e rivelare il virus
innestato anche se travestito ed invisibile nel nuovo mondo a cui tutti liberi
e connessi ma non sufficientemente vigili sull’intero (doppio) inganno di una rete in
uso al globale mondiale dominio & potere così da porre ‘nessuno tutti ed ognuno’ alla graticola
di ben altro inferno e misfatto mascherato da paradiso ad uso e consumo della
prestigiosa industria del Futuro Orwelliano nel motivo ben celato…
…Ed
altresì su tutti quei valori che formano e formeranno tale condizione di vita i
quali determinano una obbligata scelta contesa fra alterni principi innestati
dalla politica alienata al Diritto anche se virtualmente tutelato difeso e
programmato così come al vero Dialogo da cui ogni uomo e alla
democrazia proteso ed evoluto…
Non certo
questione di virus o antivirus la condizione della scienza e/o della ricerca
giacché regnano ben altri virus e l’importante è sollecitare tutti quegli
anti-corpi in cui sia la Memoria che la Storia reagiscano alle condizioni
ottimali di Vita.
Non è
questione di immonologia o altra dotta scienza farmacologica.
Neppure,
se per questo, l’uomo di altro colore o credo.
Non è
questione di petrolio o gas dal mare tratto semmai come l’intero oceano
risponderà dell’intero misfatto.
Non è
questione dello sbarco determinare miglior condizione dell’italico così ben
difeso vilipeso e truffato ma semmai come possa incidere geostrategicamente e
geopoliticamente cotal distribuzione per chilometroquadro.
Neppure il
quadro dipinto ed il dado dal Cesare tratto nella via apparentemente linda e
pulita nel colore sfumato alla Galleria esposto, semmai come i valori alla
vista donati nell’aristocratico destino votato ed incorniciato nonché
predestinato possano fornire miglior ornamento alla Natura contraffatta
d’ognuno senza Arte alcuna, senza ideale che non sia 'occhio' sottratto alla
dovuta necessaria coscienza dall’Anima tratta qual Dio meditato e nobilitato
della vista raccoglierne dovuta mediazione nonché ispirazione.
L’Arte
come la Natura è cosa Divina in cui ogni immagine tratta appartiene
indistintamente al dono di Dio quanto dello scienziato nel poterla decifrare in
tutte le sfumature e tonalità ammirate, se fosse monocromatico avvento oppure
iconoclastico futuristico destino avremmo delineato un Futuro senza scienza e
Dio per solo ammirarlo incorniciarlo e di conseguenza porlo alla vista
d’ognuno.
…Anche il
Fuoco del Tempio abbisogna del suo Sacerdote per rinnovare l’Anima del Dio
quanto degli Dèi per pregarne Principio e Ragione, e non certo il sacrificio di
un cesare violento che possa inondare ed annegare di sangue l’altare per il
popolo unito nel rito quanto rinnovato nel mito d’un capro espiatore ben noto.
Il cesare ha i suoi padroni nell’impero asservito, ed il poliziotto,
similmente, asservito all’urgenza della politica nel motto d’una antica squadra
con una sigla nuova servire medesimi padroni e ideali noti d'una Storia
fallita…
I motivi
della Storia rinnovati ed evoluti oltre le colonne del Tempio oltre le colonne
di Pietro oltre le colonne della Scienza oltre le colonne d’ogni proprio ed
altrui mare navigato, e porli di conseguenza, in un più vasto Quadro dipinto in
ragione del proprio ed altrui Destino condiviso che non sia un antico Tempio in
cui l’agnello sacrificato.
Facile
conquistare mari terre e piazze, più difficile imporre le Ragioni della Storia
e del Diritto sottratte alla dovuta Memoria.
Facile
servire il piatto alla folla qual cameriere incaricato, più difficile è far
comprendere come l’intero Albergo può e deve esser gestito anche nell’alterno
motivo in cui ogni retto gestore incaricato nel breve stagionale credo della
vacanza della vita dedotto può offrire quale comunitaria appartenenza… che non
sia breve e con bella vista allietata ed incorniciata con Arte dipinta
ed esposta, la differenza risalterebbe all’occhio fra ciò cui esposto e ciò da
cui l’ispirazione formare l’Opera così nobilmente dipinta quantunque privata
però dell’Arte a cui ogni Anima sollecitata ed in qual tempo allietata…
…Consiglio
a cotal gestore degna carta da parati da cui trarre futuro manifesto della
propria ed altrui condizione di appartenenza e non sia mai detta Arte
con-Divisa…
Non è
questione chi dei due (vice direttori) possa decidere la miglior cartolina o la
carta appena detta allietare arredo e vista, semmai come uno associato
all’altro complici d’un misfatto trascurato per coloro che nell’urna quanto
nella valigia hanno affidato il credo derubato, un malloppo di milioni sbarcati
incassati e poi restituiti in comode rate mensili, affinché ciò sia di esempio
per bambini da adulti accompagnati e ignari futuri elettori villeggianti
così ben alloggiati ed albergati donde proviene predica e gestione con la
dovuta mancia al cameriere.
Neppure,
se per questo, di sana duratura Democrazia, quando la Parola sgradita viene,
come un Tempo non troppo remoto, tacitata con sana evoluta informatica scienza
estromessa, giacché poco vale qual Verità aliena ad ogni Regime rosso o nero
che sia.
Non è
questione di Diritto accompagnato dal Libero Arbitrio al popolo abdicato nella
consuetudine del voto decidere e porre la differenza del potere manifesto sottratto
al conto e bilancio della coscienza e ragione, bensì quanto la dovuta
necessaria pedagogica medesima scienza dall’urna tratta richiamarlo all’antico
misfatto ed illuminarlo circa il pericolo ‘contratto’ giacché chi pericoloso
per se medesimo in genere anche con il prossimo difetta e da cui acclamato qual
invisibile virus intaccare Ragione e Pensiero di chi poco incline alla capacità
di scorgere il Virus con annesso pericolo, giacché il male spesso tende ad
intaccare tutte quelle facoltà le quali nobilitano l’uomo.
Non è
questione del diverbio fra il gatto con la volpe e l’invisibile topo, semmai
come l’‘unione confederata’ nata possa partorire lo Stato Unito nella duale
divergenza; giacché come intendiamo e vediamo non il meglio viene deciso, ma
quanto l’economica efficienza pretende; non il meglio viene abdicato e
destinato all’uomo ma quanto meglio possa far evolvere l’insana breve parola
della politica accompagnata all’economia. Ragion per cui non il potere della Conoscenza,
quello ciò richiamato alla Ragione della Scienza, ma quello più consono al
potere della politica immune da ogni Idealismo da cui indistintamente l’uomo
nato.
Non il
Tempo della breve Storia nata immune alla Memoria decidere le Stagioni della stessa, semmai l’intero apparato immunitario nel rifiuto del Virus contratto.
Quel Virus che ben conosciamo invisibile nel male intaccare tutti quei valori
di cui il Diritto, e, se posto all’occhio attento del microscopio intaccare il
tessuto sano per abdicarlo all’antico male di nuovo contratto. Quel male antico
da cui il Virus nella Genetica quanto dalla Scienza ignorato, portare alla
progressiva irreversibile inesorabile paralisi qual nobile cancro ereditato nei
motivi d’una o più Storie antiche ignorate.
Taluni
pensano e dicono che sia la qualità dell’aria respirata, altri pensano
questione di cibo della cucina avariata, altri nella nobile e dotta scienza
dell’alchemica parola dedotta se pur quotidianamente contrasta virale urgenza
che infondo nobilita l’italico suolo così maltrattato dell’apparato comunitario
derivato da cui dipende la digestione d’ognuno.
Fors’anche
anche questo infettato da medesimo purulento ingrato virus visto che pur la folla
ben in vista sulla Piazza eppure nessuno raccoglierne l’urlo disperato qual
Cristo in Terra comandato e Pietro nominato, che sia un po’ Eretico nonché
notaio d’un più elevato Credo ciò confermo… e credo…
…Confermo
cioè tutte le bastonate per ogni costola fratturata per la Parola donata nonché
acclamata… e medesimi pretoriani proteggere la folla, pretoriani che mai
gradirono Voce e Regno eppure guardandoli uno ad uno nel riso unito e disgiunto
e in ciò cui protetto è come ammirare un Quadro antico all’ombra di Cristo dopo
il Tempio e distinguerne il nuovo Imperatore acclamato e non certo illuminato
da qualsivoglia credo…
A te
saluto (vice) Imperatore accompagnato dal tuo ed altrui buffone preferisco un
diverso Credo nella lenta mia Evoluzione… Destino… d’un Regno ben
Superiore alla limitata disgiunta parola… acclamata ma non certo udita…
(in memoria di Fabrizio De André)
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