CHI DELLA FOLLA, INVECE,

CHI DELLA FOLLA, INVECE,
UN LIBRO ANCORA DA SCRIVERE: UPTON SINCLAIR

venerdì 29 giugno 2012

BREVE DIARIO (2)






































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Il viaggio inizia il 12 luglio 1520.
Le tappe degli spostamenti e le soste sono indicate con grande precisione,
seguendo il calendario delle feste religiose. Per giungere fino ad Anversa,
Durer impiega 22 giorni, dal 12 luglio al 3 agosto. Ad Anversa risiederà
per l'intera durata del viaggio, allontanandose per brevi visite alle città 
vicine.


































Da Norimberga a Francoforte



Il giovedì dopo san Chiliano io, Albrecht Durer, a mie spese per vitto e
quanto altro, sono partito con mia moglie da Norimberga diretto verso
i Paesi Bassi.
Lo stesso giorno, dopo aver passato Erlangen, ci siamo fermati per la
notte a Baiersdorf e abbiamo speso 3 pfund meno 6 pfenning.
Quindi il giorno seguente, venerdì, siamo giunti a Forchheim, dove ho
pagato 22 pfenning per la scorta..........

























Primo soggiorno ad Anversa



Ci recammo quindi ad Anversa.
Presi alloggio alla locanda di Joost Planckfelt e la sera stessa l'agente
dei Fugger, di nome Bernhard Stecher, ci offrì una cena sontuosa, ma
mia moglie mangiò alla locanda. Per il trasporto delle nostre tre perso-
ne ho dato al vetturino 3 fiorini d'oro e per il trasporto delle merci ho
dato a Staiber ...Item la domenica successiva al giorno di San Pietro
in Vincoli il mio oste mi condusse nella casa del borgomastro di An-
versa.
E' di recente costruzione, straordinariamente spaziosa e ben sistemata,
con stanze splendide, ampie e numerose, con una torre riccamente de-
corata, un giardino immenso, insomma una casa di tale magnificenza
come mai ne avevo viste in alcun paese tedesco.


























C'è anche una strada molto lunga, affatto nuova, che consente l'ac-
cesso alla casa da entrambi i lati: (la casa) è stata costruita per suo
desiderio e con il suo contributo.
Item ho dato 3 stuber al messaggero. 2 pfenning per il pane e 2
pfenning per i colori.
La domenica, era il giorno di Sant'Osvaldo, i pittori mi invitarono nel-
la loro sede con mia moglie e la cameriera.
Vi erano stoviglie d'argento in gran quantità, ornamenti preziosi e cibi
oltremodo squisiti. Anche le loro consorti erano tutte presenti e, quan-
do venni condotto al tavolo, la folla stava in piedi sui due lati proprio
come si facesse scorta a un gran signore.




















Vi erano fra loro personalità di rango che, con profondi inchini, mani-
festarono nei miei riguardi il massimo rispetto. Dissero che intendevano
fare tutto ciò che era in loro potere per rendermi cosa gradita.
Mentre venivo fatto oggetto di così grande onore, giunse un messo dei
signori di Anversa con due servitori e mi fece dono di quattro boccali
di vino. Essi mi chiedevano di accettarlo in segno di omaggio e dimostra-
zione della loro benevolenza.
Da parte mia ringraziai molto umilmente e ofrii i miei umili servigi.
Giunse poi mastro Peter, maestro di legname della città, il quale mi fece
dono di due boccali di vino, offrendomi i suoi servigi.




















Dopo esserci trattenuti a lungo in allegria fino a tarda notte, ci riaccom-
pagnarono solennemente a casa con le lanterne; mi pregarono di accettare
la loro benevolenza e di fare qualunque cosa mi fosse gradita, contando
in ciò sul loro pieno aiuto.
Li ringraziai dunque a mia volta e andai a dormire.
Sono stato a casa del maestro Quentin e ho visitato inoltre i loro tre cam-
pi da tiro. Ho consumato un pasto eccellente con Staiber, e un altro con il
fattore del Portogallo, a cui ho fatto un ritratto a carboncino.
Ho ritratto anche il mio oste. Il suo studio richede una cura particolare.

(Albrecht Durer, Viaggio nei Paesi Bassi)













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