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Al di sopra del bene e del male (24)
FRAMMENTI SCONSIGLIATI
AI SERVI DEL POTERE
Mi ripropongo ora di discutere un punto riguardo al quale i nostri
avversari si vantano molto spesso di avere la meglio su di noi: con questi
segni universali, ‘tutto’, ‘ogni cosa’, ‘tutte le cose’, e altri segni che nei
testi sacri (come nell’Apocalisse) designano la totalità, molto spesso essi pretendono
di confermare la loro dottrina, senza fare la minima distinzione fra le
sostanze e affermando invece che tutte le sostanze senza eccezione, quelle
malvagie come quelle buone, le transitorie come le permanenti, sono state fatte
e create dal Signore giusto, Dio vero e santo. Con l’aiuto del vero Padre, Mi
propongo di confutare la dottrina per mezzo di sacre testimonianze e dei più
solidi argomenti.
Bisogna dunque sapere che i suddetti segni universali, pur essendo
definiti tali dai grammatici, non possono esserlo in maniera così assoluta dai
sapienti ispirati da Dio, nel senso cioè che sotto un qualunque segno di
universalità sia compresa la totalità assoluta delle sostanze, delle azioni e
perfino degli accidenti. E’ chiaro che questi sapienti li definiscono
universali solo nel contesto in cui vengono usati, non nel senso che sotto un
qualche segno di universalità siano comprese puramente e semplicemente tutte le
cose buone e tutte quelle malvagie; tanto più che il bene e il male non hanno
nulla in comune e non possono derivare l’uno dall’altro, perché si distruggono
a vicenda e si combattono in una guerra suprema ed incessante.
Pertanto, bisogna tener presente che i suddetti segni universali
assumono nei testi sacri significati. Vi sono infatti alcuni segni universali
che designano le cose buone, fatte nella sapienza, grandemente desiderabili e
permanenti in eterno, cose che obbediscono al Signore Dio nostro in ogni
necessità. Vi sono poi altri segni universali che designano le cose malvagie,
vane, transitorie e da rifiutare, cose che i fedeli di Gesù Cristo devono
considerare come lordura, se vogliono guadagnare il Signore nostro Gesù Cristo.
Vi sono anche altri segni universali che designano ciò che, come si
legge, fu posto un tempo sotto il potere del re di Babilonia e che doveva
essere consegnato nelle mani dei predoni o, addirittura, devastato da un ‘re
dalla faccia arrogante’; segni che indicano, come crediamo, ciò che fu
imprigionato dalla Scrittura sotto il dominio del peccato, ‘affinché fosse data
ai credenti la promessa in virtù della fede in Gesù Cristo’; e anche ciò che fu
imprigionato nell’incredulità del Signore vero Dio, perché Dio avesse pietà di
tutti coloro che credevano in lui. Perciò questi segni universali designano ciò
che doveva essere riconciliato, restaurato, instaurato, rinnovato, compiuto e
vivificato dal Signore Dio nostro e da suo figlio Gesù Cristo, come si trova
chiaramente esposto nelle Scritture.
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