La civiltà così come la conosciamo o pensiamo conoscere (come spesso
quel ‘Dio’ Dèi e ‘nulla’ oggetti di eterne argomentazioni quali principi
regolatori in cui l’uomo si domanda, in opposti o concordi motivi, i ‘perché’
della vita: le ragioni del privilegio o della miseria, il destino accompagnato
a molte altre domande con cui si distingue per la capacità della ragione, o se
non altro dovrebbe, fin tanto ancora in uso, …contraddistinguere nel senso
‘gnostico’ o all’opposto ‘ortodosso’ di volontà e conoscenza, oggetto e motivo
di nostra attenzione in codesto ‘blog’ da cui distribuiamo giusta ‘fotosintesi’
e nutrimento per rifletterla, fin tanto la democrazia ci assiste, al bosco di
probabile vita, linfa e ossigeno principio e giusta condizione di crescita…) si
è evoluta nella forma più congeniale all’uomo. Nei millenni e secoli si è
giunti alla ‘democrazia’ più o meno manifesta in quasi la totalità della Terra
abitata, così come si è simmetricamente creata la perfetta capacità di abitare
ugual contesto detto, nelle ragioni di una Geografia (indipendentemente dai
principi della storia cui ognuno costretto giacché i motivi di conflitto fra
una Natura democraticamente evoluta, pur nei ‘terremoti’ che hanno
‘rivoluzionato’ le originarie condizioni, e, i principi espressi nella volontà
di voler conoscere e quindi regolare l’esistenza su una presupposta superiorità
riflessa nello specchio di quanto ‘antidemocraticamente’ conquistato, hanno
reso manifesti eventi nei quali riconosciamo e misuriamo la nostra costante
evoluzione) e Storia più o meno
compiuta, le quali hanno manifestato e continuano giornalmente a manifestare le
opposte zolle su cui edificare quel termine su cui tanti troppi si misurano:
‘democrazia’ per l’appunto così enunciato…
Cosa è per il vero la democrazia?
Cosa era e cosa diverrà?
Come è nata e come si evolverà?
Chi ne è custode e chi colui che la farà ulteriormente progredire o al
contrario regredire?
Donde viene e dove andrà?
Tutte domande su cui i vari addetti ai lavori della ‘casta’ si
affannano in questi giorni, ove, appunto, la Storia manifesta le urgenze
asservite all’Economia. Ed in questa sede mi astengo nel fare nomi fatti e
luoghi, fedele a quel principio gnostico regolatore del fattore Tempo, su cui
lo spazio e l’Universo manifestano i principi dell’essere ed appartenere in
modo ‘ciclico’ o (dicono) ‘evoluto’ alla Storia, riflesso del Secondo vissuto.
Quindi per non essere ermetici ed opposti alla ciclicità detta, privi ed immuni
a qual si voglia paradosso umano…, infiniti, cioè, rispetto al Tempo e la
Storia nello spazio evoluta…
Ognuno convinto di tutelare, in nome di un evento importante, il ruolo
della cosiddetta Democrazia nominata ed abusata o troppo spesso violentata, sia
in ambito nazionale ed europeo e successivamente mondiale, vorrebbe parlarne
per ribadirne il concetto il quale secondo la cultura stratigrafica accertata
pensa essergli proprio e confacente con il suo bagaglio genetico. In riferimento
a quanto detto quante volte abbiamo visto e continuiamo a vedere Orrori ed
Errori in nome di una presunta democrazia raggiunta la quale per essere
tutelata nei presunti traguardi ed ove ognuno si riconosce o all’opposto ne
accerta i limiti, manifesta tutte le sintomatologie contrarie della manifesta
provenienza, ed altresì vi regna il
‘velato’ accompagnato dall’inganno…
In realtà e verità dei fatti, chiunque con un giornale pagato dallo
Stato, di cui gode privilegi e contributi, quindi immune dalla libera e
democratica parola, ma con la quale parola si misura, e simmetricamente, i loro
colleghi distribuiti ‘democraticamente’ alla ‘parabola’ della nuova
‘visione’… dal ‘canone’ distribuita,
paradossalmente servi indistintamente dei propri padroni, parlano e ciarlano di
Democrazia ed ora più che mai di… Economia… Sia chiaro, ora che nasce la giusta
rima alla luce della strana parola evoluta nel paradosso di codesta democratica
via… rispondiamo all’inganno della vita dalla materia gestita.
Nella realtà dei fatti il paradosso detto da quanto loro pubblicato ed
enunciato (in ragione e fedele all’interesse principio di ogni stato, e chi è
Anarchico o solo Eretico accertato figlio e servo del proprio Spirito e anche
perseguitato…, il pennivendolo appare un onesto e comune ciarlatano) è da loro
pubblicamente ‘accentrato’, in rappresentanza di un stato virtualmente
democratico.
Libertà ed economia difficilmente vanno di comune accordo!
Ragion per cui, anche se propensi al dono che contraddistingue o dovrebbe
contraddistinguere l’uomo più o meno evoluto (tanto è vero che si riconoscono
dalla ‘testata’ cui ogni ragionamento vorrebbe apparire arguto), sempre facenti
parte, però, di una casta la quale nel paradosso della ‘parola’ e nella
stratigrafica cultura cresciuta, per il vero è nemica, sia della libertà, che
della democrazia così tradita. Perché accentra il potere, a cui e con cui, si
riconosce la loro ‘parola pre-costituita…’. Chi piccolo o eretico, o come
detto, anarchico avverso o solo allergico, figlio del suo Dio folle in Cristo,
sarà democraticamente taciuto… in ragione dell’ortodosso principio da ogni
‘verbo’ discusso…
Abbiamo tutti visto, a conferma di quanto detto, il ‘bravo scolaro’,
primo ministro di stato, prendere parola per ribadire pubblicamente (fedele
servo della ricchezza del nuovo Impero da un Cancelleria distrutto e poi
rinato), che lui, pur non essendo calvo ne ‘nero’ compiuto, ma figlio di chi il
potere ha voluto, non essendo riconosciuto dal popolo sovrano, i connotati ha
modificato, fedele ad un popolo che urla il cambiamento anti-democratico votato
per ragion di stato… Fedele all’Impero evoluto, ove se pur da tante nazioni
composto, uno solo detta l’insana economia per vincere la nuova supremazia ed
anche la perenne guerra persa ragione della sua vita. Un solo maestro in questa
accademia e tutti gli altri hanno taciuto: scolari ed alunni… della nuova
Cancelleria affinché la baionetta non sia giammai spuntata all’ora della
lezione di cui non è gradita la memoria… inquisita.
Ecco…, scusate…, ma torna la Rima, quando la risposta braccata chi
pensa la vita regolata dalla meschina materia. Allora, come dicevo, sono
partito in tono deciso e più che accademico e alquanto serio, io Eretico
perseguitato che da tempo sono perseguitato (da chi cieco ad ogni diritto
violato e democraticamente difeso) in ragione del mio pensiero eternamente
esiliato. Come quell’umile Fraticello in un tempo o evo non troppo antico
(costruisco alla mia povera ora degna e rimata risposta alla democratica
parola) arso al fuoco di chi evoluto nel ricco creato e della ricchezza e
ingiustizia ne fa ragione e regola di vita. In quella (falsa) democrazia Dio fu
arso vivo al rogo perché sosteneva la povertà inquisita della Prima Parola…
Ecco, signori, oggi come allora, visto che tutti siamo figli di quelle
ceneri della Storia, un nuovo Eretico, mentre cammina al patibolo della stessa
ora, apostrofa parola e risponde ai molti che calunniano e sputano su l’antico
motivo ed ingombrano il suo (quanto mio) umile cammino, per questo arso da
ugual principio di chi privò il diritto alla parola… perita e sconfitta…
Dalle fondamenta di quella ‘democrazia’, che ancor prima fu Impero,
sveliamo il paradosso della memoria in quanto mise al Teschio chi aveva
partorito siffatto umile servo di Dio… Obbedì ad un popolo che voleva il suo
Dio morto (ogni Dio per il vero nato…). Quindi, come dicevo, il calvario di
questa ‘democrazia’ ha conosciuto molti inciampi, e chi può dar motivo di
giusta ‘parola’ deve essere accorto a non compiere contraddizione antica di chi
predica ‘retta’ parola al salmo del Tempio, poi uccide il Profeta del verbo…
pregato (strana contraddizione giammai capita, nominata condizione dell’essere
ed appartenere al senso morale della vita….?). Tra il ‘verbo’ pregato ed il Dio
crocefisso in odor di Eresia perseguitata dallo stesso suo popolo… e poi
ancora, nella colpa commessa, creare e fondare Chiesa per espiare il peccato
consumato, per poi di nuovo ‘democraticamente’ e ‘cristianamente’ fondare ugual
Impero per crocifiggere il Verbo quale ‘verso’ di Dio…
I signori di allora, dotti dottori di chiesa (per chi non immune alla
Storia), pii e retti nel dispensare ‘divina parola’, custodi dell’Ortodossia e
della Teologia fondata da chi uscì dal Tempio così avverso allo stesso suo Principio.
Ragion per cui, io che sono a buon diritto perseguitato da chi araldo e custode
o fors’anche solo falso padrone dello stesso principio (ora disquisito) da lui
così tradito, posso ben dire… che la ‘democrazia’ si misura nel paradosso della
persecuzione, chi di ugual principio (si professa) custode ed araldo di quanto offeso e tradito.
In verità si fa verbo e AntiCristo
dell’opposto di quanto falsamente ed indegnamente professato e sacrificato
(libero arbitrio inquisito). Volpe a guardia del pollaio comandato e custodito
(perdonatemi quanto detto ma è la Storia a proferire verbo inquisito).
Quindi nel mio umile esilio per sempre calunniato posso ben dire la
‘democrazia’ assente al peccato della materia (o se preferite ‘dottrina’) che
crea le ragioni di una ricchezza contraria allo Spirito disceso sul libero
arbitrio in questa terra condiviso. Il conflitto è antico, più antico di chi
profeta o giudice custode del diritto, in quanto Dio o l’Anima, libera e priva
del principio nominato peccato originario, cui una strana ‘scienza’ ha
attribuito la colpa insita proprio nel motivo della Conoscenza ambizione di
qualsiasi essere narrato.
Né superiore o inferiore al creato custodito, giacché non avremmo
conosciuto l’Evoluzione quale giudizio di Dio, ma una mela un albero un diavolo
tentatore e un uomo con una costola che per il vero nel mito detto è già
condannato all’infermeria dell’inferno così narrato, qui taccio la sua Eva
complice del peccato donato, così mi par nata la teologica e democratica parola
custodita in milioni di ère disquisita finché non apparve diversa spirale al
mito pregato in un filosofico discorso creato…
Tutto ciò per dire ora come pria, che vi è uno scontro non solo
storico, chi in fede del proprio motivo e della conoscenza dispensata con grande
saggezza forma l’antica frattura geologica della materia evoluta nella terrena
certezza di opposti principi che governano i miseri motivi di questa vita
caduta entro la prigionia della materia democraticamente detta… Ma anche…, la
verità accertata entro la spirale evoluta nel principio della ‘democratica’ via
concessa… quale specchio della vita riflessa e non condannata o subita quale
Inferno limite della conoscenza non concessa né ammessa….
Questa Filosofia, anche lei certamente non immune dal peccato, madre di
una teologia evoluta… e per taluni Eretica…, pur nell’errore di chi incapace di
sconfiggere i mali terreni ugualmente consumati, ha riconosciuto i motivi di un
potere nella materia evoluto, di cui un aspetto è la strana economia ‘pregata’
e nel tempo cresciuta… In poche parole ha constatato che nel presunto peccato
consumato il perdono o forse solo il pentimento non condizione e motivo
sufficiente per i nuovi padroni del
Tempio Dio denaro.
…Ragion per cui, fedeli alla Storia tramandata e custodita nell’abbisso
del Tempo (ora) comandato, contraria alla via da tutti condivisa, ma certamente
più ricca e saggia come e più di pria, ove ognuno più o meno nella (culturale e
paradossale condizione…) contraddizione rilevata si riconosce quale fedele scudiero
pur nei limiti dei terreni interessi così intaccati; si sta consumando o forse
costruendo l’antica stratigrafia tragedia dell’evoluta e democratica coscienza
cui il nostro tempo sembra immune quale condizione del frutto proibito da non
assaporare per quella conoscenza punita e fors’anche inquisita al Tempio della
vita da Mammona custodito. Contrario alle ragioni condivise al porto della
Storia e Geografia geologia della Terra evoluta, e con cui ognuno dovrebbe
specchiare la propria Anima al mare della comune parola nata…
Per cui mi pare più che logico che non vi è nessuna ‘democrazia’
nell’odierno intento della ‘parola’ al potere costituita, di chi pone come
principio di vita una sana e robusta e duratura economia che regola la vita.
Certamente la ‘democrazia’ impone che si rispettino tutte le regole e sacrifici
equamente condivisi (e per il vero codesto intento nel paradosso detto non
equamente diviso al porto dello Straniero smarrito e fuggito e dal ricco
abortito), e questo mi par sottinteso, ma quando codeste regole non
sottintendono ugual codici genetici ai valori morali nel giudizio di Dio in
ognuno cercato (più o meno senza il Dio denaro), si scontrano diversi e opposti
principi: chi (si ragiona) evoluto in base al reddito raggiunto, e chi invece,
al contrario, maturo in riferimento allo Spirito ‘democraticamente’ taciuto.
Perseguitato per un principio superiore ad un altro nel quale il motivo di
appartenere alla vita non è Memoria grassa e ingorda che pretende saggezza
nella odierna contraria direzione equamente e giornalmente distribuita. Il
peccato può essere consumato nel debito contratto, lo dice anche l’antica
preghiera, e può avere sicura e certa soluzione che non sia giammai figlia di....
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