Precedenti capitoli:
Indietro a tutta forza! Con brevi riflessioni (4/5)
Prosegue in:
Consenso sociale (7)
Il nuovo quanto antico clima politico e sociale che si respira (e
che inquina irrimediabilmente il libero pensiero) corre e raccoglie consensi simmetrico ad una
pur altrettanto contestata economia così come i moderni ‘strumenti litici del
progresso’, i quali, oltre ad arricchirla, o al contrario, privarla di
fondamenti e (plus)valori, motivano odierno vasto dibattito conteso e diviso
fra consenso e dissenso sociale e politico, oppure ancor peggio, opposizione ma
trasversale patto e silenzioso velato accordo… nell’impropria forma di
padroneggiare quanto ben interpretare il (regale) potere…
…Il peggior antico male per tutti coloro che credono e sperano in
ogni ‘dottrina’ e con essa la dovuta… fede… nel relativo Principio negato…
Il nuovo ‘Forestaro’ non nominando il ‘soggetto-oggetto’ della
presente per non compiere indesiderata pubblicità nell’improprio consenso così
ottenuto, ma soprattutto per non compiere l’errore di taluni che pur avendo
intuito ove si muove l’humus - il fertile humus - misto ad intolleranza, sia
verso i comuni denominatori della Storia sia verso uno Stato per sempre nemico
circa gli stessi comuni denominatori, tentano una disperata ultima difesa la
quale gioca a tutto favore all’avversario così rafforzato (…di seguito cercherò di tracciare l’‘humus’ ove raccoglie e raccoglieva
ugual consenso cotal ‘Forestaro’, non difficile da delineare giacché il ‘soggetto-oggetto’
è una forma ben prevista costruita e anche collaudata ‘dalla e nella’ Storia
stessa… la quale incarna o vorrebbe quel popolo stanco e di conseguenza avverso
al ‘diritto’ come alla ‘democrazia’ non ben recepita né compresa né goduta
giacché quest’ultima non ha, a sua volta, interpretato globalmente ove il ‘sogno’
si incarna e frantuma e nello stesso tempo illudendosi ‘evapora’ ben mistificato
fors’anche mai sognato da chi pretende governarlo in nuova vecchia moneta
coniata e con essa tesori sommersi [e non solo teletrasmessi…], non meno della
successiva fase nella prevedibilità di presunti nobili intenti incarnati qual
nuovi ma d’antica falsa moneta quanto medesima Anima rubata, non avendo ben capito
ogni nostalgico precedente evo dal Forestaro coniato, giacché l’intermediario
del vasto dibattito connesso comprende quella economica ascesa ove pur
combattendo lo ‘strumento litico’ associato ai mass-media si dipende pur da
quello per ogni gigabyte di Memoria confusa e irrimediabilmente persa o mai
appresa, per chi odia ogni forma di cultura e successivo ‘reato’ verso una
Storia già più volte rimembrata…).
…Gli ‘Innominati Innominabili’ della Storia i più ‘alti protetti’ avversi
al diritto come al dovere pur incarnando bene l’uno e l’altro con i suoi cicli
alterni ed ostili a quella tolleranza e principio su cui si muovono agli stessi
i quali mi astengo in questa sede di doverli nominare e con essi il già troppo
volte detto, soprattutto quando l’attenzione si vuol focalizzare sulla realtà colta non tanto dal nuovo ‘benito’ o cinghiale che sia o ancor meglio ‘Forestaro’
cacciator cacciato, ma quanto il suo popolo in cui suscita storico consenso
per la gestione dell’intero parco e palco applaudito per ogni trofeo ambito non
avendo imparato per nulla dalla Memoria Storica da cui la dovuta Riserva… del
Re così applaudito…
E neppure - se per questo - dall’evoluzione la dovuta evoluzione che
la contraddistingue o almeno dovrebbe, correre braccata dalla cima al rifugio
qual più Elevato Pensiero…
L’odierno ‘populismo’ su cui fa forza l’attuale ‘doppio’ dal ‘doppio
consenso’ alla deriva nel ‘doppio’ dell’impropria personalità come del resto
ogni personaggio di similar ascesa, è nel compiere i dovuti consensi che la
globale catena di comando prevede nella sue alterne fasi cicliche (loro signori e dotti ingegni custodi del
copyright mi scuseranno ma chi parla un Eretico esiliato dalla propria patria
che proprio per questo non crede ai meschini ‘Secondi’ figurarsi l’inutile ‘Hore’
‘Giorni’ e ‘Secoli’ di codesto materiale ciclico noioso Tempo per sempre alieno
come del resto si compone l’intero popolo avverso ad ogni Profeta quanto
Perfetto Eretico…), cosicché l’‘attuale’ incarna non tanto l’umore del
popolo che lo acclama e brama per il negro per le tasse e molto altro… nel
divario ‘bipolare’ instaurato e combattuto fra chi pensando ai poveri e
socialmente più vulnerabili… aiuta (con la falsa moneta coniata) i più ricchi; ma
il ‘servire’ da buona ‘governante’ il padrone di turno che l’attuale fase
ciclica del detto odierno Tempo prevede: sia esso vestito di rosso che di nero
trasmutato connesso e derivato…
Sappiamo bene che il fertile terreno dell’economica conquista
prevede - dai tempi della grande ‘saldo’ per ogni montagna esposta come la più
bella puttana - ogni convenevole e valida offerta, così il patto con il Tempo
ha suggellato un Nord proteso in cordata doppia verso Feudi confini possedimenti (come del resto annoverava la Storia negata sia dai dovuti copyright che
dai dovuti gigabyte persi) e mire ove si vuol raccogliere e celebrare il
dovuto nuovo e antico Feudo e regno seminato brindato e troppo spesso
annebbiato Spirito alla sala-taverna in circolar monito e moto unito (…slavo e
consorte permettendo…).
Ragion per cui non dobbiamo stupirci se nella politica economica
pur con il totale consenso del popolo il divario aumenterà e il debito pubblico
crescerà, non dobbiamo stupirci di una certa politica d’intollerante e
incongrua scelta nel profilo d’indubbia italica ‘difesa’ - ma in verità e per
il vero - il maggior pericolo per il confino esposto alla deriva dell’opposto
di quanto predicato, ed essere di conseguenza… confinati verso una deriva (o meglio un muro che sia slavo ungaro di
turno o Imper taciuto non certo preghiera per il rabbino che sbircia entro la
dovuta futura ‘crepa’ per lo zingaro il negro e il ‘toro’ mal letto) con solo
due continenti e imperi qual approdo; del resto la politica di codesto
innominato e anche odierno popolar ‘Forestaro’, è, a mio avviso, sponsorizzata
da coloro che con la scusa di una critica alla globalizzazione o ad una Europa
unita fanno l’antico gioco di ‘Oswald’ in posa con il proprio fucile nel
giardino d’un un altrettanto innominato padrone, alla
deriva d’un nuovo ‘castrista’ dalla falsa rivoluzione disgiunta…
…Così codesto ‘Oswald’ che promette spara e governa e al quale ‘Nessuno’
nega al ‘molestatore molestato’ propria favella, in mano a coloro che vogliono
tramite l’apparente suo profilo dal ‘Twitt’ o ‘Twist’ celebrato e connesso, e l'impedire di sparare ad uno Stato, ma che dico, ad un’intera democrazia, la
quale lenta scorre nell’autunno della propria fertile arida terra dovrebbe esser l’impegno d'ognuno munito d’un po’ di sana
intellighenzia!
Il ‘barbaro’ che avevamo ‘comunitariamente’ sottovalutato sembra
mostrare anche indubbio ingegno e coraggio nella autonoma interna deficiente
idiozia palesata, tantè implorare
sommario veloce processo da quella Storia di cui - in qual Tempo detto - primo
attore assoluto e comparsa d’una invisibile commedia già più volte interpretata
che presto diverrà farsa e tragedia nella dovuta sceneggiatura e regia… d’una
più solida economia di cui governante prediletto… concedere dialogo e articolo
al tempio del Tempo dovuto…
…E di certo non voglio professare qual si voglia subordinata
dipendenza verso ciò che per il ‘falso eretico’ risiede incompresa
interpretazione dell’‘inquisizione’ (giacché
chi vigile inquisitore marciare con la propria bruna-verde camicia per ogni
strada e via, e chi perseguitato in toga vestito ‘togare’ il diritto in ragione
del libero arbitrio: offeso e calunniato), semmai come questa (compresa l’ultima
richiesta al ‘boia togato’ comandata o forse suggerita dal compare con il
telecomando) sia l’ultima sponda e riva d’attracco per una più valida e
profonda ragione nella tutela del diritto nel combattere una falsa ed impropria
interpretazione dello stesso che da tutto ciò deriva, seminando e raccogliendo
vasto consenso in quel fertile terreno, e non certo dissenso, ma la più volgare
‘distinta delinquenza’ spacciata per elevato pensiero, andando di conseguenza
ad attraccare all’odierno ‘porto’, e non solo dell’economia, la più bassa forma
di onestà mascherata per ‘elevato stimato profilo’…
Twittato mi par sottinteso!
Confondendo moneta e conio…
Oro e merd…
Ma altresì nel congedarmi e introdurre un amato autore il quale
anche lui ebbe motivo di segnalare in tempi non remoti il ‘Forestaro’ di turno,
è importante correggere il percorso lungo la via ed evidenziare la paradossale
e equivoca presenza nello Stato di un soggetto a lui avverso e di conseguenza
porlo sullo stesso piano di coloro che nella mafia (paradossalmente riciclata e
avversata) hanno - dai tempi di Lombroso - fondato un vasto basso impero ed
invisibile regno.
….Ciò che dico si badi bene per l’innominato quanto per il buffone
che l’accompagna, non sarà di gradimento e i patimenti uguali e medesimi che la
Storia ben conosce, con l’intero popolo che odiernamente minaccia calunnia e
rovina, ora vestito di nero ora di rosso non avendo ben compreso, in verità e
per il vero, ove risiede diritto e democrazia, e neppure se per questo, l’onestà
di parlare di questa in coro di voci ove lo stesso (popolo) e il falso
populismo incarnato non comprendere le vere ragioni del progresso e da questo costantemente - non tanto incantato
ma fors’anche e meglio - raggirato…
Al palco d’un futuro ‘Forestaro’ acclamato…
Un movimento caratterizzato da crescente accelerazione può avere diverse
tendenze; si può supporre che esso segua le leggi della caduta, oppure quelle
dell’attrazione o della spinta. Tutto questo dipenderà in larga parte dalla
posizione dell’osservatore, dalla sua forza vitale, dal suo temperamento, ma anche
dalle sue unità di misura. Anche nel dominio dell’attrazione si manifesta l’accelerazione.
Osservando un frammento di ferro che sia entrato in un campo elettromagnetico, noteremo
dapprima una serie di movimenti indeterminati e, successivamente, un repentino avvicinamento.
L’ago magnetico segue un’attrazione cosmica. Il magnete è il futuro; l’effetto
che esso produce non è diverso da quello del passato. La più profonda identità di
attrazione e spinta ha luogo al di fuori del tempo, tanto per il mondo meccanico
quanto per il mondo organico.
Per poterla comprendere occorre un certo acume delle capacità critiche
e conoscitive dello spirito.
Il metafisico, ma non solo il metafisico, si chiederà in che misura a
un unico, identico processo concorrano l’azione umana da una parte e
l’attrazione del destino dall’altra. Il che, tradotto nel nostro linguaggio
significa: in che proporzione le forze umane e le forze cosmiche contribuiscono
all’accelerazione della nostra svolta?
In che modo il piano del mondo, in cui si assommano i piani statali, è coordinato
al piano della terra, o in che modo la rivoluzione del mondo è coordinata alla
rivoluzione della terra?
Dipende tutto da una soltanto di queste due forze?
E sono esse in opposizione tra di loro?
Agiscono alternativamente in maniera complementare, o sono invece identiche
e cadono sotto i nostri sensi come due metà speculari?
Non si tratta di domande puramente speculative e teoretiche: sono domande
fondamentali che riguardano la potenza. Occorre affrontarle per valutare
non solo la posizione, ma anche il movimento possibile all’interno di tale posizione.
Colui che oggi abbia compreso ciò di cui la terra ha bisogno guadagna
una posizione di privilegio rispetto alle esigenze storiche. Se costui vorrà
operare dei cambiamenti, incontrerà un’opposizione più debole, se vorrà conservare
la sua posizione, troverà un terreno più saldo di colui che, indipendentemente
dalla prospettiva da cui muove, limiterà il suo sguardo a un singolo ambito.
Nel luogo in cui si incontrano necessità e libertà, dove è possibile comprendere
l’identità di spinta e attrazione, la vista si rischiara in maniera tale che
gli oggetti che le si presentano non potranno essere deformati oltremisura né
dalla volontà né dal timore. Vogliamo qui sottolineare uno degli elementi più importanti
per la nostra ricerca, ciò da cui ha preso le mosse il nostro discorso: vale a
dire lo Stato che, in quanto status, corrisponde strettamente allo stare o al
suo sussistere.
…Anche lo Stato non è escluso dal grande movimento che si compie accelerando...
Il moto non lo attraversa come l’acqua che solleva un corpo e fluisce
attraverso di esso. Certamente lo Stato stesso contribuisce al movimento: ne dipende
quella parte del movimento determinata dalla pianificazione e dalla libera
volontà umana. La spinta esercita però il suo effetto al di sotto dello Stato e
dei suoi fondamenti, che non poggiano su una base etica né fattuale. Per tale ragione
slittano e si spostano le definizioni e le divisioni di confine stabilite in
senso politico, giuridico e morale: esse assumono una struttura ambigua,
elastica…
…In tale situazione sono solo due le sedi in cui è possibile parlare di
libertà illimitata. Libertà è intesa qui in riferimento alle decisioni tecnico-politiche,
come procedura incondizionata che ha luogo in quegli ordinamenti in cui entrano
in gioco gli Stati. Che in tali decisioni, poi, si rispecchino altre intenzioni
che risultano in ultima analisi determinanti per il loro buon esito, è un
problema ulteriore; avremo ancora occasione di farvi cenno. Anche la sovranità
dei grandi Stati è oggi limitata. Se tale situazione di fatto rimane in generale
inavvertita, dipende da considerazioni di secondaria importanza e, tra l’altro,
da una forma di cortesia. Ma la crisi, non appena ha raggiunto un certo grado, si
manifesta in forme di assoluta evidenza. Una situazione che ricorda un po’
quella della stanza dei bambini, in cui i piccoli stanno per un certo tempo a
sfogarsi, prima che vi entrino gli adulti. Solo quando l’incendio della stanza
minaccia di degenerare in un incendio della casa si vedono crescere ombre spaventose.
Non è possibile immaginarsi con chiarezza che cosa potrebbe accadere; e
tuttavia incombe la minaccia di qualcosa che non rientra nel quadro della
storia e neppure in quello di un’epoca umana.
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