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Il somaro bocciato (48)
Disquisire
di Natura selvaggia protetta e da proteggere ora che l’Autunno cede il passo
all’Inverno pare uno strano paradosso proprio mentre ognuno si difende con la
pretesa di minor spesa e massimo rendimento talché per rispettare l’Elemento
ognuno e nessuno persegue giusto cammino al camin quanto al calorifico esposto
buco dell’ozono…
Ma come
detto da Straniero transitato e non certo veicolato, il Segreto della Via del
difficile Passo nel cammino rifugiato divenuto agnello del camin ove ugual
Genesi persegue futuro Teschio non ancor nato proprio nel bel mezzo di questa
Selva apparentemente smarrita, consiste nel controllare con maggior attenzione
la natura esposta, prendendo spunto da una Via Grande e non piocciolina
ispirata dal Bove detto - se pur apparentemente morto ben vivo - quando ognuno
ne penetra il Sogno per ogni nuova mèta - e non certo scoperta - consegnata
all’oblio d’una visione eterna della quale, come un Aurora transita, illuminare Ragione ed Intelletto circa la
vera picciola dimensione dell’Uomo confrontato alla grandezza degli Elementi
cui esposto. E certo non mai confonderlo, ma al contrario, ispirarlo elevarlo nell’Anima così come lo Spirito di
un più lontano orizzonte da scoprire e non certo da conquistare con il degrado
e vile meschina bassezza dell’umana limitata pretesa, così come la Selva
dettare il segreto della Vita qual Rima all’Intelletto protesa e non certo
breve fuoco cagione del camin detto…
…Penso che
parte del suo ed altrui Segreto nella Natura letto appartiene ancora al Sogno
divenuto incubo, ogni incubo da cui la Natura riserva il rancore di quanto
creato e poi rigettato nell’impropria materia, il quale ‘onirico’ lo portò ad
accettare di buon grado le dure condizioni del rigido Tempo attraversato medesimo
Tempo cui apparentemente più confortevoli e benevole condizioni ed elementi lo
portarono alla progressiva definitiva crisi depressiva.
Da ciò
meditiamo differenza distanza e distinguo dell’intera Selva detta e letta in
ogni singola foglia.
Da ciò
impariamo!
Il resto non
deve e può essere un urlo un grido una calunnia alimentata e raccolta nell’incoraggiata
ignoranza reclamare Storia antica…
Così ciò che
da lui tesoro lo dobbiamo annoverare fra gli eterni insegnamenti e prodigare e
rinnovare l’Animo in questa segreta Preghiera, e constatare, che se pur
l’andamento pare cosa normale, purtroppo l’intensità del Fenomeno anomalo e
maggiore la preoccupazione giacché pare ignorato.
Come quando
si perde un amico di cui abbiamo letto nella Lettera di Dante - giacché
l’amicizia offerta e come da lui enuncita ed introdotta ha maggior valore quando
uno Grande e l’altro solo misero Poeta fuggito. Ma il Can - l’odierno Can -
come apostrofato dall’on. Dante rettore d’infinita Scienza - presenta difetto
dell’intero intendimento così come la stessa dispiega Ragion ed Intelletto
altrimenti la politica sarebbe stata diversa e non parlo della singola Lettera.
Infatti l’odierno Can solo un avido commercialista e non certo uno statista
riproponendo la già conosciuta strategica formula cui ogni ricco avvezzo…
Quindi mi
par obbligo il dovuto distinguo nella differenza giacché mi ripropongo di
conservare e proteggere l’intera Selva così come il Bosco nel progressivo dal 9
nato divenuto Articolo detto visto che il Can noto Forestaro con ciò che ne
consegue per l’intera Storia ai marmi ricordata e naufragata. Nella dovuta
differenza fra ciò di cui si compone ogni singola secolar pianta contrapposta alla
breve ‘parabola’ innestata con la pretesa di creare (ripetendo parabola sconnessa non certo verso)
materia nella storia in cui transita qual sentiero nei secoli evoluto… e non
certo miracolo per la folla che acclama e brama… così appagata… al breve
respiro protesa…
Questa la
vera differenza fra la conservazione del patrimonio e breve materia transitata
in cerca del porto ove fondare o affondare impropria natura… nel camin giammai
cammino ove sfamare e saziare antico appetito…
Se vedi e
verifichi correttamente Ragione ed Intendimento proprio una breve lettera - un breve
frammento - pone distanza e differenza nel castello di cui rischi divenire
intrattenitore di ben più velati motivi ed obiettivi - medesimi cagionamenti
della Poesia - ma non certo del Potere che di questa si serve per l’improprio
Elemento asservito…
I Tempi -
come abbiamo detto - mutati compresi servi e governanti cani e greggi in ragion
della pecunia qual sterco della terra…
E se pur in
cagione di Bove l’Europa salpata non mi par logico motivo mascherati da
‘ciuchi’ affondare l’intero bastimento in mezzo ai ghiacci di un improprio
avverso Tempo… Semmai mi par più ragionevole studiare Comunitaria Rotta e
correggere errori ove in ogni Ragione e Gene mantengono falso intendimento
circa superiore o inferiore realtà approdata o naufragata.
Caro amico,
con cui saliamo nelle numerose invisibili disquisizioni ed ascensioni ove la
Fede pone distanza e differente Dottrina come Preuss ed il Piaz detto nella
parabola e il miracolo proprio ed improprio che ne deriva dimenticando
l’Elemento - il vero più elevato Intendimento - da cui si proviene, voglio
ricondurre la tua ed altrui Ragione non al chiodo donde so’ come il trascorso
alpinista non affidare intelletto e libero arbitrio, ma, visto che come il Piaz
sei un’ottima guida e sponsorizzi una reclame per il vasto assortimento o
negozio del nuovo abbigliamento nello sport e diletto della cima preferito
degli italiani, dimenticando però, l’umiltà del cammino, abbi medesima umiltà
d’accettare questa mia, giacché so’ che pur ne leggerai il velato segreto senso…
verso ugual Cima!
Ricordandoti
che purtroppo questa Natura da proteggere, con tutte le sue ed altrui Ragioni risolverà, così come narra la Storia e prima di lei la Scienza, consolidare il
proprio cammino verso un progressivo asservimento ad una diversa evoluzione che
tenderà progressivamente a modificarne parametri e valori per ciò che pur di
lei si vuol sfruttare senza sapere che se alterata nei propri principi -
dall’una all’altra cima dall’un all’altro mare - raggiunti e con impropria
evoluzione modificati, tenderà a riversare quanto impropriamente innestato o
seminato rigettando l’Elemento
impropriamente evoluto.
Per poi alla
fine vederlo ed ammirarlo ad un Albero impiccato: la testa sfiorare il suolo
motivo del principio nella fine di un Sogno… mal seminato!
Da medesima
folla che pur l’havea acclamato!
Così, se nei
secoli abbiamo conquistato la dura cima della democrazia con le alterne vicende
che l’hanno pur contraddistinta ed ancora oggi la contraddistinguono non si può
e non si deve per allietare la platea ed il potere che ne consegue reclamare al
Colosseo la testa di chi pur questa difende.
Se prima pensiero
di Poeta ora Giuliano cagiona ed apostrofa dura sentenza rifugiando ogni teatro
ove scenata falsa commedia…
Ti porto un
esempio più illuminato e calzante da medesima Commedia tratto e rappresentata:
il regista Moore nel suo trascorso Film sull’attentato dell’11 settembre
ricordò come Gore (ai tempi della presidenza Clinton valido vice presidente) in un estenuante dibattito dovette, nel
riconteggio dei voti che pur l’avevano proclamato vincitore, far rispettare la
costituzione il quale lo stava privando degli stessi diritti del Giosuè narrato,
‘difendere’ in nome e per conto del superiore ruolo di cui incaricato, tutelare
chi l’aveva ingannato. Quello fu’ un colpo di Stato mirabilmente rappresentato,
una vera tragedia narrata! Ancor oggi lo stesso regista viene a porre ugual
monito circa medesime farse
rappresentate le quali rischiano di portare l’intero popolo al palco acclamato
per ogni paese e paesino transitato una giostra di ben noti burattini e pupi con
cui il puparo accompagnato nella falsa intelligenza di cui acclamato…
Non vogliamo
raccogliere antichi proclami guerre cori razzisti imprecazioni e calunnie
associate con tutto l’orrore del dovuto ricordo, così come quotidianamente si
deve subire da chi nell’ignoranza fonda non solo Impero ma anche impropria
Economia, giacché abdichiamo a codesta scelta alla Natura superiore maestra e
compagna nei Geni raccolta…
Giuliano
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