Precedenti capitoli:
3 Ottobre (30)
Prosegue in:
Statisticamente & scientificamente parlando (32)
...In ciò che lei desidera (33) & (34)
Una delle cose a cui gradualmente ti abitui, in America (ma aggiungo
ovunque ed in ogni Stato) , è la misura in cui multinazionali e altre grandi
imprese mentono al pubblico. In realtà, ho appena mentito a me stesso: non ci
si abitua mai.
Un paio di anni fa – quando eravamo ancora nuovi, qui in America – stavamo
viaggiando in auto nel Michigan ed eravamo alla ricerca di un posto in cui
fermarci, quando passammo davanti al cartellone di una catena nazionale di
motel che pubblicizzava un’offerta speciale molto allettante. Non ricordo i
dettagli, comunque proponeva tra l’altro il soggiorno gratis per i bambini,
buoni colazione per tutta la famiglia, al costo profondamente gratificante di
circa trentacinque dollari tutto compreso. Ovviamente per riuscire a leggere
tutto quanto mi lasciai sfuggire l’uscita, così mi toccò proseguire per
venticinque chilometri, poi tornare indietro di altrettanti, e infine cercare
per una mezz’ora imboccando rampe e bretelle mentre tutti, in auto, mi
indicavano motel molto più accessibili e con strutture migliori.
L’esasperazione, quindi, era notevole.
Ma pazienza: per trentacinque dollari con colazione preparata sul posto
e gratis, potete esasperarmi quanto vi pare. Immaginate quindi la mia
espressione quando feci il check-in e l’impiegato mi comunicò che il conto
ammontava a qualcosa come 149 dollari e novanta. ‘E l’offerta speciale?’,
‘Ah’,
fece lui affabilmente,
‘quella si applica solo a certe camere’.
‘Quante?’
‘Due’.
‘E quante stanze ci sono nel motel?’.
‘Centocinque’.
‘Ma è una truffa’,
protestai!
‘Chi sarebbe Allison, mi scusi se mi intrometto, sono io che scrivo e
penso, tu chi sei?’.
Non si preoccupi, Larry dopo capirà, ogni tanto dobbiamo intervenire
per il bene del Progresso e non solo in questo… Grande Paese ove regna ogni
suo e nostro desiderio di poterla aiutare…’…
‘Ho perso il filo del discorso chi è lei mi dica?’.
In realtà, non credo che sia mai successo ma presto accadrà. E questa è
una grande catena di motel molto nota, i cui vertici, ne sono certo,
reagirebbero con stizza e disappunto se venissero descritti come furfanti e
imbroglioni: loro si attengono semplicemente alla fluida etica del commercio
che vige negli Stati Uniti.
Ho appena letto un libro intitolato Tainted Truth: The Manipulation
of Fact in America – Verità corrotta: la
manipolazione dei fatti in America – pieno di storie che lasciano senza
fiato su pubblicità ingannevoli, studi scientifici falsati, sondaggi distorti,
e così via: tutte cose che, in qualsiasi altro posto, sarebbero definite frodi.
Quasi tutte le pubblicità di automobili, per esempio, vantano
dispositivi di sicurezza (ne abbiamo già parlato), come i sistemi di
protezione da impatti laterali, che sono comunque imposti dalla legge. Una
volta la Chevrolet pubblicizzò un’auto con ‘109 vantaggi appositamente
progettati per evitare che invecchi prima del tempo’.
Esaminando nel dettaglio questi speciali vantaggi, un giornalista specializzato
scoprì che includevano gli specchi retrovisori, le luci di retromarcia, il
bilanciamento delle gomme e altri elementi che di fatto erano di serie su tutte
le automobili.
Quello che mi sorprende non è tanto che le imprese commerciali cerchino
di manipolare la verità a proprio favore, quanto piuttosto la misura in cui si consente
loro di farlo.
I produttori alimentari possono inserire in un prodotto un particolare
ingrediente in quantità nulla o quasi nulla e nondimeno asserire che sia
presente in abbondanza. Un’industria alimentare grande e famosa, tanto per fare
un esempio scelto quasi a caso, vende ‘cialde ai mirtilli’ che non hanno mai
incontrato un mirtillo in vita loro. I pezzetti simil-mirtillo contenuti nel
prodotto sono in realtà masserelle di sostanze chimiche aromatizzate, del tutto
artificiali; tuttavia, potreste passare mezza giornata a studiare la confezione
senza scoprirlo.
Se non possono imbrogliare sul contenuto, allora i produttori spesso distorcono
l’entità delle porzioni. Una torta al cioccolato a basso contenuto di grassi,
molto venduta, dichiara di avere sole settanta calorie per porzione. Il fatto è
che la porzione indicata è di un’oncia, ovvero trenta grammi scarsi, una fetta
così piccola che fisicamente è quasi impossibile tagliarla.
(Prosegue....)
Nessun commento:
Posta un commento